L’orario può non essere molto agevole, ma per chi volesse comunque rivedere la replica in chiaro della puntata comasca di “Alessandro Borghese-4 ristoranti” girata nella scorsa primavera tra la città, Griante, Moltrasio, Argegno e Lora c’è una ulteriore possibilità. Dopo la trasmissione di venerdì scorso su Tv8, l’emittente ha infatti programmato un ulteriore passaggio. L’appuntamento è nella notte fra il 31 ottobre e il 1° novembre, esattamente all’una. A mezzanotte partirà invece la puntata girata in Umbria.
Categoria: Cultura e spettacoli
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“Alessandro Borghese-4 Ristoranti”: questa sera in onda la puntata girata sul Lago di Como
Appuntamento questa sera alle 21.15 su Tv8 con “4 Ristoranti”. Come ha annunciato l’ufficio stampa del programma, è infatti nel palinsesto la trasmissione in chiaro di “Alessandro Borghese-4 Ristoranti” girata la scorsa primavera a Como (che verrà trasmessa dopo quella dedicata all’Umbria, verso le 22.35). Una puntata già andata in onda per gli abbonati di Sky, con la sfida fra quattro locali, appunto del territorio lariano: Imperialino di Moltrasio, Crotto del Sergente di Como, Villa Belvedere di Argegno, la Cucina della Marianna di Cadenabbia, che peraltro in questi mesi hanno beneficiato non poco del passaggio televisivo. Ora il confronto sarà visibile a tutti, con le immagini spettacolari con il Lago di Como sullo sfondo.
All’epoca della programmazione su Sky, in sede di presentazione, in una intervista alCorriere di Comolo stesso Alessandro Borghese disse: «Sono molto contento del successo del programma e per l’entusiasmo che ho trovato: c’è stata molta curiosità in città e nei paesi in cui abbiamo realizzato le riprese per conoscere i ristoratori e assaggiare la cucina dei ristoranti in gara. C’era ovunque un grande fermento».«Il furgone con il logo della trasmissione, d’altronde, è decisamente riconoscibile quando è parcheggiato, fermo al semaforo, collocato per una ripresa – disse ancora il popolare chef e conduttore – Anche sul Lario non sono mancate sui social le foto vicino al nostro mezzo; ovviamente tutto ciò ha fatto molto piacere».E del nostro territorio, che peraltro ha avuto occasione di sorvolare anche in idrovolante, che impressione si è fatto? «Il Lago di Como è da sempre un itinerario scelto da persone provenienti da ogni parte del mondo per visitare, assaporare e riscoprire testimonianze artistiche uniche nel loro genere – rispose Alessandro – Luoghi affascinanti, emozionanti anche per i cinefili più appassionati. Nutrimento per anima, cuore e, ovviamente, stomaco».
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“Alessandro Borghese 4 Ristoranti”: va in onda la puntata comasca visibile a tutti
A qualche mese di distanza dalla trasmissione su Sky, limitata agli abbonati, sta per andare in in onda “in chiaro”, quindi visibile a tutti, la tappa comasca della trasmissione “Alessandro Borghese 4 Ristoranti”. Su Tv8 sono infatti partite le repliche delle puntate girate negli scorsi mesi. L’ufficio stampa ha comunicato che l’appuntamento è fissato per la prima serata di venerdì 26 ottobre, verso le 21.15/21.30. Sarà dunque possibile vedere il confronto fra i ristoratori Massimo, Tiziano, Umberto e Jean Christoph che peraltro da quelle giornate hanno deciso di collaborare e fare promozioni comuni. Nei giorni delle registrazioni a Como scoppiò la Borghese-mania, con il popolare chef e conduttore preso d’assalto dai suoi tanti fan e il furgone della trasmissione inseguito da chi voleva capire quali fossero i locali coinvolti.
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“Alessandro Borghese 4 ristoranti” a Como: ecco i nomi dei locali in gara
Conto alla rovescia per la puntata comasca di “Alessandro Borghese-4 Ristoranti”, in onda domani, giovedì 28 giugno, alle ore 21.15 su Sky Uno HD.In sfida per il titolo ci sono:Crotto del Sergentedi Como,La Cucina della Mariannadi Griante Cadenabbia,Ristorante Villa Belvederedi Argegno eRistorante Imperialinodi Moltrasio.
I quattro locali si sfidano per stabilire chi tra di loro è il migliore in una determinata categoria. Ogni ristoratore invita a cena gli altri tre colleghi che, accompagnati da chef Borghese, commentano e votano con un punteggio da 0 a 10 per location, menu, servizio e conto. In palio per il vincitore di ciascuna puntata, il titolo di miglior ristorante e un contributo economico da investire nella propria attività.
Ogni cena è preceduta dalla scrupolosa ispezione dello chef e presentatore della cucina del ristorante. Mentre, nel corso della cena, si concentra sul personale di sala, che mette alla prova su accoglienza, servizio al tavolo, descrizione del piatto e del vino. Solo alla fine si scopre il giudizio di chef Borghese che con i suoi voti può confermare o ribaltare l’intera classifica che incorona il migliore ristorante della puntata. Ed inoltre Alessandro ha a disposizione un bonus di 5 punti che gli permette di giudicare un elemento in più e che rende la sfida ancora più imprevedibile.
Ecco le schede dei ristoratori – nella presentazione dell’ufficio stampa Sky-Alessandro Borghese – che saranno protagonisti della puntata comasca, prodotta da Drymedia
Crotto del Sergente
Massimo è il titolare e il responsabile sala del Crotto del Sergente, che ha rilevato 9 anni fa dagli anziani proprietari. Lavora nel settore da quando aveva 14 anni, passando dal cameriere alla cucina, mosso dalla passione per il buon cibo e per i dessert, di cui si occupa personalmente. Il Crotto del Sergente ha il sapore della storia, nato nel 1730 e diventato osteria nel 1880. Il Crotto del Sergente ha ottenuto il riconoscimento «Locali Storici d’Italia», che viene concesso solo ad alcuni locali che hanno una storia alle spalle. Il Crotto era la vecchia “cella frigorifera” della casa padronale. Era cosa molto comune tra le ville e le dimore del comasco avere un crotto per conservare i viveri. Negli anni è stato completamente ristrutturato mantenendo però l’atmosfera e l’arredamento di un tempo, tutto risalente al 1800. L’antico Crotto oggi è la sala principale del ristorante nella quale è stata conservata la pietra a vista. Secondo Massimo qui si respira un’aria magica “appena l’ho visto mi sono innamorato, io devo finire la mia carriera qua”.
La cucina della Marianna
Tizianochef e oste in sala del ristorante Cucina della Marianna.Per il suo ristorante, ha scelto uno stile “un po’ atipico, ma che ha dei “valori assoluti”, e persegue la filosofia del “ristorante non democratico”. Ilsuo menù è criptico e, ad una prima lettura, è difficile capire cosa si ha difronte. Tiziano difende a spada tratta la cucina basata sui prodotti del territorio. La Cucina della Marianna è una antica locanda aperta nel 1850 dalla signora Marianna. Era un albergo per i naviganti dei barconi da carico – I Comballi – e, con l’arrivo del turismo, nel pieno boom economico, si è trasformato in trattoria tipica con alberghetto. A seguito di diverse gestioni, nel 2001 è stato rilevato da Tiziano e sua moglie. Oggi il ristorante è composto da un’area dedicata alle camere e dal ristorante “non democratico” di Tiziano. L’ambiente principale è composto da due sale, una d’accoglienza e l’altra con i posti a sedere. Difronte – attraversando la strada – si trova invece un dehor esterno con posti a sedere vista lago.
Ristorante Villa Belvedere
Jean-Christoph Dufour è il direttore delristorante Villa Belvedere. Francese dall’accento inequivocabile, è arrivato in Italia nel 2008. Ha collezionato ben tre lauree prima dei 28 anni: in storia, scienze politiche ed economia e marketing, poi ha voluto seguire la strada della ristorazione, una passione che gli è stata tramandata dai nonni. Pur non stando ai fornelli, Jean Christoph si occupa in prima persona della linea gastronomica, dando dei consigli sugli impiattamenti e sui nomi da dare ai piatti. Il ristorante Villa Belvedere è una villa storica, di fine ‘800, che esiste da sempre nella memoria dei cittadini di Argegno. Nei primi dieci anni è stata la casa padronale di una famiglia nobile, per poi trasformarsi in Hotel Du Lac. Negli anni a seguire ha preso il nome di Villa Belvedere. Oggi è una struttura ricettiva di charme, con un ristorante di livello con una posizione che domina il lago di Como. La sala principale si trova su una terrazza vista lago che ti fa sentire decisamente immerso nel panorama.
Ristorante Imperialino
Umberto è il gestore del ristorante Imperialino, all’interno del Grand Hotel Imperiale di Moltrasio. La cucina all’Imperialino secondo Umberto è un’esperienza gourmet. La terrazza è proprio sulla riva e Umberto è molto fiero della sua location, che considera il vero punto di forza. L’hotel è di proprietà della famiglia di Umberto dal 1994. In passato è stata l’antica balera di Moltrasio rinnovata in stile nobile ed elegante. Il ristorante, come tutti i locali di alto livello della zona, è frequentato da molti turisti. Per lo staff questo ha un’accezione tutta positiva perché a loro detta sono proprio i clienti più esigenti che ricercano locali di alto livello dove poter provare cucina gourmet e prodotti di qualità.
Massimo Moscardi
http://www.corrieredicomo.it/lintervista-alessandro-borghese-presenta-la-puntata-comasca-di-4-ristoranti/
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Allevi “sinfonico” al Lac il prossimo 20 dicembre
Giovanni Allevi, il compositore italiano contemporaneo più amato nel mondo è pronto a calcare il palco del centro Lac di piazza Luini a Lugano il 20 dicembre per festeggiare l’incanto del Natale con l’Orchestra Sinfonica Italiana.Equilibriumè il titolo dell’ultima opera musicale di Allevi, un progetto con orchestra sinfonica eseguito in anteprima mondiale negli Stati Uniti, e che ora è in tournée in Italia dopo aver già toccato Cina e Giappone.Il concerto, oltre alla presenza di talentuosi ospiti e al regalo di inaspettate e sorprendenti prime esecuzioni, prevede anche un’originale rilettura per pianoforte e orchestra delle più amate melodie natalizie di sempre. Enfant terrible della musica classica contemporanea, per le nuove generazioni Allevi, oltre un milione di dischi venduti, è un autentico guru del rinnovamento della musica colta. Jeans, maglietta, scarpe da ginnastica: così, molto semplicemente, Giovanni Allevi è abituato ad affrontare il suo pubblico nei teatri più prestigiosi del mondo
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Amare la musica fin dalla pancia della mamma
Parte dal 6 novembre la terza edizione di “Opera meno 9”, ambizioso progetto per famiglie in attesa promosso dal Teatro Sociale di Como.Si tratta di un percorso alla scoperta della musica classica e della propria voce che si trasforma in una vera e propria culla sonora per la famiglia. Il ciclo di laboratori è consigliato dal quinto all’ottavo mese di gravidanza quando, le evidenze scientifiche lo dimostrano, il bambino nella pancia comincia a percepire e reagire ai suoni provenienti dall’esterno.
I tre corsi condurranno alla scoperta dei benefici dell’ascolto della musica classica e del canto durante la gravidanza curato da musicisti e operatori specializzati in musicalità per la primissima infanzia. Pensata in laboratori mattutini (dalle 10.30 alle 12) nei mesi di novembre e marzo 2019, per le mamme e le famiglie nell’ultimo trimestre di attesa, la formula di “Opera meno 9” prevede incontri intensivi infrasettimanali oppure domenicali, per accogliere i partner e l’eventuale famiglia allargata.
Costo complessivo 25 euro, info e prenotazioni allo 02.89697360 (dalle 10 alle 13).
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“Amici come prima” festeggia il record al botteghino
“Amici come prima”, il cinepanettone girato la scorsa estate in città e sul Lago di Como – è stato il film vincente nel giorno di Natale con un incasso di € 1.334.557 euro per un totale di 180.609 presenze. Ha dunque fatto centro il ritorno della coppia composta da Christian De Sica e Massimo Boldi. “Amici come prima”, in sala dal 19 dicembre, alla sua prima settimana di programmazione ha totalizzato un totale incasso di €3.214.901 euro.
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Antonio Pedretti espone a Roma con Marsiglione
La galleria comasca “Mag” di Salvatore Marsiglione e il Circolo del Ministero degli Esteri aprono la mostra personale del maestro Antonio Pedretti giovedì 13 dicembre alle ore 18.30 presso il Circolo del Ministero degli Esteri in Lungotevere dell’Acqua Acetosa 42 a Roma. Durante l’inaugurazione, la Principessa Caroline Haffner Murat eseguirà per gli ospiti un concerto per pianoforte dal suo importante repertorio. Inaugurazione a inviti, per visitare la mostra in altro momento, telefonare allo 068086130.
I comaschi conoscono bene Pedretti grazie all’impegno di Marsiglione nel divulgarlo. Di recente ha proposto le sue tele in una personale dal titoloBianco lombardonell’ex chiesa di San Pietro in Atrio. Nella poetica di Pedretti centrale è il naturalismo come dimostrano anche i lavori della serie Bianco lombardo. Un naturalismo però espresso con un personale atteggiamento contemporaneo e informale. Ciascuna serie è costruita intorno all’esplodere o implodere di luce e suggestioni naturali. Alberi caduti o spezzati, edifici ancestrali che sembrano emergere dentro visioni apocalittiche. E su tutto domina il bianco. Che è bianco della neve ma anche della luce. Le opere più riuscite sono proprio quelle dove più è evidente questa “apertura” di luce, una sorta di visione onirica in cui il segno lascia completamente spazio al colore. I dipinti sono costruiti come stratificazioni: inserti di carta e spatolate si innalzano sopra colate di colore.
Antonio Pedretti è nato nel 1950 a Gavirate, in provincia di Varese. La sua formazione avviene alla scuola di pittura del Castello Sforzesco e poi all’Accademia di Brera. In gioventù ha esposto a Bruxelles con una presentazione di Renato Guttuso. Tra i critici che gli hanno dedicato testi introduttivi, Achille Bonito Oliva ed Enrico Crispolti.
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Appiano, il cinema cerca maschere e cassieri
Cinema parrocchiale a prezzi politici, l’ingresso costa 6 euro, ridotto 5 euro, ma occorrono forze nuove: serve qualcuno che faccia una magia. Appello online del cineteatro San Francesco di Appiano Gentile: la struttura per spettacoli che dipende dalla parrocchia di Santo Stefano è «alla ricerca di volontari da implementare nell’organico di quanti già prestano la propria opera per il corretto svolgimento delle proiezioni e degli spettacoli».Così si legge nel testo della newsletter diffusa in questi giorni agli indirizzi presenti nel database del cinema via posta elettronica. «Vuoi darci una mano come maschera o cassiere? Contattaci dal sito, rispondendo a questa mail oppure di persona rivolgendoti alla cassa del cinema durante gli spettacoli. Vedrai che ti divertirai!» recita ancora il messaggio. La struttura di via Alessandro Manzoni 4 ospita in questi giorni di programmazioneIl ritorno di Mary Poppins. Quando si dice avere fede nella bontà umana.
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Archeologia: un nuovo “grande cerchio” nella zona del Sant’Anna
Il cerchio svelato dal professor Gaspani
Dieci anni fa, durante la costruzione del nuovo ospedale Sant’Anna a San Fermo, in località Tre Camini – Ravona, in prossimità del punto in cui il torrente Val Grande confluisce nel Seveso, venne alla luce un grande circolo di pietre nel corso delle operazioni di deviazione dell’alveo. Le dimensioni erano imponenti, 70 metri di diametro esterno. Questa «enigmatica area religiosa/monumentale» risaliva al VI secolo a.C., ed era delimitata da un doppio recinto di pietre con piattaforma centrale ad emiciclo e setti radiali in materiali litici e terre.
Adesso si scopre che probabilmente i cerchi sono due. Lancia la notizia l’archeoastronomo di Brera, il professor AdrianoGaspani, autore de “Il Grande cerchio di pietra degli antichi comenses”. Ha pubblicato su Internet (il link è nella sua pagina Facebook) un articolo che annuncia un ulteriore cerchio di pietra a circa 150 metri a sud-ovest da quello che attualmente si può vedere accanto al Sant’Anna, su un rilievo collinare di poco più di 300 metri.
Il secondo cerchio giace a circa un metro di profondità in un terreno di proprietà privata.Gaspaniè esperto di tecniche di rilievo archeoastronomico dei siti archeologici basato sulle immagini riprese dai satelliti artificiali che orbitano intorno alla Terra. E delle tecniche di interpretazione digitale di queste immagini che possono «mettere in evidenza anche le strutture archeologiche ancora interrate fino alla profondità, nei casi maggiormente favorevoli, di alcuni metri studiando gli effetti del differente drenaggio dell’acqua piovana sulla colorazione della vegetazione».
Con nuovi algoritmi di image-restoration è emersa «una struttura circolare molto regolare con all’interno un rilevante numero di particolari degni di interesse, i quali dal punto di vista archeologico avrebbero potuto corrispondere a strutture o manufatti attualmente sepolti». «L’algoritmo – scriveGaspani– ha mostrato molto chiaramente non solo la struttura circolare esterna, ma anche una possibile struttura circolare interna di dimensioni minori. Il diametro del cerchio esterno è dell’ordine dei 60 metri, mentre il cerchio interno è caratterizzato da un diametro dell’ordine di 30 metri».
Ma non solo. All’interno del cerchio ci sarebbero «quattro manufatti allineati», «strutture, probabilmente litiche (menhirs?) interrate a profondità relativamente ridotta».
E adesso? Qualche appassionato è già a caccia di reperti. «Occorrerà scavare – dice al telefonoGaspani– Oppure usare i georadar. Ma il secondo cerchio conferma la mia tesi. Le strutture sono santuari, delimitati dall’acqua, quello già scoperto più con funzioni astronomiche, il secondo più sacrale. I Comenses del sesto secolo a.C. erano gente tosta».