Categoria: Cultura e spettacoli

  • Christian De Sica-Massimo Boldi, quell’hotel è tutto un cinema

    Christian De Sica-Massimo Boldi, quell’hotel è tutto un cinema

    Il cinepanettone made in Lario che segnerà il ritorno in coppia di Massimo Boldi e Christian De Sica, per decenni trionfatori al botteghino delle feste, inizia a prendere corpo, in edicola e sul web.Ieri il settimanale di spettacolo e attualità TV Sorrisi e Canzoni ha pubblicato in esclusiva le foto e le interviste sul set del film Amici come prima, la pellicola che ha avuto anche un casting di comparse a Como la settimana scorsa e che come detto vede il ritorno insieme dei due inossidabili comici italiani sul grande schermo dopo 13 anni di separazione.La coppia spicca in copertina con un De Sica “en travesti” che assomiglia molto a Barbara Bush. Il film di Natale, del quale l’attore romano è anche regista, sarà in uscita il 13 dicembre per l’etichetta Medusa.Non è casuale la scelta di un lancio in anteprima che punta sul travestimento, dato che la sceneggiatura firmata da Fausto Brizzi pare sarà giocata proprio sui meccanismi della commedia degli equivoci, con una strizzatina d’occhi a pellicole di grande successo come Mrs Doubtfire e A qualcuno piace caldo. De Sica e Boldi senza falsa modestia, presentando la loro rentrée, fanno un paragone con il duo Jack Lemmon-Walther Matthau. Nel film il figlio di Vittorio De Sica interpreta il direttore di un hotel extralusso che appartiene a un ricco imprenditore brianzolo (appunto Massimo Boldi), sul Lago di Como. In realtà le scene nell’albergo sono state girate a Villa Gernetto, in Brianza, una delle proprietà di Silvio Berlusconi.«Fin dal primo istante c’è stato un entusiasmo e una vitalità che ci ha fatto ringiovanire di quarant’anni», rivela De Sica al settimanale. «Noi ci intendiamo subito» conferma Boldi «perché abbiamo incominciato facendo musica assieme e quindi abbiamo il ritmo».

  • Christian Poggioni porta Socrate in tournée a Vallo della Lucania

    Christian Poggioni porta Socrate in tournée a Vallo della Lucania

    Un testo fondamentale della letteratura occidentale, l’Apologia di Socrate di Platone, va in scena diretto e interpretato da Christian Poggioni, attoro comasco, venerdì 23 novembre, alle  21 a Vallo della Lucania (Salerno) al Teatro Leo De Berardinis di via Badolato. L’appuntamento è promosso da Velia Teatro.

    L’evento cui si riferisce l’Apologia è l’autodifesa che Socrate pronunciò davanti ai giudici di Atene nel 399 a.C. Platone ne fu testimone oculare. Socrate, vittima di una congiura politica, è accusato di empietà e di corrompere i giovani. Per questo è condannato a morte, ma al termine del processo porge ai propri accusatori un ultimo, fondamentale messaggio: “Se credete, col condannare a morte uomini, di impedire a qualcuno di rimproverarvi perché non vivete in modo retto, voi non pensate bene; a un uomo giusto, infatti, non può capitare nessun male, né in vita né in morte.” È questo di Platone il dialogo politico per eccellenza, che vede di fronte un uomo e la sua comunità nel drammatico confronto sul senso di vivere personale e politico. La riduzione drammaturgica rispetta l’originalità del testo platonico e la messa in scena mira ad una comunicazione immediata e coinvolgente, affinché risuonino vivi e attuali il pensiero e la vita di Socrate così come la testimonianza diretta di Platone ce li tramanda.

  • Ciclismo: mercoledì Baronchelli presenta il suo libro a Tremezzina

    Ciclismo: mercoledì Baronchelli presenta il suo libro a Tremezzina

    Gianbattista Baronchelli può finalmente raccontarsi  a Tremezzina a tutti gli appassionati di ciclismo. Mercoledì prossimo, infatti, è in calendario la serata che era stata programmata qualche settimana fa ma che fu poi rinviata per i lavori sulla Statale Regina ad Argegno e la conseguente chiusura notturna. L’evento, dunque, è stato spostato a mercoledì 27 giugno alle 20.45 alla biblioteca comunale di Lenno. Gianbattista Baronchelli presenterà il suo libro “Dodici secondi”, dedicato appunto ai 12” che lo separarono in classifica da Eddy Merckx, vincitore del Giro d’Italia del 1974. Un’occasione per parlare della carriera dell’ex corridore bergamasco – oggi 65enne – e anche delle sue vittorie al Giro di Lombardia, che conquistò nel 1977 a Como e nel 1986 a Milano. Ingresso libero, organizzazione a cura di CentoCantù e Club Ciclistico Canturino con la collaborazione delle istituzioni locali.

  • Cinema, il Conservatorio “Verdi” laboratorio per colonne sonore

    Cinema, il Conservatorio “Verdi” laboratorio per colonne sonore

    Lariowood ha una nuova freccia al proprio arco. Cinema, il Conservatorio Verdi è una fucina laboratorio per colonne sonore. Lo testimonia l’incontro di oggi pomeriggio alle 16.30 nel Salone dell’Organo dell’istituto di via Cadorna 4, dove un tempo sorgeva l’antico ospedale cittadino. “La musica e l’immagine” è il titolo dell’appuntamento che prevede la presentazione dei lavori del Laboratorio di musica per film (gennaio‐maggio 2018), relatrice sarà la docente del Verdi Caterina Calderoni che racconterà l’esperienza vissuta nel Laboratorio di Musica per film, curato da lei e dal collega Walter Prati, che si è svolto tra gennaio e maggio scorsi come detto  e che ha visto la collaborazione tra leclassi di Composizione e Musica elettronica. Nell’occasione verranno proiettati i lavori realizzati dagli studenti iscritti al laboratorio. Ingresso libero.

  • Cinema storici sul Lario, futuro in chiaroscuro. L’Astra rimane chiuso, a Cantù riapre il Lux

    Cinema storici sul Lario, futuro in chiaroscuro. L’Astra rimane chiuso, a Cantù riapre il Lux

    Uno degli indicatori che si utilizza per misurare la cultura in una città, nel rapporto Federculture, ad esempio, è il numero delle sale cinematografiche e la spesa pro capite per andare al cinema. Se si parla di Como, o dell’intera provincia la medaglia ha due facce, ovvero un elevato numero di sale, 35 quelle aperte nel weekend scorso, ma di queste 35, 28 sono concentrate su tre cinema.Tre grandi e moderni multisala, con il gruppoCinelandia, di proprietà del canturino Paolo Petazzi, a Como-Camerlata ed Arosio eUci Cinemasa Montano Lucino. La geografia delle sale cinematografiche è cambiata nel giro di pochissimi anni.Ma che fine hanno fatto le sale uniche? Sull’Astra, l’unico della convalle, dopo il rilancio con la firma del regista Paolo Lipari, il bando vinto per le proiezioni in streaming e i tanti progetti futuri pesa come un macigno la questione agibilità. La proprietà della sala è della parrocchia di San Bartolomeo, a Como. L’ultimo messaggio sulla pagina Facebook del cinema è del 20 ottobre ed è firmato da don Tiziano Raffaini, parroco di Valmorea, Rodero e Bizzarone, nonchè vicepresidente dell’Acecc – Associazione Cattolica Ente Comasco Cinema. Raffaini annuncia che il cineforum non sarà organizzato. Si tratta di una realtà che a Como esiste dal 1954 e nell’ultima stagione contava ben settecento tesserati.L’annuncio precedente era del 5 settembre. «Il Cinema Astra è al momento chiuso in quanto dai vigili del fuoco è arrivata richiesta di ulteriori interventi di adeguamento in base alle norme vigenti. Ad oggi non è ancora possibile definire una tempistica. Vi terremo puntualmente informati su ogni prossimo sviluppo».La struttura di viale Giulio Cesare necessita di pesanti opere di adeguamento. L’agibilità, dopo una serie di deroghe, non è più stata concessa. Si parla di lavori che superano ampiamente i 100mila euro, per impianto antincendio, moquette e poltrone.Una cifra difficile da coprire per una singola parrocchia.Il regista, Paolo Lipari, che è ancora presidente dell’Acecc, spiega via messaggio che «il destino dell’Astra è nelle mani della parrocchia di San Bartolomeo, proprietaria dello stabile».Nessun sa insomma se e quando verrà aperto il cantiere per la messa a norma del cinema secondo i moderni standard di sicurezza richiesti.A Como resiste ilGloria. La programmazione, come spiega Enzo D’Antuono, presidente del circolo Xanadù che lo ha in gestione, «va a gonfie vele». Anche per lo storico cinema di via Varesina si prospetta però una sfida importante. La proprietà ha infatti messo in vendita lo stabile, il contratto del Gloria scade a maggio 2020. Xanadù sta progettando l’acquisto, ma, come detto, si tratta di un’operazione complessa. Tra chi gestisce i monosala, pur di diversa estrazione sociale, c’è anche grande solidarietà. Così il Gloria, più vicino all’ambiente della sinistra comasca, aveva proposto di ospitare il cattolicissimo Cineforum dell’Astra.«Saremmo diventati Astra per un giorno a settimana», dice D’Antuono. Poi non se n’è fatto nulla.

    Aveva dato la sua disponibilità a ospitare il cineforum anche l’unica monosala di “cintura” urbana. Il cinema di Lipomo, come spiega Fiorenzo Molteni, vicepresidente dell’associazione che gestisce ilCinema Teatro Oratorio San Vito di Lipomo, una sala da 280 posti.«Per noi sarebbe stato un modo per aumentare e diversificare il pubblico – dice Molteni – Avevamo solo chiesto il rimborso delle spese di riscaldamento, ma la nostra proposta non ha avuto seguito».Dura la vita di chi gestisce un monosala ai tempi dei colossi dell’intrattenimento con il grande schermo. Ma il mercato del “vecchio cinema” con un solo spettacolo potrebbe avere un colpo di coda. Un segnale in questa direzione arriva proprio da un imprenditore del settore, il già citato canturino Petazzi. Venerdì 16 novembre riapre ilLux di Cantù. Aperto nel 1948 in via Manzoni, aveva chiuso lo scorso maggio, pareva in modo definitivo. Invece ecco riaccendersi luci e proiettori del “Cinema Lux 3.0”, 150 posti, poltrone Vip. Si parte con “Animali fantastici: i crimini di Grindelwald”, una prima visione.Un messaggio di rinascita che lascia una traccia di speranza anche per le sorti del mitico Astra.

  • Collina, donazione alla Pinacoteca

    Collina, donazione alla Pinacoteca

    Domenica 9 dicembre alle ore 11 nella Sala Conferenze della Pinacoteca civica di Como il Comune celebrerà gli ottanta anni del pittore lariano Giuliano Collina.

    L’evento vedrà interventi istituzionali accanto a quello del filosofo, Filippo Galli, della direttrice del Museo comunale d’arte moderna di Ascona, Mara Folini Ceccarelli, e dello stesso Giuliano Collina.

    Una grande tela della recente serie “Lavori in corso” sarà donata alla Pinacoteca di Palazzo Volpi dall’artista e si potrà ammirarla fino al 6 gennaio nello spazio “Campo Quadro”, creato appositamente per opere “gioiello” da esporre temporaneamente.Quindi la tela troverà sede nella collezione permanente. In Pinacoteca sarà inoltre possibile acquistare una cartolina d’autore a tiratura limitata raffigurante l’opera donata.

    La donazione darà il via ufficiale alla iniziativa “L’Arte del Dono. Viaggio alla scoperta delle opere donate alla Pinacoteca da mecenati di oggi e di ieri” con l’esposizione ogni prima domenica del bimestre del patrimonio regalato al museo dai privati.

  • “Colori e forme della casa d’oggi” a Villa Olmo

    “Colori e forme della casa d’oggi” a Villa Olmo

    Tra una settimana, martedì 11 dicembre alle 18, ci sarà un viaggio a ritroso nel tempo a Villa Olmo, fino all’epoca dei pionieri del design italiano degli anni Cinquanta. Con nomi entrati nella storia come Gio Ponti, i fratelli Achille e Pier Giacomo Castiglioni, lo studio BBPR, Enzo Mari e il nostro Ico Parisi.L’occasione è la riedizione a cura di Ance Como del catalogo della grande mostra di arredamento e design “Colori e forme nella casa d’oggi” del 1957 (uno dei motori dell’evento fu proprio Parisi), che all’epoca si articolò al piano terra e al primo piano della storica dimora di via Cantoni e ospitò, quasi una sorta di “Salone del mobile” ante litteram, 80 tra artisti, architetti e designer e 236 ditte artigiane legate al mobile.«L’occasione, unica per il luogo in cui si svolge, consentirà agli associati anche di scambiarsi gli auguri per il prossimo Natale» recita l’invito di Ance diffuso in questi giorni.Interverranno Francesco Molteni, presidente Ance Como, Elena Dellapiana, docente nel dipartimento Architettura e Design del Politecnico di Torino, Alberto Longatti, giornalista, critico e scrittore. Modererà l’architetto Paolo Donà.Si potrà assistere alla proiezione di videointerviste: La storia con Alberto Longatti; Il design com Roberta Lietti, gallerista e curatrice dell’archivio del design di Ico Parisi; La produzione con l’architetto canturino Tiziano Casartelli, esperto di design; e L’arte contemporanea con Paolo Campiglio, docente di storia dell’arte all’Università di Pavia.Da non mancare anche l’allestimento che proporrà un itinerario con immagini tratte dal catalogo della mostra del 1957 a cura dello stesso Paolo Donà, con performance di Marianna Grillone ed esposizione di alcuni di arredi esemplari prestati da Cassina S.p.A. Il bookshop sarà a cura della libreria “Plinio” di Como.

  • Comasco candidato al Premio Strega

    Comasco candidato al Premio Strega

    La copertina del romanzo

    Domani, chiameranno domanidello scrittore comasco Andrea Salonia (Mondadori Electa), proposto da Rosellina Archinto, è tra i 41 libri di narrativa che sono stati candidati al prossimo Premio Strega giunto all’edizione numero 72. La competizione letteraria entra  così nel vivo, con la selezione di tutti i libri candidati, proposti  secondo tradizione da alcuni degli “Amici della domenica”.

    Tra questi il Comitato Direttivo del premio selezionerà, il 19 aprile prossimo, i dodici libri concorrenti dai quali sarà scelta la cinquina il prossimo 13 giugno e il vincitore durante la serata finale del 5 luglio a Roma nella Villa di Papa Giulio.

    Il romanzo racconta la storia  Augusto, che è esperto dell’acciaio, sa riconoscere «l’odore degli altoforni, il rosso del fuoco, l’arancio caldo del metallo fuso, il crepitio del farsi materia solida e il suono delle sirene d’allarme» dell’acciaieria di cui è direttore, la più grande e importante d’Italia. In fabbrica, i suoi 12mila dipendenti sanno tutto di lui: quando entra in ufficio, quale macchina guida, se è al cellulare e «se bestemmia il cielo e urla».

    Eppure adesso non sanno se piange la sera, come trascorre le sue giornate senza fine, recluso in casa agli arresti domiciliari, accusato di aver riversato materiali dannosi per gli uomini, gli animali, i terreni e le acque attorno alla fabbrica. In bilico tra speranza e rassegnazione; ogni giorno Augusto attende che gli inquirenti lo chiamino e gli diano l’opportunità di raccontare la sua versione. È un’attesa straziante, la sua, fatta di rituali semplici, di passi lenti e precisi che a piedi nudi calpestano ogni singolo metro quadrato del suo appartamento.

    Con una lingua che ammalia, nella quale riecheggiano i ritmi e i suoni di un mondo arcaico e immortale, Salonia dà voce alle inquietudini di un uomo che nel confronto con il suo passato tenta di scendere a patti con un drammatico presente.

    Il premio è promosso da Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e Liquore Strega con il contributo di Camera di Commercio di Roma e in collaborazione con Bper Banca

  • Como invasa dai violoncelli

    Como invasa dai violoncelli

    Il festival estivo del Teatro Sociale che si concluderà domenica prossima ospita una invasione di violoncellisti a Como. I “100 cellos” sono un ensemble aperto, fluido, costantemente in movimento ed evoluzione, di talenti, appassionati, dilettanti, giovani leve, chiunque sappia tenere in mano un violoncello e sperimentare la propria voglia di musica sotto la guida capace, esperta e trainante di due artisti di consolidata fama internazionale: Giovanni Sollima, star internazionale dell’antico strumento, e il collega Enrico Melozzi.

    Centinaia di violoncelli rispondono ad ogni chiamata ormai dal 2012, quando il progetto vide la luce al Teatro Valle di Roma e sconvolse le strade della capitale, per poi stupire gli 800.000 spettatori di Piazza San Giovanni al Primo Maggio.

    A Como i violoncellisti si faranno protagonisti di vere e proprie incursioni musicali, fa sapere il Sociale,  che termineranno nel concerto del 14 luglio nell’Arena all’aperto di via Bellini: un viaggio tra classica e rock con la speciale esecuzione di un inedito di Wagner, la partecipazione straordinaria del maestro Peppe Vessicchio ed una performance di realtà aumentata prima ed unica in Italia.

    L’11 luglio al Teatro Sociale alle ore 18.30 ci sarà un’anteprima del concertone del 14 con i giovani violoncellisti, i “Giovincellos in concerto”. Como si prepara inoltre ad accogliere i musicisti con la formula ‘Ospita un musicista e lui ti ospiterà al concerto in Arena!’, una modalità che conferma la viva partecipazione di una città che si apre con entusiasmo all’arte. Anche per questo motivo, in Piazza Verdi davanti al Teatro, verrà allestita l’Osteria della Musica, un punto di ritrovo temporaneo organizzato dalla Croce Rossa di Lipomo, dove dal 12 al 14 luglio tutti quanti potranno pranzare e cenare insieme, pubblico e orchestrali, e il ricavato andrà alla Croce Rossa.

  • Compasso d’Oro 2018, in gara c’è il geniale Ico Parisi

    Compasso d’Oro 2018, in gara c’è il geniale Ico Parisi

    La mostra “Ritrovare Ico Parisi”, tenutasi nel Belvedere di Villa Reale di Monza nel 2017 e curata da Marco Romanelli e da Roberta Lietti per la Triennale di Milano, ha ricevuto la “Segnalazione Compasso d’Oro – Adi 2018”. E ora concorre per il Compasso d’Oro, il prestigioso riconoscimento alle eccellenze del design di tutto il mondo.«È interessante notare – dice la collezionista e critica d’arte comasca Roberta Lietti – come lo stesso Parisi abbia ricevuto la “Segnalazione Compasso d’Oro” per una poltroncina e una sedia, entrambe di produzione Cassina, nel 1955. Erano la sedia Cassina 691 e la poltroncina in compensato curvato 839. Peraltro, un esemplare della sedia è stato esposto nella mostra di Monza. È bello ricordare che un altro architetto comasco, Salvatore Alberio, vinse il Compasso d’Oro nel 1955 per un tavolo».Roberta Lietti di recente ha presentato proprio in Triennale il catalogo dell’opera di Parisi. Una figura “umanistica” di artista-artefice difficilmente etichettabile, Ico Parisi. Che fu architetto e designer ma anche fotografo, regista cinematografico, pittore e artista. Lietti, da sempre studiosa del nostro Novecento artistico, ha pubblicato per Silvana Editoriale il volumeIco Parisi. Design. Catalogo ragionato 1936-1960. Consta di ben 672 pagine per un totale di oltre 900 illustrazioni e costa 85 euro.