La Vecchia Regina chiude al traffico nel comune di Carate Urio a causa dell’esecuzione di lavori di rifacimento della pavimentazione stradale. In una nota la provincia di Como informa che “la circolazione sarà vietata nel periodo compreso tra il 29 ottobre ed il 31 ottobre, dalle 9 alle 18”.La viabilità alternativa sarà costituita dalla SS340 Regina e dalla strada comunale via Santa Marta.
Categoria: Territorio
-
Bando della Regione, oltre due milioni di euro al Lario per combattere il dissesto idrogeologico
“Ancora una volta Regione Lombardia dimostra concretamente la sua volontà a sostenere i comuni lombardi mettendo a disposizione ingenti risorse economiche per finanziare azioni di prevenzione e di messa in sicurezza del reticolo idrico minore e per il ripristino di dissesti pericolosi.Una problematica particolarmente sentita nel territorio comasco a dimostrazione di quanto fosse importante intervenire in tale direzione”-
Lo dichiara il sottosegretario di Regione Lombardia con delega ai Rapporti con il Consiglio, il comasco,Fabrizio Turbain merito al nuovo bando deciso dalla Giunta lombarda.
“Una misura – ha detto ancora il sottosegretario – che ha riscontrato particolare interesse tra i comuni comaschi, come dimostrano i 23 progetti finanziati per un totale di 2.015.371 euro di investimenti, così suddivisi:Peglio 99.551 euro, Vercana 90.000 euro, Argegno 96.904 euro, Blevio 100.000 euro, Plesio 63.900 euro, Menaggio 90.000 euro, Lasnigo 81.000 euro, Bene Lario 84.010 euro, Torno 88.200 euro, Pognana Lario 85.500 euro, Livo 90.000 euro, Carugo 74.700 euro, Cavargna 90.000 euro, Valmorea 83.688 euro, San Siro 96.741 euro, Rezzago 99.876 euro, Faggeto Lario 100.000 euro, Claino Con Osteno 90.000 euro, Sorico 99.000 euro, Cusino 72.000 euro, Gera Lario 90.000 euro, Uggiate – Trevano 99.900 euro, Lezzeno 50.400 euro”.
-
Alberi anti-smog e borracce plastic free: approvate in consiglio comunale a Como due mozioni dei 5 Stelle
Il consiglio comunale di Como ha approvato lunedì sera, all’unanimità, due mozioni presentate dal consigliere del Movimento 5 Stelle Fabio Aleotti. La prima impegna la giunta a donare, anche tramite sponsorizzazioni o contributi di terzi, 6.500 borracce ad altrettanti studenti delle scuole elementari e medie della città. La seconda, impegna invece il sindaco e la giunta a piantumare alberi e piante con caratteristiche di alta assorbenza di agenti inquinanti secondo la classifica predisposta dall’Istituto di Biometeorologia di Bologna (Ibimet).
«Siamo felici che il consiglio Comunale abbia adottato questa importante iniziativa – ha scritto Aleotti in un comunicato stampa – si prosegue così la strada intrapresa con l’approvazione sempre all’unanimità della mozione Comune di Como Plastic Free».
«Sono piccoli passi – ha aggiunto Aleotti – gesti tangibili per cercare di formare, con esempi concreti dell’amministrazione, una coscienza collettiva per la salvaguardia del pianeta che passa da tutti noi anche nei gesti di tutti i giorni».
-
A Porlezza le tre razze bovine delle Alpi
Pezzata Rossa, Bruna Alpina e Grigio Alpina: tre razze zootecniche che, con la loro vocazione d’altura, sono un elemento distintivo della zootecnia montana. È in programma oggi a Porlezza la Mostra Zootecnica, organizza la Comunità Montana Valli del Lario e del Ceresio in collaborazione con la Pro Loco locale.
«Un evento che vede rinnovata anche quest’anno la presenza di Coldiretti Como Lecco con i propri allevatori» dice Fortunato Trezzi, presidente di Coldiretti Como Lecco. Alle 10 l’apertura della mostra, seguita dagli appuntamenti folkloristici e musicali, e dai laboratori. Alle 11 il corteo e la presentazione dei capi in concorso, che verranno premiati alle 15. Alle 16 il laboratorio sullo zincarlin.
-
«Comune troppo lento nelle notifiche»: annullate 66 multe nella Ztl di Como
Sì, il cittadino aveva sbagliato, in quanto «perfettamente consapevole che il permesso di transito era di durata limitata». Data di scadenza che tra l’altro era ben visibile sul tagliando. Un errore, dunque, che «non è scusabile». Tuttavia, «questa valutazione è applicabile» solo ai primi transiti, quelli compresi nella prima settimana, mentre per tutti gli altri (ben 66 verbali di accesso alla zona a traffico limitato del centro città a Como) la responsabilità è della pubblica amministrazione che non è stata in grado di avvisare in un tempo ragionevole il cittadino. È questa la decisione del giudice di pace in merito a un lungo elenco di ricorsi contro multe per l’accesso alla Ztl da parte di un residente che, con il permesso scaduto, aveva fatto accesso al centro storico dal valico di via Cinque Giornate. L’opposizione alle sanzioni emesse dalla Polizia Locale di Como era stata presentata dall’avvocato Massimo Di Marco. I fatti fanno riferimento al periodo compreso tra dicembre 2018 e il 24 gennaio 2019. Secondo il giudice, il fatto che il Comune di Como abbia notificato i primi verbali solo il 24 gennaio, non avrebbe consentito al cittadino di potersi mettere in regola con il rinnovo del permesso per la Ztl. Alimentando in questo modo «il suo prolungato errore». Motivo per cui tutti i verbali successivi a una settimana di tempo dalla contravvenzione (margine ritenuto congruo per la notifica), quantificati in 66, sono stati definitivamente annullati.
-
Balocchi, il Comune chiede il raddoppio degli steward: inviate in Prefettura le osservazioni sul piano di gestione
Raddoppiare gli steward – da 20 a 40 – e limitare il numero delle casette, soprattutto nei punti più a rischio.Il Comune di Como ha inviato ieri alla Prefettura le osservazioni sul piano di gestione della prossima Città dei Balocchi sollecitate da giorni da via Volta. L’obiettivo di una maggiore sicurezza sembra essere stato il filo conduttore di tutta l’analisi di Palazzo Cernezzi, che si aggiunge a quella dei vigili del fuoco e della stessa Prefettura.L’insieme di queste osservazioni – ha detto ieri il capo di gabinetto di via Volta – si trasformerà in prescrizioni tra qualche giorno, all’esito di una nuova riunione del comitato sulla sicurezza e l’ordine pubblico.La manifestazione che ogni anno richiama migliaia di persone nelle principali piazze del capoluogo lariano dovrà quindi fare i conti con regole molto più stringenti. Almeno questa è l’impressione che si ricava dalla lettura dei vari documenti.Come detto, ieri è toccato al Comune dire la sua sull’ipotesi formulata dagli organizzatori della kermesse. E l’elenco delle osservazioni è stato abbastanza lungo. Dal posizionamento delle casette in piazza Grimoldi, giudicato «non idoneo» nella parte sul «fronte della banca sia per motivi di sicurezza, sia per motivi di occlusione di un’uscita dell’istituto bancario e per impedimento dell’utilizzo del Bancomat», alla sistemazione delle casette tra piazza Grimoldi e via Pretorio, che dovranno essere maggiormente distanziate «in modo da non costituire impedimento per le vie di deflusso dai portici». Anche in via Boldoni i mercatini dovranno essere collocati in modo diverso rispetto alla proposta inviata in Comune (o addirittura «rimossi»), dato che le «casette risultano poste al di sopra delle griglie lungo la pavimentazione del marciapiede». Uno dei punti più importanti e tuttora da chiarire, già oggetto di precisi rilievi da parte della Prefettura, è la presenza degli steward lungo tutto il perimetro e all’interno della Città dei Balocchi. Il Comune dice chiaramente che la relazione degli organizzatori non è sufficientemente chiara a proposito. E spiega che «se la presenza delle persone è da considerare complessiva», ovvero «indipendentemente dagli ambiti diversi interessati» dalla manifestazione, «la dotazione di un addetto ogni 250 persone (prevista dalla normativa) non sarebbe rispettata», in quanto sarebbero necessari 40 steward al posto dei 20 previsti. Va detto qui che gli stessi promotori della Città dei Balocchi avevano indicato in 10mila il numero massimo di visitatori nei giorni di maggiore affluenza. Un dato che però la stessa Prefettura, nella sua nota del 10 ottobre, aveva giudicato come «decisamente sottostimato rispetto ai flussi di pubblico effettivamente registrati nella scorsa edizione».Non è quindi da escludere che il comitato chieda agli organizzatori di aumentare, e di molto, gli addetti alla sicurezza.Dopo lo spettacolo del Broletto “silenziato” o trasferito altrove e la piazza Duomo a numero chiuso, altri due momenti clou della kermesse rimangono poi in discussione: gli arrivi di Babbo Natale e della Befana.Escluso, come del resto accaduto nel 2018, il palcoscenico di piazza Duomo, gli organizzatori avrebbero deciso «di comune accordo» con il municipio di spostare l’evento a Palazzo Cernezzi. Un’eventualità che però alla Prefettura sembra non piacere affatto.
-
Dopo tre tentativi a vuoto, a dicembre una nuova asta: si cerca un acquirente per il castello di Carimate
La ricerca di un nuovo proprietario per il Castello di Carimate riparte dopo i primi tre tentativi di vendita andati a vuoto. Il giudice, su richiesta dei creditori, ha confermato l’incarico a Giulia Pusterla per procedere con l’esecuzione ed è stata già indetta una nuova asta, con un ulteriore ribasso. Il prezzo dell’antico maniero scende ora a 4 milioni e 251mila euro, con offerta minima fissata a 3 milioni e 188mila euro. Il nuovo termine per presentare le offerte sarà alle 12 del 2 dicembre prossimo e il giorno successivo, alle 10, se finalmente si saranno fatti avanti possibili acquirenti partirà l’asta, senza incanto, con rialzo minimo di 150mila euro. Nei mesi scorsi, a partire da marzo, sono già stati tre i tentativi di vendita andati deserti. Il Castello di Carimate è stato costruito a partire dal Trecento dalla famiglia Visconti. Nonostante le manifestazioni di interesse e i potenziali acquirenti che si erano fatti avanti, all’atto concreto non sono poi state presentate offerte. La prima asta era partita da 10 milioni di euro, con offerta minima 7 milioni. Il prezzo è poi sceso, come previsto dalle procedure, senza che questo sia bastato a convincere potenziali acquirenti. Il castello ha una destinazione commerciale. Il compendio in vendita comprende l’intero fabbricato ad uso attività alberghiera per una superficie lorda complessiva di 7.335 metri quadrati, circondato da oltre 5 ettari di terreno in parte a parco e in parte a bosco. Tra le destinazioni più recenti dell’antico castello, c’è stato quello di casa discografica.
-
Autostrada A9, saranno solo 5 le chiusure delle corsie per i lavori di ammodernamento nelle gallerie
Passano da 53 a 5 le chiusure delle corsie autostradali, previste da oggi alla fine dell’anno, necessarie per la realizzazione dei lavori obbligatori di ammodernamento degli impianti presenti nelle gallerie lunghe oltre 500 metri che si trovano tra l’uscita di Como Centro e il confine di Stato.
La forte riduzione dei tempi di cantierizzazione viene resa possibile grazie a una significativa riorganizzazione delle attività in corso, che coinvolge mezzi e squadre di lavoro, così come concordato oggi nel corso di una riunione tenutasi presso l’assessorato alla Mobilità del Comune di Como tra il Direttore del Tronco di Milano di ASPI Stefano Marigliani e gli assessori alla Mobilità Vincenzo Bella e alla Polizia locale e Protezione civile Elena Negretti.
In particolare, per quanto riguarda le chiusure del tratto autostradale tra gli svincoli Como Centro e Lago di Como – che maggiormente interessano il territorio – saranno soltanto due gli interventi programmati in carreggiata Nord e tre quelli previsti in carreggiata Sud della A9, per un totale di cinque notti di chiusura alternata sulle due direttrici di traffico, fino alla fine dell’anno. Anche l’orario notturno dei lavori è stato rivisto per non interferire sui flussi di traffico serali, iniziando non prima delle 22.00 per chiudersi alle 5.00 del mattino, a esclusione dei fine settimana, quando lo scorrimento sarà sempre garantito perché non sono previsti in programma dei lavori.
L’intera programmazione degli interventi concordata oggi tra ASPI e il Comune di Como consentirà di effettuare i lavori di adeguamento obbligatori previsti dalla normativa comunitaria (DLgs 264/06) sulle gallerie autostradali, minimizzando gli effetti sulla viabilità locale del capoluogo lariano.
La Direzione di Tronco di Milano di ASPI ha infine condiviso con gli assessorati interessati gli ulteriori interventi previsti sul territorio, che saranno a basso impatto sulla circolazione e che riguardano le tratte autostradali tra Como Monte Olimpino e Lago di Como in direzione Nord (con lavori notturni pianificati dalle 22:00 alle 05:00, esclusi il sabato e la domenica) e l’uscita Lago di Como in direzione Sud (da attuare in orario in parte notturno e in parte diurno entro il 22 novembre, sempre esclusi il sabato e la domenica).?? Per tutte queste attività, come richiesto dal Comune di Como, sarà prestata particolare attenzione dopo il 23 novembre, tenendo conto delle manifestazioni natalizie che a partire da questa data si svolgeranno sul territorio cittadino.
-
Chiusura notturna del Ponte del Passo a Sorico per il varo della passerella ciclopedonale
Anas ha programmato il varo della passerella ciclopedonale adiacente al Ponte del Passo, sul torrente Mera, lungo la statale 340 dir “Regina” a Sorico, in provincia di Como. Per consentire le attività di costruzione della pista, il ponte verrà chiuso al traffico nella fascia oraria notturna 21 – 6 da martedì 22 a venerdì 25 ottobre. L’ultima notte di chiusura al traffico della statale sarà dalle 21di giovedì 24 alle 6 di venerdì 25 ottobre. I lavori, per un investimento complessivo di 1 milione di euro, consentiranno di assemblare i tre moduli che costituiscono la pista ciclopedonale tramite l’impiego di tre gru che poseranno la struttura sui supporti realizzati sulle pile del ponte esistente. La passerella sarà lunga cento metri e larga due e consentirà di completare il tracciato ciclopedonale esistente.
-
Donna chiede di essere registrata come papà: il Comune di Como si oppone e il caso ora finisce in Tribunale
È una complessa questione di genere e di genitorialità destinata ad avere eco nazionale, se non internazionale, quella che sta interessando in queste ore il Comune di Como. Una vicenda con ben pochi precedenti specifici, nessuno dei quali nel territorio lariano.Una mamma chiede, solo per l’anagrafe, di essere riconosciuta come papà. E’ una vicenda destinata, comunque vada, ad aprire una strada quella che coinvolge due donne residenti a Como che presto compariranno in Tribunale per una causa contro l’ufficio anagrafe di Palazzo Cernezzi.La questione lega inevitabilmente normative e leggi ad aspetti etici e della sfera personale e familiare. Il caso riguarda due donne che si sono sposate a Palazzo Cernezzi. Una delle due, era un uomo che poi ha scelto di cambiare sesso. Prima di farlo, ha congelato il seme e dopo il matrimonio, la moglie ha avuto un bambino.
Quella che oggi è una delle mamme del piccolo ha chiesto dunque all’anagrafe del Comune di Como di essere registrata come papà del bambino. L’ufficiale dell’anagrafe si è opposto, dicendo di non poter registrare una donna come padre e la coppia ha dunque deciso di procedere per via legale, facendo causa al Comune di Como. La vicenda approderà in tribunale a breve.