Due destini diversi per due glorie della navigazione d’acqua dolce. Il piroscafo “Patria” è ancora fermo al palo a Villa Olmo, in attesa delle autorizzazioni per tornare a navigare. Tra poco (22 novembre) ricorrerà l’anniversario della lettera con cui la Provincia ha ufficialmente comunicato alla società Lake of Como Steamship Company Snc la vittoria del bando per la gestione. Da allora, mentre il Patria si arrugginisce ed è preda di erbacce e piccioni, l’amministrazione provinciale e i vincitori del bando sono in attesa delle autorizzazioni della Soprintendenza necessarie per procedere con i lavori di restauro. Il progetto presentato dalla società è ambizioso: mini crociere sul lago, da tre giorni al massimo, durante i mesi estivi, mentre per il resto dell’anno il piroscafo verrà messo a disposizione per ospitare eventi culturali, ad esempio mostre. Intanto il tempo e lo stato di abbandono prolungato stanno accelerando i segni di degrado nel natante e gli investitori sul progetto, vista l’aria che tira, meditano di defilarsi.Sul Benaco tutt’altra storia. I vertici di Navigazione Laghi hanno presentato ieri il restauro della motonave “Zanardelli” ormeggiata presso il pontile di Desenzano del Garda. L’imbarcazione, che prende il nome dal presidente del Consiglio Giuseppe Zanardelli, è datata 1903 ed è, dice la Navigazione, «una delle ormai rare navi d’epoca funzionanti sui laghi italiani». L’ex piroscafo, superstite alle due guerre mondiali, è stato varato nel 1903, 23 prima del Patria.
Categoria: Cultura e spettacoli
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Como e Cernobbio alleate per dire no alla violenza sulle donne
Il Sociale torna protagonista a Villa Bernasconi di Cernobbio, in largo Campanini 2, grazie al progetto “Como – Cernobbio A/R” in cui lo storico palcoscenico di piazza Verdi a Como e il Comune di Cernobbio organizzano insieme incontri e laboratori ad ingresso libero in Villa, legati alla programmazione della Stagione Notte. Primo appuntamento 2019/2020 sarà lunedì 11 novembre alle ore 18.30 conQuale sarebbe oggi il volto di Barbablù? Lo spunto del dibattito è lo spettacoloBarbablù 2.0. I panni sporchi si lavano in famiglia, in scena alla Sala Bianca del Teatro Sociale lunedì 25 novembre, ore 20.30, in occasione dellaGiornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, tema dellapièceteatrale di Magdalena Barile, prodotta da Teatro in Mostra. All’incontro Laura Negretti, protagonista dello spettacolo e ideatrice del progetto teatrale, dialogherà con Paola Minussi e Alle Bonicalzi di Women in White – Society, associazione da anni impegnata per promuovere la cultura e il pensiero femminile nella società.
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All’Uci di Montano arriva il seguito di “Zombieland”
Continuano le anteprime nel Circuito UCI Cinemas. Il 13 novembre alle 22:00 in 42 multisale UCI arrivaZombieland – Doppio Colpo, il film diretto da Ruben Fleischer che riporta sul grande schermo le disavventure di Columbus, Wichita, Tallahasse e Little Rock in un mondo infestato dai non morti. A partire dalle ore 20, con l’acquisto di un solo biglietto, sarà possibile assistere anche alla proiezione diBenvenuti a Zombieland: una maratona ricca di violenza, distruzione e situazioni comiche distribuita da Warner Bros. Pictures. Dieci anni dopo il primo film, Woody Harrelson, Jesse Eisenberg, Abigail Breslin ed Emma Stone sono di nuovo insieme. Stavolta i quattro protagonisti dovranno affrontare nuove forme di zombie, più evolute rispetto al primo film, e incontreranno altri umani sopravvissuti. I quattro dovranno inoltre fronteggiare le crescenti difficoltà della loro irriverente quanto improvvisata famiglia. Anteprima dalle 22 al multisala Uci di Montano Lucino che proporrà il film anche in lingua originale, grazie alla rassegnaFilm in English, il 14 e 20 novembre.
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Al Carducci omaggio all’arte di Edith Piaf
Rivivono la storia, la vita, le canzoni, le immagini di una grande e immortale artista: Édith Piaf.Sabato 9 novembre, alle 20.30, nel salone dell’Istituto Carducci in viale Cavallotti a Como, appuntamento con “Ciao Édith”, recital di Miriana Ronchetti che, insieme ad Alessandro Quasimodo, sarà protagonista di un omaggio teatrale alla Piaf, l’“usignolo meraviglioso” di Francia che ha rapito il mondo con la sua voce.Basato sulle memorie scritte da Édith Piaf, nelle quali la cantante francese racconta le glorie e i dolori della sua esistenza, il testo di Miriana Ronchetti è un viaggio nella vita della Piaf a partire dalla sua infanzia misera. Fu infatti abbandonata dalla madre e segnata dalla malattia già in precocissima età. Finì a fare vita di strada e sarà proprio durante un’esibizione di strada che la giovanissima Piaf incontrerà l’impresario Louis Leplée che ne scoprirà il talento.La vie en rose, Milord, Non, je ne regrette rien, Mon Dieu , sono solo alcune canzoni, tra le più famose, che contribuirono alla diffusione del mito della Piaf. Canzoni che risuoneranno nel recital insieme con le emozioni provate dalla cantante, dal debutto ai suoi successi, agli incontri con gli uomini che segneranno la sua vita, come Maurice Chevalier e Jean Cocteau.Lo spettacolo racconterà anche il delirio del pubblico dei teatri di tutto il mondo e le amicizie illustri, gli amori sfortunati, i gravi lutti subiti, il rapporto tormentato con l’alcol e con le droghe.Tutte esperienze che contribuirono a rendere così espressiva e immortale la voce di una donna inquieta e complessa che, nei suoi diari, segue le curve e gli intrecci della memoria.La passionale esposizione del racconto, attraverso le voci di Alessandro Quasimodo e Miriana Ronchetti, conferirà allo spettacolo un tocco di grande qualità artistica.Lo spettacolo rientra nel progetto “Ad maiora”, realizzato grazie al contributo di Fondazione Cariplo, e dedicato a tutti coloro che hanno fatto della propria arte un motivo di vita, che vivono delle loro risorse interiori, al di là dei cliché. Gli attori Alessandro Quasimodo e Miriana Ronchetti saranno accompagnati sul palco dal giovane pianista Luca Manzo. Ingresso: 10 euro (soci: 5 euro). Info e prenotazioni: 031.267365; www.associazionecarducci.it.Altro omaggio, questa volta poetico, sarà quello di sabato 23 novembre, ore 20.30, sempre all’Istituto Carducci di Como, con “La terra impareggiabile – Omaggio a Salvatore Quasimodo” a sessant’anni dalla scomparsa.Il recital è un viaggio nella Sicilia del mito e della letteratura, tra poesia prosa e canzoni. La storia di un legame inscindibile fra “la terra impareggiabile” quasimodiana e i suoi più rappresentativi narratori del Novecento. Interprete sarà il figlio del poeta, Alessandro Quasimodo.
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Anche l’assessore regionale Galli alla mostra su Plinio
L’assessore all’Autonomia e Cultura della Regione Lombardia Stefano Bruno Galli interviene domani pomeriggio alle 18.15 al Broletto di piazza Duomo a Como, all’inaugurazione della mostra multimediale della Fondazione Alessandro Volta e curata dell’Accademia Pliniana dal titolo “I volti di Plinio – Natura est Vita”. Fino al 10 novembre il visitatore potrà esplorare la figura dell’erudito Plinio il Vecchio, nato a Como il 23 o 24 d.C. e la sua opera letteraria. Esposti anche i presunti resti del cranio di Plinio il Vecchio, grazie a un coordinamento tra il Museo Storico dell’Arte Sanitaria di Roma e la Fondazione Alessandro Volta. Il reperto è stato rinvenuto a inizio Novecento nei pressi dell’Antico porto di Pompei dove Plinio morì coordinando le operazioni di soccorso durante l’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C.
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Conferenze su Leonardo, parla Alberto Rovi
TornaDimore, luoghi e cronache al tempo di Leonardo in Lombardia:da settembre tre mesi di conferenze, visite e degustazioni tematiche. Il 7 novembre alle ore 15.30 all’Università Popolare di viale Cavallotti 7 a Como proseguono gli incontri della rassegna leonardesca con una conferenza suArtigiani e pittori al tempo di Leonardoa cura di Alberto Rovi. L’arrivo di Leonardo a Milano è uno dei fattori più influenti per l’aggiornamento degli artisti e l’affermazione della cultura del Rinascimento. Anche nel nostro territorio l’organizzazione delle botteghe d’arte ne risente progressivamente, influenzata dai contatti, dai modelli e dalla presenza di personalità di spicco. Alberto Rovi è sorico dell’arte e pubblicista; ha insegnato al Liceo Volta, all’Accademia “Aldo Galli” di Como, scuola di restauro, e all’Università dell’Insubria. Ha pubblicato monografie sull’arte lombarda, chiese, palazzi e ville di Como, il teatro Sociale e il Duomo. Attualmente è curatore dell’istituendo Museo del Duomo di Como.
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Dialoghi tra musica e filosofia, pensatori e artisti a confronto
Torna a Como il festival “A due voci – Dialoghi di musica e filosofia” quest’anno ispirato alla figura del filosofo Friedrich Nietzsche. «Fin dalla nascita il progetto si è fortemente orientato sulla lettura dei testi di Nietzsche – spiega Bruno Dal Bon, ideatore e organizzatore della rassegna con l’associazione Casa della Musica – giunti alla sesta edizione, mi sembrava giusto dedicare spazio al legame profondo che il filosofo ebbe con la musica. Verranno eseguite per la prima volta in Italia, e forse per la seconda volta nel mondo, brani di autori amati da Nietzsche e strettamente collegati alla vita e al suo pensiero filosofico». Il festival avrà, tra gli ospiti, Carlo Serra, il più importante filosofo della musica in Italia, il filosofo Santiago Espinosa che interverrà sulla relazione musicale tra Schopenhauer e Nietzsche, Margherita Anselmi musicista del Conservatorio Trento e membro del gruppo di donne filosofe “Diotima” e il filosofo e fisico svizzero Timon Boehm, che parlerà di numeri, giochi simmetrie e topologia, mettendo in relazione Nietzsche con il matematico Felix Hausdorff. Tra i protagonisti dei momenti musicali, l’Orchestra d’archi del Conservatorio di Como diretta da Bruno Dal Bon insieme a tre giovani pianisti del Conservatorio di Torino, impegnati in un programma davvero inedito di autori sconosciuti come Carlo Rossaro e Renauld De Vilbac. A loro si aggiungerà il concerto del Quartetto d’archi “Alla maniera italiana” che presenterà il primo quartetto di Peter Gast, compositore amico e collaboratore di Nietzsche. Accanto alle conferenze e ai concerti spazio anche ai momenti filosofici conviviali dei Café Philo. Si tratta di tre incontri curati da Katia Trinca Colonel che si terranno martedì 5 e 12 novembre, alle ore 18.30, al Manara Shisha Caffè, mentre il 13 novembre, sempre alle 18.30, alla Biblioteca Comunale di Brunate. Tre momenti conviviali, secondo la formula ideata dal filosofo francese Marc Sautet, che permetteranno a tutti di confrontarsi sui temi del Festival. Gli incontri e le conferenze sono a ingresso libero. Aperitivo al Café Philo: 7 euro. Prenotazioni alla e-mail: cafephilocomo@gmail.com. Info sulla rassegna: www.aduevoci.org.
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Copie autografate per il live di De Sfroos
È partita la prevendita del nuovo disco dal vivo di Davide Van De Sfroos dal titoloQuanti noccche uscirà il 22 novembre in versione digitale, doppio cd e triplo vinile. Sul sito Internet www.musicfirst.it si possono ordinare le copie dell’atteso nuovo album live del menestrello lariano in edizione limitata autografata. Dal 23 novembre partirà un tour di presentazione del disco nei negozi che toccherà il 26 dello stesso mese la libreria Feltrinelli di via Cesare Cantù a Como e il giorno successivo il centro commerciale Lugano Sud di Lugano.
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Al Gloria omaggio a Maria Montessori
Evento speciale martedì 5 novembre, alle 21, allo Spazio Gloria di Como per ricordare Maria Montessori e il suo metodo. La serata, organizzata con la partecipazione dell’Associazione Scuola Montessori di Como, prevede la proiezione del filmIl bambino è il maestro – Il metodo Montessoricon un dibattito pubblico. Da poco diventato padre, il regista del film, Alexandre Mourot, si interroga su quale sia il migliore metodo educativo per sua figlia. Interessandosi al metodo Montessori, decide di fare una ricerca sul campo e posiziona la macchina da presa sui banchi della scuola Jeanne d’Arc di Roubaix, istituto che per primo in Francia ha adottato il metodo. Segue così le tappe d’apprendimento di ventotto bambini, che frequentano la classe del maestro Christian Maréchal. L’osservazione si rivela una formidabile catena di scoperte positive e incoraggianti. Ad oggi, il sistema educativo sviluppato dalla pedagogista Maria Montessori, è praticato in circa 60mila scuole in tutto il mondo. Ingresso 7 euro. Info: www.spaziogloria.com.
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Antonio Sant’Elia, falsari in azione. L’archivio digitale può scoraggiarli
Disegni simbolo della modernità, icone del futurismo e del sogno di quella “città nuova” nata sul Lario e poi evocata da film come Metropolis di Fritz Lang. Icone appetite anche dai falsari. A quanto pare, sempre di più.Mentre infuria la polemica sulla manutenzione dell’Asilo Sant’Elia del genio razionalista Giuseppe Terragni in via Andrea Alciato a Como, che contrappone Comune e Archivio Terragni, l’opera del personaggio cui è dedicato quell’asilo, appunto l’architetto futurista lariano Antonio Sant’Elia, è nel mirino dei contraffattori.«Sono venuto a conoscenza – dice il critico d’arte Luigi Cavadini, che è stato assessore alla Cultura nella giunta Lucini a Como – di disegni attribuiti a Sant’Elia perché avveniristici come i suoi classici lavori architettonici che tutto il mondo ci invidia, e che sono stati esposti in alcune mostre. Ma non si sa di chi siano, né da dove arrivino».Il Comune di Como detiene la proprietà di 201 carte relative all’opera di Sant’Elia. Altre opere sono in collezioni private. Ma nel complesso Sant’Elia è rarissimo sul mercato, la quotazione per un disegno parte viaggia dai 50mila euro in su. Se si digita su Internet “Antonio Sant’Elia + aste” si apre un mondo.Ma come può tutelarsi il potenziale investitore che vuol portarsi a casa un rarissimo Sant’Elia? «Deve contattare chi è esperto di Sant’Elia, che può certificarne la provenienza» dice Luigi Cavadini.L’ultima grande impresa di catalogazione è stata quella curata da Luciano Caramel e Alberto Longatti nel 2013 con la collaborazione di Maria Letizia Casati in parallelo con la mostra “La città nuova” a Villa Olmo. Nella Pinacoteca civica di Palazzo Volpi i disegni della collezione di proprietà del Comune di Como, documentati nel 2013 con il catalogo edito da Silvana, sono consultabili grazie al finanziamento del Rotary Club Como su un moderno schermo digitale touchscreen. Con una spesa tutto sommato limitata e assolutamente sostenibile, a vantaggio del pubblico e degli studiosi, sarebbe ora di rendere disponibile con la medesima modalità anche il resto dei disegni del futurista comasco appartenenti ad altre collezioni e archivi pubblici e privati, fra l’Italia e Stati Uniti. L’amministrazione comunale di Como dovrebbe impegnarsi per avere copie elettroniche dei disegni mancanti, naturalmente con una buona definizione. Questo permetterebbe di scoraggiare i malintenzionati. Già il catalogo della mostra su Sant’Elia che si tenne a Venezia e poi a Francoforte documenta, su carta, la quasi totalità dell’opera del maestro.Ma Sant’Elia non è l’unico artista lariano che fa gola sul mercato dei falsi. Nel mirino ci sono anche gli astrattisti comaschi: Mario Radice, Carla Badiali, Manlio Rho e Aldo Galli. Circolano falsi in aste e gallerie, dice una collezionista comasca.«Per Radice ad esempio – dice Luigi Cavadini – ci sono in giro false autentiche che imitano la scrittura del critico d’arte Luciano Caramel e che accreditano a Radice opere con dei riferimenti bibliografici sbagliati perché sono copiati da una notifica che si rifà a un’altra opera. Sono sprovveduti, copiano di sana pianta. Quindi attenzione: se l’autenticità non è attendibile, meglio non comprare. Idem se il prezzo di un dipinto di Radice, per fare un esempio, è ben più basso della media delle quotazioni: è sospetto. Ultimamente è comparso a un’asta un lavoro della Badiali che non è per niente suo». Del resto anche lo stesso Mario Radice, in vita, si accorse di essere stato preso di mira dai falsari. Occhio quindi alla fake art.