Un anno e quattro mesi per l’uomo sorpreso con la cocaina, un anno per l’amico che deteneva l’hashish. Si è concluso così, con un patteggiamento raggiunto dall’avvocato Paolo Camporini in nome dei propri assistiti, una vicenda di droga che aveva riguardato due erbesi arrestati dai carabinieri la scorsa settimana dopo una perquisizione domiciliare. Un piccolo quantitativo di stupefacente (4 grammi di coca, 50 di hashish) che ha consentito la concessione dei domiciliari (al primo) e dell’obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria (ogni tre giorni) per il secondo.
Categoria: Cronaca
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Brutale pestaggio in viale Lecco: tre condanne e una assoluzione
Tre condanne a un anno e 7 mesi per il brutale pestaggio avvenuto l’11 dicembre del 2015 in viale Lecco a Como.Ma c’è anche da registrare una assoluzione «per non aver commesso il fatto».È questo l’esito del processo che si è concluso di fronte al giudice monocratico Luciano Storaci. Gli indagati fanno parte del gruppo che terrorizzava i locali notturni di Cantù attorno a piazza Garibaldi. Vicenda quest’ultima che era finita in aula dopo una indagine della Direzione distrettuale antimafia di Milano. A tal proposito, è stato fissato in queste ore il giudizio d’Appello di fronte ai giudici meneghini. Ieri invece, come detto, si discuteva “solo” di un pestaggio avvenuto a Como.Imputati Antonio Manno (24 anni), Rocco Depretis (23 anni), Emanuele Zuccarello (29 anni) e Jacopo Duzioni (27 anni). La Procura ha contestato loro l’aggressione a un giovane di Como, 27anni, massacrato di calci e pugni all’esterno di un locale di viale Lecco.La vittima fu abbandonata priva di sensi a ridosso del marciapiede che precede il passaggio a livello. Riportò fratture al volto, con 20 giorni di prognosi per i colpi subiti.Le accuse parlano di lesioni aggravate in concorso.Le difese – avvocati Maurizio Gandolfi, Angelica Ottinà e Jacopo Cappetta – hanno puntato le loro arringhe sulle «evidenti suggestioni» dovute al fatto che i quattro erano noti agli inquirenti, seppur in presenza di una «ricostruzione della parte lesa ricca di contraddizioni e lacunosa». «Fu proprio la parte lesa la prima a colpire con uno schiaffo», hanno poi tenuto a precisare i legali, invocando l’attenuante della provocazione.Il giudice ha invece accolto le richieste della pubblica accusa condannando tre dei quattro ragazzi, e assolvendo il solo Duzioni che, come testimoniato dal proprietario del locale, «era rimasto nel bar a chiedere scusa per il trambusto creato». Il giudice ha anche disposto una provvisionale da 4.500 euro (la parte civile era rappresentata dall’avvocato Antonio Lamarucciola) in attesa di una futura definizione di fronte al giudice civile.
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Carambola di auto sul viadotto dei Lavatoi. Caos viabilistico e tre feriti in ospedale
Carambola di auto sul viadotto dei Lavatoi nel primo pomeriggio di ieri, quando erano le 13. Un incidente che, visto anche il maltempo e l’afflusso di auto in un’ora “calda”, ha causato pesanti ripercussioni sulla viabilità in tutta la zona.Il cavalcavia infatti, per meglio consentire le operazioni di soccorso, è stato anche chiuso per un breve periodo e la situazione si è ulteriormente ingarbugliata.Soltanto nel primo pomeriggio la situazione è tornata alla normalità. I rilievi sono stati effettuati dagli agenti della polizia locale di Como.Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, tre auto si sarebbero tamponate, due che procedevano in direzione dell’Oltrecolle, una in senso opposto. La peggio l’ha avuto una Seat blu che si è ribaltata. Apprensione per le condizioni delle persone a bordo, visto che tra gli occupanti delle vetture c’erano anche due ragazzini di 13 e 14 anni appena usciti da scuola.Per fortuna comunque nessuno dei feriti è risultato poi in condizioni serie. Gli altri contusi – sei in tutto – hanno 42, 18, 20 e 21 anni. Tre le ambulanze che hanno raggiunto il viadotto dei Lavatoi, e che sono poi ripartite in codice verde (quello meno grave) dirette agli ospedali di Erba e Cantù.Sul posto, oltre alla polizia locale e al 118, sono arrivati anche i vigili del fuoco che hanno lavorato per rimettere sulle quattro ruote la vettura ribaltata, e per mettere poi in sicurezza il cavalcavia. Come detto, per consentire le operazioni di soccorso e messa in sicurezza il tratto del ponte è stato chiuso. Inevitabili le ripercussioni sul traffico della zona con lunghe code che si sono allungate fino a Camerlata e, dall’altra parte, lungo la Oltrecolle fino a Lora e Lipomo.
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Assolti dall’accusa di aver rubato 50mila euro da un trasporto valori
Una condanna e due assoluzioni nel processo, celebrato in Tribunale a Milano, a carico di tre guardie giurate accusate di aver rubato una mazzetta di banconote per un valore complessivo di 50mila euro da un carico di denaro che dovevano trasferire con un blindato per un’azienda di Paderno Dugnano. I due imputati assolti, difesi dall’avvocato comasco Pierpaolo Livio, sono un canturino di 60 anni e l’uomo che era alla guida del portavalori carico d’oro assaltato a Turate, sull’autostrada dei Laghi, nell’aprile del 2013. Un colpo da 10 milioni di euro in lingotti d’oro che era balzato alla ribalta delle cronache nazionali. «Per le due guardie giurate è molto importante questa sentenza di assoluzione, che restituisce loro dignità ed è importante anche per dimostrare la loro correttezza nell’ambito dell’attività professionale», ha sottolineato l’avvocato Livio ai microfoni di Espansione Tv. Il carico di denaro che le tre guardie giurate stavano trasportando, nel 2013, era arrivato a destinazione, nei caveau di Paderno Dugnano, con una mazzetta in meno rispetto alla confezione originaria. «L’accusa nei confronti dei miei assistiti si basava su un ragionamento meramente presuntivo e del tutto ipotetico», ha detto Livio, precisando poi come non ci sarebbero stati elementi concreti a carico delle due guardie giurate. Il furto, stando alla tesi difensiva del legale lariano, sarebbe stato commesso soltanto dal terzo collega. Una tesi che è stata accolta dal giudice del Tribunale di Milano, il quale ha infatti assolto le due guardie giurate difese da Pierpaolo Livio e ha invece condannato a un anno e 8 mesi di reclusione il loro collega. Quest’ultimo era stato nel frattempo anche licenziato dall’azienda in cui lavorava.
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Auto in fiamme nella notte a Cantù
Intervento di soccorso tecnico urgente, poco prima dell’una di notte a Cantù via Giovanni da Cermenate per l’incendio di un’autovettura. I vigili del fuoco di Cantù di sono adoperati per evitare che il fuoco potesse propagarsi all’abitazione adiacente. Nessun ferito e situazione tornata rapidamente alla normalità.
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Cade nei boschi a Sorico: recuperato dal Soccorso Alpino
Caduto in una zona impervia nei boschi di Sorico, in località Albonico, un uomo di 80 anni è stato recuperato dal Soccorso Alpino e poi trasportato in elicottero in ospedale. Lunedì sera, mentre tornava a casa dopo essere andato a fare la spesa, il pensionato ha pensato di percorrere una scorciatoia nel bosco, ma è caduto. I familiari hanno dato l’allarme e sono scattate le ricerche con il Soccorso alpino da Dongo, un medico, oltre all’elicottero e ai vigili del fuoco. Una volta individuato dall’elisoccorso, l’uomo è stato trasportato all’ospedale di Gravedona (nella foto).
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Controlli ai giardini e nelle aree dismesse: sette denunciati
Giornata di controlli dei carabinieri di Como in più aree della città. All’alba, le “gazzelle” hanno fatto visita all’area dismessa sotto la Napoleona, trovando sei stranieri che avevano trascorso la notte all’interno dello stabile.Sei i denunciati a piede libero per l’invasione di terreni ed edifici. Si tratta di quattro somali di età compresa tra i 18 e i 27 anni, di un ghanese di 29 anni e di un etiope di 23 anni. Addosso a uno di loro è stato trovato anche un modico quantitativo di marijuana per uso personale (2 grammi) e per questo motivo è scattata la segnalazione al Prefetto di Como. Tutti gli stranieri identificati erano irregolari sul territorio nazionale.L’operazione dei carabinieri della stazione di Como, con il supporto dei colleghi del 3° reggimento “Lombardia” e del Nucleo carabinieri cinofili di Casatenovo, si è poi spostata sul Lungolago nella solita area della locomotiva e dei giardini a lago. Al centro dell’attenzione eventuali attività di spaccio che continuano ininterrottamente da settimane. Questa volta a finire nei guai è stato un 18enne del Gambia, irregolare e senza fissa dimora.Nel corso delle verifiche è stato trovato in possesso di 7,5 grammi di marijuana e di 1,1 grammi di hashish. Il giovane è stato denunciato per la detenzione di sostanze stupefacenti. I carabinieri hanno poi proseguito nel perlustrare la zona trovando in totale – nascosti nella vegetazione – altri 6,9 grammi di marijuana.In tutto dunque, nella mattinata di controlli, sono stati sette gli stranieri denunciati e segnalati alla Procura della Repubblica.
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Aggressione all’assessore Elena Negretti, denunciato l’autore
È stato denunciato a piede libero per lesioni personali il senzatetto che venerdì mattina, ai portici della ex Chiesa di San Francesco, ha aggredito l’assessore alla Sicurezza del Comune di Como Elena Negretti. L’uomo che ha spintonato l’assessore è un immigrato regolare che vive da molti anni nel capoluogo.L’area è utilizzata abitualmente da alcuni senzatetto, che continuano a dormire sotto i portici anche dopo l’avvio del progetto “Emergenza Freddo”.L’esponente della giunta, come fa spesso, in mattinata era passata da San Francesco per verificare la situazione, in concomitanza anche con le attività di pulizia del personale di Aprica. Improvvisa e inaspettata la reazione del senzatetto, che probabilmente era stato invitato da Elena Negretti a spostarsi e raccogliere le sue cose per permettere le attività di pulizia. Lo straniero ha spintonato l’assessore, facendola cadere a terra, fortunatamente senza conseguenze serie.Sono seguiti momenti di tensione e a San Francesco sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Como. Dopo gli accertamenti, l’uomo è stato denunciato a piede libero per lesioni personali. Sono intanto in corso ulteriori approfondimenti sull’episodio per chiarire tutti i dettagli.Venerdì comunque l’assessore, dopo quanto accaduto, non ha voluto rinunciare agli impegni istituzionali.Nessuna conseguenza a livello fisico per Elena Negretti, che al momento non ha voluto però commentare in alcun modo l’episodio.
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Carugo, tenta il suicidio, salvato
Un 59enne che aveva deciso di compiere un gesto estremo è stato salvato questa mattina grazie alla segnalazione di alcuni passanti dai carabinieri di Cantù, dalla polizia locale e dai vigili del fuoco.L’intervento a Carugo in una zona piuttosto isolata. L’uomo si sarebbe ferito con un coltello, probabilmente per togliersi la vita. Dopo i soccorsi è stato trasportato in ambulanza e ricoverato all’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia.
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Aggressione all’assessore Elena Negretti: spintonata da un senzatetto sotto i portici di San Francesco
Ieri non ha rinunciato agli impegni istituzionali, compresa la presentazione di tutte le iniziative del Comune di Como proprio contro la violenza sulle donne, ma per Elena Negretti, assessore alla Sicurezza di Palazzo Cernezzi, è stata un’alba decisamente complicata. Intervenuta al mattino presto con la polizia locale e gli uomini di Aprica per il periodico intervento di pulizia dei portici dell’ex chiesa di San Francesco, in largo Spallino a Como, l’assessore Negretti sarebbe stata vittima di un’aggressione. Pochissimi i particolari trapelati ieri.La stessa titolare delle deleghe alla Sicurezza, Protezione civile, Risorse umane e Pari opportunità non ha voluto commentare l’episodio. In base a quanto si è potuto ricostruire, uno dei senzatetto che bivaccano sotto i portici avrebbe reagito in malo modo all’invito di lasciare il suo giaciglio di fortuna per le operazioni di pulizia e igienizzazione. Si tratta, come anticipato, di interventi periodici effettuati per mantenere il decoro nella zona centrale di Como, ormai da tempo assurta a rifugio di diversi disperati.Il senzatetto si sarebbe scagliato contro l’assessore Negretti, spingendola con violenza una o due volte. Lunghi attimi di tensione, pur senza serie conseguenze fisiche per la vittima, anche grazie al pronto intervento degli altri presenti. L’episodio è stato segnalato immediatamente anche ai carabinieri. Al momento non risultano provvedimenti presi nei confronti dell’aggressore. L’assessore Elena Negretti, come detto, ha voluto mantenere nella giornata di ieri tutti i suoi impegni in Comune.