È nata a Como una succursale del Club Salvatore Quasimodo. L’iniziativa è della regista Miriana Ronchetti ed è stata presentata giovedì sera nella sede dell’Associazione Giosue Carducci in viale Cavallotti alla presenza di un centinaio di persone.La stessa Ronchetti ne ha spiegato la genesi: «Quasimodo ha messo nella sua poetica e nei suoi scritti valori sociali che oggi devono essere perseguiti. Era contro il razzismo, per la giustizia, per la libertà».Il presidente dell’Associazione Carducci, Renato Papa, ha ricordato che il poeta Premio Nobel per la Letteratura tenne proprio a Como, nella sede del sodalizio, il 14 gennaio 1949, una conferenza sul tema “Dell’idea della poesia nel mondo contemporaneo”.L’attore Alessandro Quasimodo ha letto alcune liriche del padre, dopo aver spiegato che il Club esiste anche in altre località italiane e, tra queste, in Sicilia, a Modica dove si trova la casa natale del poeta e a Roccalumera, luogo d’origine della famiglia.La scintilla che ha dato origine ai club, poi, risale al 1961 quando, a Budapest, sulle rive del Lago Balaton, Quasimodo piantò un tiglio.Da allora, ogni anno, nella prima settimana di settembre, il Nobel italiano è ricordato con una cerimonia e con il Premio a lui intitolato. «E lì, passeggiando di notte, fu decisa l’istituzione del Club».Il poeta e saggista Vincenzo Guarracino ha brevemente tratteggiato la figura di Salvatore Quasimodo: «Da Milano – ha detto – veniva a Como e si fermava in un bar di piazza Cavour».Fu saggista, polemista e traduttore di lirici greci. Teneva rubriche sui giornali. «La sua attualità, cinquant’anni dopo la morte, è quella di un intellettuale che interveniva sui fatti ed ebbe il Nobel anche perché era il portavoce dell’Italia civile all’indomani della Seconda guerra mondiale» ha aggiunto Guarracino.Nel corso della serata all’Associazione Carducci è stato proiettato un brano del filmato girato a Stoccolma nel 1959 in occasione dell’assegnazione del Premio Nobel a Salvatore Quasimodo.
Categoria: Territorio
-
Cocco e Magella, il carteggio Churchill-Mussolini nel nuovo thriller
Il nuovo romanzo
Il mitico carteggio Churchill-Mussolini, uno dei misteri più intricati del lago di Como, sarà al centro della prossima inchiesta del commissario della questura di Como Stefania Valenti, protagonista della saga di gialli ambientati sul Lario.
Della serie è appena uscito il terzo capitolo, il romanzo “Morte a Bellagio” che vede il duo comasco doc formato da Amneris Magella e Giovanni Cocco – scrittore professionista lui, medico legale lei – sbarcare nelle collane giallistiche dell’editore veneziano Marsilio, dopo i primi due libri editi da Guanda. In buona compagnia anzi ottima, visto che Marsilio edita in Italia nomi come Mankell e Larsson.
Il primo della serie di thriller che vede al centro le inchieste di Stefania Valenti, donna forte e indipendente ma alla ricerca di un difficile equilibro tra carriera e affetti, già sfiorava i misteri delle ultime ore di Mussolini sul Lario e si intitolava “Ombre sul lago”. Ha avuto un grande successo di traduzioni all’estero.
Ora Cocco, a pochi giorni dall’uscita del terzo capitolo in tutte le librerie, già annuncia che è in lavorazione il quarto che come detto sarà legato alle vicende del carteggio tra lo statista inglese e il dittatore italiano, carteggio che conterrebbe verità compromettenti sui rapporti segreti tra le due potenze avversarie e, se venisse finalmente alla luce con prove di autenticità inequivocabili (ricordiamoci le bufale dei diari di Mussolini e di Hitler), costringerebbe a riscrivere i capitoli sull’Italia del ventennio nei libri di storia contemporanea.
“Morte a Bellagio” edito da Marsilio è appena uscito e sta ottenendo consensi di pubblico e di critica. Si legge in tre ore, e dipana una complicata matassa che lega famiglie tessili della Como bene e segreti inconfessati tra lago, Valtellina e Svizzera. Il libro sarà presentato dagli autori il 19 maggio alle 21 nella sala comunale del municipio della “perla del Lario” Bellagio. Ingresso libero.
-
Code e traffico impazzito in città: vertice questa mattina in Comune. Mercoledì un tavolo in Prefettura
Una riunione urgente, questa mattina in Comune, per cercare di risolvere le criticità legate all’invasione di auto nei weekend natalizi. Il tema è ben noto: cercare di regolamentare in maniera sempre più efficace le code oceaniche di veicoli all’assalto di Como e in arrivo da ogni direttrice. Lo scenario natalizio in convalle è infatti questo e da anni ci si è abituati a dover fare i conti con problemi viabilistici e di sicurezza.Il piano studiato dal Comune di Como e dagli organizzatori della Città dei Balocchi non è infatti riuscito a reggere l’urto in questi primi weekend. Se è pur vero che la campagna di comunicazione lanciata per spingere gli automobilisti a lasciare le macchine fuori città ha dato dei risultati, portando a saturazione l’autosilo Valmulini da sempre vera cattedrale nel deserto, è altrettanto vero che non hanno funzionato i collegamenti alternativi, vedi il bus navetta gratuito rimasto a lungo imbottigliato nel traffico. «I margini per trovare dei correttivi ci sono. E ovviamente li stiamo studiando – spiega l’assessore alla Mobilità Vincenzo Bella – È fondamentale anche avere a disposizione risorse economiche e umane. Già domani (oggi, ndr) faremo un primo bilancio di quanto accaduto nell’ultimo weekend che, se è stato un successo ai fini del ritorno pubblicitario per la città, ha però mostrato evidenti lacune».I temi su cui si sta lavorando sono due: come poter implementare e far funzionare al meglio i servizi messi a disposizione per chi decide di lasciare le auto ai margini della città e la necessità di garantire, anche in situazioni di grande afflusso, la massima sicurezza. «La strategia di comunicazione sta producendo effetti – spiega l’assessore Bella – E se sul fronte sicurezza i vigili urbani e l’assessore competente stanno facendo le valutazioni del caso, io innanzitutto contatterò quanto prima la Navigazione Lago di Como per verificare la possibilità di implementare le corse dei battelli, così da rafforzare anche il collegamento via acqua per arrivare in città. Si andrà poi avanti anche con un ragionamento mirato ad aumentare le corse della navetta gratuita dalla Valmulini. Insomma il tema è ben noto e siamo al lavoro».Altro fronte caldo, come detto, è la sicurezza. A guardare le foto delle strade d’accesso completamente paralizzate, di piazze e vie del centro dove non si riusciva a camminare, subito si pensa anche a come gestire eventuali problemi di sicurezza. «Il sistema da questo punto di vista sta funzionando – spiega l’assessore alla Sicurezza Elena Negretti – Ho monitorato personalmente con il comando dei vigili urbani la situazione del fine settima. Sabato è stato un giorno da record, mai visto. Ma nei 4 interventi di soccorso che si sono resi necessari non ci sono stati rallentamenti nel passaggio dei mezzi di soccorso e tutto ha funzionato. Sul fronte invece delle vie cittadine, la cartellonistica predisposta per segnare i percorsi di emergenza e i punti di raccolta aiuta sicuramente così come il personale messo per gestire i flussi e dare informazioni». E oltre alla riunione di questa mattina, «mercoledì è in programma un vertice in Prefettura con tutti i soggetti coinvolti per fare il punto della situazione, esaminando eventuali criticità e predisporre adeguati correttivi», chiude l’assessore Negretti.
-
Colletta alimentare, crescono i volontari del bene
C’erano anche il questore di Como Giuseppe De Angelis (in un centro commerciale di Montano Lucino) e il vicesindaco e deputato della Lega Alessandra Locatelli (impegnata in un centro commerciale nel capoluogo) sabato tra i volontari della Colletta Alimentare. L’evento solidale in 120 esercizi commerciali ha l’obiettivo di raccogliere e distribuire ai più bisognosi tonnellate di cibo.La 22ª edizione ha ampliato il drappello dei volontari, come detto cresciuti oltre quota 1.500 con soddisfazione degli organizzatori. Erano di ogni età ed estrazione sociale, impegnati nei punti vendita in tutta la città e la provincia. Oggi ci sarà il rendiconto finale con i risultati definitivi della Colletta 2019; stando all’entusiasmo con cui la popolazione comasca sabato ha aderito al’iniziativa si conta di eguagliare se non addirittura di battere i risultati dello scorso anno (136 tonnellate) con derrate donate a 72 strutture caritative del territorio.
-
Colletta Alimentare in oltre 120 punti vendita. L’appuntamento è fissato per il 24 novembre
La Colletta Alimentare è pronta a raccogliere e distribuire ai più bisognosi tonnellate di cibo, affidandosi alla generosità dei comaschi. «Sostegno che non è mai mancato ma che anzi, anno dopo anno, è aumentato sottolineando il gran cuore della provincia». A parlare è Francesco Maino, responsabile della Colletta Alimentare, che ieri mattina a Palazzo Cernezzi ha illustrato nel dettaglio la 22ª giornata che si svolgerà il 24 novembre e vedrà impegnati più di 1.500 volontari in oltre 120 punti vendita dislocati in tutta la città e la provincia di Como.Alla presentazione anche il questore di Como Giuseppe De Angelis. «In passato vedevo i volontari all’opera e ho sempre pensato che si trattava di un’iniziativa lodevole. Io sono qui come semplice cittadino che desidera fare la sua parte», ha detto il questore lasciando la parola al vicesindaco di Como Alessandra Locatelli. «È un appuntamento importante che dimostra come piccoli gesti possano essere fondamentali per aiutare i più bisognosi e per farci sentire sempre più una comunità», ha detto la Locatelli.La Colletta non si ferma il giorno dell’evento ma continua tutto l’anno: a Como e provincia durante il 2017 sono state consegnate quasi 880 tonnellate di generi alimentari (di queste ben 136 sono state raccolte durante la Colletta dello scorso anno) a 72 strutture caritative del territorio, contribuendo a sfamare più di 9mila indigenti. È possibile donare prodotti a lunga conservazione, in particolare latte, riso, pasta, passata di pomodoro, legumi.«Ogni anno è commovente vedere migliaia di persone di ogni estrazione sociale che danno parte del loro tempo libero per un gesto tanto semplice quanto grande», ha aggiunto Maino. Per invitare tutti a partecipare alla Colletta Alimentare è stata organizzata una serata di lancio dell’iniziativa al Palazzetto di Cernobbio. L’appuntamento è per sabato 17 novembre alle 21 con il concerto dei Sulutumana.
-
Colletta Alimentare: raccolte ben 137 tonnellate di cibo in un solo giorno
Colletta alimentare, raccolta in crescita. In un giorno – sabato scorso – sono state raccolte 137 tonnellate di cibo. L’evento si è svolto in 120 punti vendita di Como e provincia. Oltre 1.500 i volontari coinvolti. I numeri mostrano un incremento di 458 chilogrammi di alimenti raccolti rispetto allo scorso anno, un risultato che testimonia, ancora una volta, la generosità della comunità comasca.«Al di là dei numeri, il risultato che più ci affascina – afferma Francesco Maino, Responsabile della Colletta Alimentare per la Provincia di Como – è un popolo in festa fatto da più di 1.500 volontari». Presenti anche il questore e il vicesindaco di Como. «Tutte queste persone – continua Maino – hanno risvegliato la propria umanità e dimostrato che aiutare fa bene a sé e agli altri».
-
Colpo fallito a Chiasso. Estradati tre italiani
Estradati dall’Italia alla Svizzera tre dei componenti della cosiddetta “banda del buco”, ovvero i banditi che nella notte tra il 25 e il 26 febbraio di quest’anno avevano preso di mira – senza però riuscire a portare a termine il loro colpo – i caveaux di una ditta attiva nella logistica di valori, con sede a Chiasso.Il ministero pubblico ticinese e la polizia cantonale hanno reso noto che i tre malviventi sono stati estradati mercoledì dall’Italia.Si tratta di un 52enne, un 37enne e un 32enne, tutti cittadini italiani residenti in provincia di Foggia.I tre uomini, su cui pendeva una richiesta di estradizione della magistratura ticinese, devono rispondere di tentato furto con scasso.Il colpo, secondo quanto ricostruito dall’accusa, era stato minuziosamente pianificato ed era stato sventato grazie alla collaborazione nella fase investigativa intercorsa tra le autorità di polizia italiane – in particolare i carabinieri di Cerignola, di Abbiategrasso e del comando provinciale di Como – e la polizia cantonale, le guardie di confine e la polizia comunale di Chiasso.
-
Come evitare i colpi di calore. I consigli dell’Ats Insubria per chi lavora all’aperto
Allerta dell’Ats Insubria per il rischio di colpi di calore e problemi di salute legati ad alte temperature ed elevati tassi di umidità. «È un malessere che può colpire anche i lavoratori, prevalentemente nei settori dell’edilizia e della manutenzione del verde, tra i più esposti ad attività all’aria aperta e all’esposizione ai raggi del sole», fa sapere l’Ats. È necessario effettuare pause nelle ore centrali della giornata. «I nostri esperti – conclude l’Ats – suggeriscono anche il consumo di integratori di sali minerali e liquidi freschi per garantire l’idratazione costante, raccomandando anche l’uso di cappellini o simili, durante le attività all’aperto, nei casi in cui non sia necessario l’uso dei dispositivi di protezione specifici».
-
Come risolvere i nodi del traffico. Ecco le proposte degli ingegneri
Traffico in tilt e inquinamento alle stelle in città nel periodo che precede il Natale: sulla situazione vissuta negli ultimi fine settimana sulle strade del territorio lariano è intervenuto il presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Como Mauro Volontè.«In concomitanza con il periodo delle feste, la città si appresta a fare i conti con le solite problematiche – dice Volontè – In particolare le situazioni critiche per la ricerca del parcheggio in convalle, unitamente alla gestione del traffico di attraversamento della città, riportano alla mente le considerazioni tecniche avanzate dall’Ordine due anni fa in occasione dell’aggiornamento del Piano generale del traffico urbano del Comune di Como».«Indicazioni in buona parte non prese in considerazione dalla precedente amministrazione», sottolinea deciso Mauro Volontè.Tra le proposte presentate dagli ingegneri comaschi al Comune all’epoca della giunta di centrosinistra, capitanata dal sindaco Mario Lucini, vi erano quella di un interscambio con Trenord in corrispondenza dell’autosilo Valmulini e la riqualificazione della stazione ferroviaria di Como Borghi.Ma non soltanto. Oltre a queste venivano inoltre indicate la creazione di una navetta Grandate-Como Borghi, il completamento della Tangenziale Sud, che secondo l’Ordine «non può essere lasciato decadere».«Il tracciato Oltrecolle, che potrebbe divenire una strada panoramica “terrazzo” sulla città, ad oggi costituisce di fatto l’unica tangenziale di Como sull’asse Est Ovest – dice ancora Volontè – Sullo stesso tema il Nodo di San Martino, accesso da Est che non ha alcuna infrastruttura su ferro in alternativa».«La revisione del Piano del traffico ha costituito un’occasione per far riemergere l’esigenza di un Piano della mobilità urbana sostenibile» afferma ancora Volontè, che quindi si rivolge all’attuale giunta di centrodestra di Como, guidata da Mario Landriscina, insediata dal mese di giugno del 2017.«Si auspica – conclude il presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Como – che la nuova amministrazione comunale faccia seguito agli impegni assunti di fronte ai portatori di interesse a fine luglio scorso, sviluppando insieme a una variante del Piano generale del traffico urbano adottato, anche i temi che attengono ad una visione di mobilità complessiva».
-
Commissario a Solbiate con Cagno
Il prefetto di Como, Ignazio Coccia, ha nominato ieri il commissario del nuovo comune di Solbiate con Cagno.
Si tratta del viceprefetto aggiunto Eva Iaione. Si occuperà delle gestione provvisoria del Comune fino alle elezioni.