Autore: Ansa

  • Coronavirus: Luna Rossa, una sfida da vincere insieme

    Coronavirus: Luna Rossa, una sfida da vincere insieme

    (ANSA) – ROMA, 01 APR – Luna Rossa sfida il mare, ma anche il coronavirus. Si chiama ‘Challengers, together’ il nuovo messaggio lanciato dalla squadra che si sta preparando a Cagliari alla 36/a edizione dell’America’s Cup di vela. Due parole che sottolineano due termini chiave: challenger, sfidante, e team, squadra. “Challenger – spiega Luna Rossa – perché la sfida che stiamo affrontando è molto più grande di quanto chiunque potesse immaginare ed è una sfida che ci coinvolge tutti, dentro e fuori la barca”. E poi team: “Perché questa sfida – continua la squadra – è una sfida diversa da quella che siamo abituati ad affrontare in mare e vogliamo vincerla insieme”. Un messaggio semplice e forte. “In Italia e nel mondo – questo uno dei passaggi più importanti – stiamo combattendo una sfida senza precedenti che ci porta ad andare oltre ogni limite nella perseveranza e nella forza. Ma soprattutto nell’impegno condiviso: solo agendo come squadra vinceremo questa battaglia”. Un pensiero rivolto anche a chi combatte sul fronte, soprattutto negli ospedali. “In questo momento – conclude il team – vogliamo esprimere la nostra vicinanza a tutti coloro che con grande impegno e coraggio ogni giorno sono in prima fila in questa battaglia epocale”. (ANSA).

  • Coronavirus: Landi, ripartire senza abbassare guardia

    Coronavirus: Landi, ripartire senza abbassare guardia

    (ANSA) – ROMA, 01 APR – Da tre settimane è in prima linea nella battaglia contro il coronavirus. In qualità di primario di riabilitazione geriatrica al Gemelli di Roma Francesco Landi coordina due reparti Covid-19 al Policlinico. E da membro del cda di Sport e Salute prova a ragionare su come e quando potrà ripartire l’attività agonistica. “Dobbiamo cercare assolutamente di ripartire, ma senza farci prendere la mano e abbassare la guardia -dice. Meglio rinunciare ancora a qualcosa oggi per riguadagnarlo magari a settembre piuttosto che rischiare un contagio di ritorno. In quel caso la situazione diverrebbe drammatica non solo per lo sport ma per il Paese”. I numeri attuali sono ancora pesanti e il lockdown non sembra destinato a cessare a breve. “Abbiamo davanti una nuova malattia che nessuno conosceva e che ha sconvolto tutti modificando quanto facevamo. La stiamo studiando, con le evidenze scientifiche sul campo e quelle che arrivano dalla Cina” dove tutto è cominciato. “Non è una semplice influenza. C’è chi non ha sintomi o ne ha pochi, ma sfortunatamente c’è anche chi accusa sintomi di polmonite importante. E non parlo solo di anziani -dice il primario che passa anche 14 ore al giorno al Gemelli. Si ammalano anche i giovani”. Quindi pure gli sportivi sono a rischio. Non a caso ci sono discipline di contatto come il rugby che hanno già chiuso la stagione. “E inevitabile è stato il rinvio di Olimpiadi e Europei di calcio -dice- ma come il Paese, pure lo sport deve ripartire. Speriamo e ipotizziamo, se il trend si mantiene questo, di riprogrammare alcune attività d’allenamento individuale tra 2 settimane”. Se davvero “iniziamo a scollinare” la prospettiva è di provare a ripartire dopo Pasqua, rispettando ancora isolamento e distanze minime, e magari con uno screening per gli sportivi. Per tornare a allenarsi bisogna essere sani, asintomatici e negativi al Covid-19″. Alcune discipline sono più avvantaggiate perché prevedono un contatto minimo, “penso a nuoto tennis, atletica. Più complicato è per gli sport di squadra” dice Landi, senza tralasciare l’aspetto del pubblico: “Resta una grande incognita, per rivedere gli stadi pieni ci vorrà tempo. Ci divertiremo ancora per un pò a guardare lo sport in tv”. (ANSA).

  • Coronavirus: Israele, 21 decessi

    Coronavirus: Israele, 21 decessi

    (ANSA) – TEL AVIV, 1 APR – Il bilancio aggiornato della epidemia di coronavirus in Israele è oggi di 21 decessi e di 5591 casi positivi. Di questi, 97 versano in condizioni gravi. La metà dei contagiati riceve cure in casa, mentre altri 226 risultano essere ormai guariti e sono stati dimessi dagli ospedali. Lo ha riferito il ministero della sanità.

  • Coronavirus: Israele, 18 le vittime

    Coronavirus: Israele, 18 le vittime

    (ANSAmed) – TEL AVIV, 31 MAR – E’ salito da 16 a 18 il numero delle vittime in Israele per l’infezione da coronavirus. Il totale dei positivi è 4.831. Lo ha annunciato il ministero della sanità spiegando che i due ultimi decessi riguardano donne dai 48 ai 50 anni di età con “gravi malattie pregresse”. Del totale dei casi, la maggior parte è il lievi condizioni mentre 83 in gravi condizioni.

  • Coronavirus: Iran, positivo Ali Larijani

    Coronavirus: Iran, positivo Ali Larijani

    (ANSA) – TEHERAN, 2 APR – Il presidente del Parlamento iraniano Ali Larijani è risultato positivo al coronavirus. Lo ha resto noto il suo ufficio per le pubbliche relazioni. precisando che Larijani, 62 anni, si trova ora in cura e in quarantena. Nella Repubblica islamica almeno 23 parlamentari si sono ammalati di Covid-19, ma si sospetta che i contagiati reali siano circa il 40 per cento dei 290 membri totali.

  • Coronavirus: Indonesia, vietati ingressi

    Coronavirus: Indonesia, vietati ingressi

    (ANSA) – ROMA, 31 MAR – In Indonesia il governo ha deciso di vietare l’ingresso ed il transito di tutti gli stranieri per contenere l’epidemia di coronavirus. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Retno Marsudi, aggiungendo che ci saranno delle deroghe per chi ha il permesso di soggiorno e per alcune missioni diplomatiche. Le autorità inoltre rafforzeranno i controlli ai cittadini indonesiani che rientrano nel paese.

  • Coronavirus: in Iran crisi forse un anno

    Coronavirus: in Iran crisi forse un anno

    (ANSA) – ISTANBUL, 2 APR – “Il coronavirus non è qualcosa per la cui totale eliminazione possiamo fissare una data certa. Potrebbe restare tra noi per i prossimi mesi, o anche fino alla fine dell’anno” persiano, nel marzo 2021. Lo ha detto il presidente iraniano Hassan Rohani in una riunione del suo gabinetto, avvisando che la Repubblica islamica dovrà restare vigile a lungo e che le restrizioni dovranno proseguire. A oggi in Iran si registrano 50.468 casi e 3.160 vittime di Covid-19.

  • Coronavirus: in India oltre 1.200 casi

    Coronavirus: in India oltre 1.200 casi

    (ANSA) – ROMA, 31 MAR – In India, ad una settimana dall’inizio del lockdown, si è registrato il maggiore incremento di casi di coronavirus in un giorno, 227, registrati ieri, portando il numero totale a 1.251, con 32 morti. Lo ha reso noto il ministero della Sanità, secondo quanto riportano i media internazionali. Intanto a New Delhi le autorità hanno deciso di convertire uno stadio da 60mila posti in una struttura per la quarantena per curare i pazienti Covid-19. In precedenza altre strutture sportive erano state trasformate per far fronte all’aumento dei casi. La Bbc rileva il sistema sanitario indiano potrebbe non disporre delle risorse necessarie per gestire la crisi: il paese ha otto medici su 10.000 persone rispetto ai 41 in Italia e ai 71 in Corea del Sud. E c’è anche scarsità di letti in isolamento, personale infermieristico e medici addestrati, ventilatori e letti di terapia intensiva.

  • Coronavirus: golf, Harrington “ripartiamo da Ryder 2020”

    Coronavirus: golf, Harrington “ripartiamo da Ryder 2020”

    (ANSA) – ROMA, 01 APR – “Perché non ricominciare dalla Ryder Cup? Dodici giocatori europei da una parte, altrettanti americani dall’altra. Nessun montepremi in palio ma soltanto la coppa e l’onore della vittoria. Non sarebbe un bel modo per ricominciare con il golf e lo sport?”. La proposta arriva direttamente da Padraig Harrington, capitano del Vecchio Continente alla Ryder Cup americana del 2020, in programma attualmente – coronavirus permettendo – dal 25 al 27 settembre al Whistling Straits Golf Course di Haven, nel Wisconsin. Il 48enne di Dublino, al giornale britannico Daily Mail, prova a lanciare una proposta che però va in controtendenza con le opinioni fin qui espresse dai big del green. Da Tommy Fleetwood a Paul Casey, fino ad arrivare a Graeme McDowell. Già tanti fin qui i players europei che hanno chiesto lo slittamento dell’evento biennale al 2021. Per l’emergenza sanitaria mondiale, ma anche per dare prevalenza ai tornei Major e non falsare i criteri di qualificazione. Era stato proprio Harrington inizialmente ad avanzare un ipotesi di rinvio (escludendo categoricamente la possibilità di un match a porte chiuse), ricordando quanto già successo nel 2001 a causa dell’attentato dell’11 settembre. Poi però l’irlandese è tornato sui suoi passi, spiegando “che attualmente non c’è alcuna ipotesi di posticipare la Ryder Cup”. Ora una nuova presa di posizione, per un’idea intrigante ma tutta da verificare. (ANSA).

  • Coronavirus: golf ‘essenziale’, in Arizona si gioca

    Coronavirus: golf ‘essenziale’, in Arizona si gioca

    (ANSA) – ROMA, 01 APR – Mentre le massime organizzazioni di golf mondiale, dal PGA all’European Tour, passando per il LPGA Tour, continuano a rinviare o a cancellare tornei su tornei a causa dell’emergenza coronavirus c’è chi, come il Cactus Tour (circuito del green professionistico della parte occidentale degli Stati Uniti), continua a garantire eventi, non senza polemiche. In Arizona è cominciato il Sun City, torneo che si concluderà solo domani e che vede in campo 19 giocatrici, incluse sei dilettanti. Tra le protagoniste anche Haley Moore, 21enne americana prima vittima del bullismo e ora professionista. Il governatore dell’Arizona (dove ci sono oltre 1.300 casi accertati di coronavirus), Doug Ducey, ha disposto la chiusura di tutti i servizi non essenziali invitando i cittadini a stare a casa. Ma l’elenco dei servizi essenziali, tra supermercati, alimentari e farmacie, comprende anche i campi da golf, aperti. Di qui la decisione del Cactus Tour di far giocare il Sun City. Tra lo sbalordimento dell’opinione pubblica. (ANSA).