Categoria: Notizie locali

  • Carimate, gravissimo 53enne investito da una moto: stava recuperando un maialino dalla strada

    Carimate, gravissimo 53enne investito da una moto: stava recuperando un maialino dalla strada

    Investito da una motocicletta a Carimate, un uomo di 53 anni è ora ricoverato in condizioni gravissime all’ospedale di Circolo di Varese, dove è stato trasportato con l’elisoccorso del 118.

    L’incidente è avvenuto questa mattina alle 7.20 in via papa Giovanni XXIII; i carabinieri di Cantù sono al lavoro per ricostruire nel dettaglio quanto accaduto.

    Dalle prime informazioni, sembra che il 53enne, un dipendente comunale, sia intervenuto sulla strada con un collega dopo che era stata segnalata loro la presenza di un maialino sulla carreggiata. I due tecnici sono arrivati in via papa Giovanni e sarebbero intervenuti per cercare di recuperare l’animale, probabilmente fuggito da un allevamento.

    Mentre erano in strada è sopraggiunto in sella alla sua moto un centauro che ha investito uno dei due operai. La vittima, nell’impatto, ha riportato ferite e traumi gravissimi. Per i soccorsi sono intervenute l’automedica e l’ambulanza della Croce Rossa di Cantù, ma vista la gravità della situazione è stato chiesto l’invio dell’elisoccorso, che ha trasportato il 53enne all’ospedale di Varese, dove è stato ricoverato in prognosi riservata. Ferite lievi, invece per il motocilista, trasportato al Sant’Anna.

  • Cernobbio in digitale raccontata dai suoi abitanti

    Una nuova app per scoprire la cittàel’Info Point in modalità telematica.Marco Tardelli e lo chef stellato Davide Caranchini tra i testimonial

    Cernobbio inaugura un servizio tecnologico alla portata di tutti con proposte digitali per i turisti fra cui una nuova app per scoprire la città attraverso i racconti dei suoi abitanti. L’app si chiama “Cernobbio Tales”ed è disponibile gratuitamente sia per  iOS che per Android, nei relativi store.

    Camminando per le vie di Cernobbio, e grazie a dei dispositivi che utilizzano la tecnologia Bluetooth, gli utenti potranno visualizzare in alcuni particolari punti di interesse dei brevi video in cui cittadini e altri personaggi locali raccontano un aneddoto legato al contesto: un’occasione particolare per fruire del patrimonio storico, paesaggistico, gastronomico, artistico attraverso un punto di vista insolito ed esclusivo.

    In questa prima versione dell’app, sono stati resi disponibili dieci video che coincidono con dieci diversi punti di interesse: Villa Bernasconi, Villa d’Este (vista dalla Riva di Cernobbio), l’ex Galoppatoio di Villa Erba, Via Cinque Giornate con il quartiere operaio e un ristorante stellato, il Municipio, Villa Erba, l’imbarcadero, Piazza Castello e la Riva.

    Tra le persone coinvolte per i racconti, il SindacoMatteo Monti, il campione del mondo di canottaggioFilippo Mondelli, lochef stellato Davide Caranchini, il presidente di Villa ErbaFilippo Arcioni, e poiMarco Tardelli,ex calciatore e campione del mondo, lo storico proprietario di Villa d’EsteJean Marc Droulerse per finire una coppia in costume della Rappresentanza Storica di Cernobbio che partecipa al Palio del Baradello. Anche l’Info Point è multimediale: da quest’anno sarà in modalità telematica per offrire servizi sempre più attuali. Dal venerdì al lunedì, dalle 10 alle 17, è possibile infatti interfacciarsi tramite telefonata, videochiamata o chat whatsapp (+39 3478818532) o tramite email (infopoint@comune.cernobbio.co.it), e rimanere sempre aggiornati seguendo le pagine Facebook e Instagram @Cernobbio Città, dove periodicamente verranno proposte anche delle dirette informative.

  • Como, ladri di offerte fermati dalla polizia

    Como, ladri di offerte fermati dalla polizia

    Gli agenti della Questura di Como hanno fermato due uomini che, scesi dal treno alla stazione di Como Borghi, si dirigevano con fare sospetto verso il centro città. Ad un controllo più approfondito, i poliziotti hanno scoperto nella borsa di uno dei due, particolari ferri ripiegati come manici di ombrello e del nastro adesivo.

    Gli agenti hanno accertato che l’uomo era già stato sorpreso e denunciato mentre rubava monetine in chiesa con attrezzi simili. E’ stato denunciato per porto alterato di chiavi alterate o grimaldelli. Il materiale è stato sequestrato

  • «Como non cambia passo». Su Facebook il gruppo anti-Lucini

    Politica e societàL’iniziativa è del consigliere di opposizione Marco Butti

    Bocciata la giunta Lucini. A partire dal sindaco e con una particolare nota di biasimo per gli assessori Daniela Gerosa (Viabilità) e Luigi Cavadini (Cultura). Si salvano soltanto Lorenzo Spallino (Urbanistica) e Bruno Magatti (Ambiente). Queste le pagelle di Marco Butti (Fratelli d’Italia), consigliere del gruppo misto a Palazzo Cernezzi che ieri mattina in Comune ha tracciato un bilancio del primo anno di attività della nuova giunta. Rispedite al mittente anche le accuse di ostruzionismo e scarso spirito collaborativo rivolte dal sindaco alle minoranze. Dichiarazioni quelle del primo cittadino, che proprio non sono andate giù all’esponente della minoranza. «È inammissibile. Noi non abbiamo mai fatto le barricate. Siamo sempre stati aperti al dialogo. Non siamo mai stati “estremi”. Il sindaco deve immediatamente chiarire il significato delle sue parole», così ha detto Butti. Sono stati 12 mesi in cui «Como non ha cambiato passo», ha aggiunto. Le critiche di Fratelli d’Italia riguardano manutenzione, mozioni che non hanno ottenuto risposte, gestione di

    iniziative turistiche e naturalmente il progetto della nuova Ztl. «Lo abbiamo detto più volte. Non siamo contrari a priori al progetto di allargamento della zona a traffico limitato. Ma il piano andava ragionato meglio. Inopportuno ridurre i posti auto, ad esempio, in un momento in cui i parcheggi di Ticosa e Arena non sono operativi», ha aggiunto Marco Butti. Ma non è soltanto una questione di numeri. «Questo progetto ripercorre in maniera pressoché identica quanto era in fase di elaborazione da parte dell’allora assessore Stefano Molinari – dice Butti – Ma non venne immediatamente reso operativo per trovare un accordo con tutti invece di mettersi contro le categorie economiche, com’è accaduto di recente». Una situazione ingarbugliata che dipende anche dal fatto che «il piano della giunta altro non è che frutto dell’elaborazione del vero assessore alla Viabilità, Pierantonio Lorini». Il riferimento è al dirigente del settore che, a detta delle opposizioni, gestisce la politica più dello stesso assessore. Critiche anche per la mancata approvazione del bilancio. Bene, invece, la gestione del lungolago anche se i meriti – secondo Fratelli d’Italia – vanno rintracciati «più in Regione, dove è al lavoro Francesco Dotti, consigliere di Fratelli d’Italia, piuttosto che a Palazzo Cernezzi. Ovviamente vigileremo con attenzione su ogni mossa del sindaco. Per questo motivo sarà anche operativo il gruppo su Facebook Comononcambiapasso, dove tutti potranno segnalare ciò che non funziona. Fermo restando la nostra apertura su temi decisivi», aggiunge sempre Marco Butti. Il consigliere comunale ha poi ricordato le «due battaglie principali che hanno accompagnato la nostra attività: la richiesta di alcuni interventi di messa in sicurezza di via San Giacomo, rispetto ai quali ho ottenuto la presentazione del progetto relativo da parte dell’assessore e la lotta ai ritardi e ai disservizi che ogni giorno devono subire i pendolari comaschi diretti a Milano. Molte inoltre le mozioni e le interrogazioni presentate». A margine della conferenza è stata annunciata, per il prossimo lunedì, l’apertura, in via Col di Lana, della sede operativa di Fratelli d’Italia. Sono inoltre stati resi noti i nomi dei coordinatori territoriali del movimento politico (per la città, Massimo Mascetti). A Butti in serata ha replicato il sindaco, Mario Lucini. «Ribadisco quanto già espresso, opinione che non cambio nonostante le critiche di Fratelli d’Italia. Mentre all’inizio le minoranze erano più aperte ed emergeva chiaramente la volontà di dialogo, ora non è più così. Non mi pare che la maggioranza abbia compiuto chiusure. Il punto, semmai, è che l’opposizione spesso subisce la linea oltranzista, distruttiva ed estrema di pochi personaggi». Fabrizio Barabesi

  • Como, primo test con omaggio a Livio Prada

    Como, primo test con omaggio a Livio Prada

    Una maglia ufficiale con il numero 90 e il nome Livio. No, non si tratta dell’acquisto dell’estate di via Sinigaglia, del bomber in grado di fare dimenticare pure il sogno Balotelli. È così che il Como 1907 ha voluto festeggiare oggi il suo collaboratore di più lunga data, Livio Prada, che ha da poche ore festeggiato i novant’anni.

    A consegnare la maglia sono stati tre giocatori simbolo dell’ultima stagione, tutti confermati nella rosa attuale: il portiere azzurro Davide Facchin, con il difensore Dario Toninelli e il centrocampista Silvano Raggio Garibaldi. Una “sorpresa” sul terrazzo della Canottieri Lario, alla quale Prada si è presentato impeccabile, in giacca, con lo stemma del Como.

    Prada è legato ufficialmente alle vicende della squadra dal 1973: tanti gli aneddoti che lo associano ai campioni del passano, a iniziare da Gigi Meroni. Ha lavorato una vita come autotrasportatore, dividendosi sempre tra famiglia, attività professionale e passioni sportive. Oltre al Como ama la motonautica. A lungo è stato collaboratore della Mila, poi Yacht Club, da tanti anni è socio anche della Canottieri. Conosciutissimo in città, è il presidente della Stecca 1930. Con la maglia del Como, anche una sciarpa dei Pesi Massimi, gruppo di supporters azzurri.

    A festeggiare Prada, che si è commosso per tanto calore, con Mister Marco Banchini, tra gli altri anche lo storico commentatore delle gesta azzurre, Nino Balducci, il medico Alberto Giughello, l’ex capitano e allenatore azzurro, oggi responsabile del settore giovanile, Giancarlo Centi, e il giornalista Riccardo Bianchi. La squadra azzurra è poi passata allo stadio Singaglia, dove, a porte chiuse, sotto la guida di Banchini e del vice Jack Gattuso ha effettuato, pur a ranghi ridotti, la prima seduta di allenamento della stagione sportiva 2020/21.

  • Como, sono quasi 70mila gli aventi diritto al voto

    Como, sono quasi 70mila gli aventi diritto al voto

    Ballottaggio possibile soltanto nei tre comuni con oltre 15mila abitantiSedici candidati sindaco, 24 liste collegate e 702 aspiranti consiglieri comunali in lizza. Con simili cifre nel solo capoluogo è necessario fare chiarezza su come (e quando) si potrà votare.I seggi apriranno domenica 6 maggio dalle 8 alle 22 e lunedì 7 maggio dalle 7 alle 15. Per l’eventuale ballottaggio (in programma soltanto nei comuni con oltre 15mila abitanti, vale a dire Como, Erba e Cantù) l’appuntamento è dalle 8 alle 22 di domenica 20 maggio e dalle 7 alle 15 di lunedì 21 maggio.Al termine di ogni sessione di voto partiranno gli scrutini. I seggi a Como sono 78, di cui 4 “speciali” (ospedale Valduce, Villa Aprica, casa di riposo Celesia-Camelie, carcere).Potranno votare i cittadini italiani che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età entro il 6 maggio 2012 e i cittadini di uno Stato membro dell’Unione Europea residenti nel comune (ma era necessario aver presentato apposita istanza al sindaco entro il 27 marzo).Il numero complessivo degli elettori del capoluogo è di 69.618. Gli uomini sono 32.683, mentre le donne sono 36.935. I cittadini comunitari che hanno chiesto di votare sono 59: 12 uomini e 47 donne.Per facilitare tutte le operazioni necessarie in vista del voto, da martedì 1° maggio compreso e fino a sabato 5, l’ufficio elettorale di Palazzo Cernezzi sarà aperto dalle 9 alle 19. Mentre nei giorni in cui si vota sarà aperto come sempre negli stessi orari dei seggi. Anche l’ufficio Anagrafe (per l’eventuale rinnovo della carta d’identità) aprirà nei giorni del voto con i medesimi orari dei seggi. Per ogni ulteriore informazione è possibile chiamare lo 031.252241 o lo 031.252242. Tornando alla corsa per la poltrona occupata ancora per pochi giorni da Stefano Bruni, verrà nominato primo cittadino il candidato che otterrà la maggioranza assoluta dei voti validi. Nel caso in cui nessun candidato raggiungesse tale traguardo si andrà al ballottaggio tra i due candidati che avranno ricevuto, al primo turno, il maggior numero di preferenze. Al secondo turno sarà proclamato sindaco il candidato che otterrà il maggior numero di voti.L’attribuzione dei seggi al consiglio comunale verrà effettuata dopo l’elezione del primo cittadino. Al riparto dei seggi non saranno ammesse le liste di candidati che abbiano ottenuto al primo turno meno del 3% dei voti validi e che non appartengano a nessun gruppo di liste che abbia superato tale soglia. La scheda che gli elettori si troveranno tra le mani riporterà i nomi e i cognomi dei candidati sindaco, scritti entro un apposito rettangolo, affiancati dai contrassegni delle liste collegate.Il meccanismo di voto nei comuni che superano i 15mila abitanti è ormai noto. L’elettore può votare per il solo sindaco, per il sindaco e per una lista a lui collegata oppure per il sindaco e una lista diversa da quelle a lui collegata (il cosiddetto “voto disgiunto”). È possibile anche votare per una lista. In questo caso, il voto viene esteso automaticamente al candidato sindaco collegato. In tutti i casi, l’elettore può esprimere anche una sola preferenza per un candidato al consiglio comunale ma soltanto se appartenente alla lista votata. Non si può cioè fare il “voto disgiunto” per quello che riguarda il consiglio comunale (scegliendo un simbolo e un candidato al consiglio di una lista differente).Nei comuni con meno di 15mila abitanti, invece, in cui non ci sarà ballottaggio, il candidato sindaco è appoggiato da un’unica lista. L’elettore non può fare il “voto disgiunto”.Il voto al candidato sindaco si estende alla lista e viceversa. Così come la singola preferenza al candidato consigliere.

    Fabrizio Barabesi

  • Comunicazione e virus, un libro sulla “Fase 1”

    Comunicazione e virus, un libro sulla “Fase 1”

    La comunicazione ai tempi del Coronavirus: studiosi e professionisti in diversi campi si sono messi al lavoro per capire come sono state affrontate le difficili settimane della “Fase 1” dell’emergenza.Da questa serie di riflessioni è nato l’instant book “L’altro virus. Comunicazione e disinformazione al tempo del Covid-19”. L’opera è scaricabile gratuitamente dal sito delle pubblicazioni dell’Università Cattolica, “Vita e Pensiero”.Il gruppo di lavoro è stato guidato da Marianna Sala, presidente del Co.re.com Lombardia (Comitato Regionale per le Comunicazioni), e dal professor Massimo Scaglioni. Il testo è rivolto a tutti ed è diviso in due parti. Nella prima, dedicata a “Retoriche e media”, si è provato a mettere sotto la lente di ingrandimento il ruolo della comunicazione istituzionale e della televisione. La seconda parte – intitolata “Società, diritto e istituzioni” – affronta, invece, il tema degli effetti del Covid-19 da un diverso punto di vista: quello più propriamente sociale.«Il giornalismo professionistico si è comportato non bene, ma benissimo – afferma Marianna Sala a proposito del primo filone – perché, salvo magari rare eccezioni, è riuscito a garantire una corretta informazione. Sotto questo profilo, abbiamo rilevato un netto incremento, più del 50%, nella vendita o comunque nella fruizione di quello che riguarda l’informazione locale, che è quella di prossimità, perché ci dice che cosa è successo nella via accanto alla nostra, alle persone che conosciamo».Il secondo filone tocca una questione molto delicata, di cui si è spesso dibattuto in queste settimane, il tema della diffusione delle fake news che nella “Fase 1” ha rischiato di alimentare l’allarme sociale, condizionando il dibattito pubblico.Ha collaborato al volume anche la comasca Anna Sfardini, ricercatrice dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano che ha concentrato il suo lavoro da una parte sulla comunicazione istituzionale del governo e del premier Giuseppe Conte, in particolare, e dall’altra su quella della comunità scientifica.«Per la prima volta forse nella storia – dice Anna Sfardini – la comunità scientifica è scesa a parlare ai cittadini in una modalità disintermediata e ha occupato tantissimo spazio. L’aspetto interessante da analizzare è come le persone poi costruiscono un rapporto di fiducia con queste fonti, soprattutto in uno scenario, come nella Fase 1, caratterizzato anche da incertezze e informazioni che si sono rivelate poi non perfettamente coerenti con quello che abbiamo vissuto. Occorre mettere più a punto la comunicazione nei casi di emergenza».

  • Pallacanestro Cantù, con “Jazz” Johnson la squadra 2020-2021 è al completo

    La Pallacanestro Cantù ingaggia l’americano Jaaziel Dante Johnson, detto “Jazz”

    Con l’ingaggio dell’atleta americano Jaaziel Dante Johnson, detto “Jazz”, la Pallacanestro Cantù chiude il mercato degli acquisti. Jazz Johnson, 23 anni, è un play/guardia di 178 centimetri alla sua prima esperienza in Europa e tra i professionisti. Nato a Portland è reduce da un eccellente biennio all’Università del Nevada. «Stavamo cercando un giocatore di rottura – commenta il coach Cesare Pancotto – che potesse cambiare il ritmo delle gare partendo dalla panchina e Johnson rispecchia perfettamente questo profilo».

    Johnson è capace di giostrarsi sia nella posizione di playmaker, sia in quella di guardia. Tiratore affidabile da oltre l’arco, lo statunitense può essere un punto di riferimento nella metà campo offensiva, anche attaccando il canestro. Inoltre è un giocatore di impatto fisico nonostante la statura limitata. «Jazz è una combo guard che può portare palla o giocare in appoggio al playmaker – aggiunge il capo allenatore biancoblu – garantendoci un importante contributo in termini di energia, agonismo e imprevedibilità. Ho parlato con lui prima della firma e ha subito dimostrato di voler interpretare con entusiasmo il ruolo che gli abbiamo proposto. Questo è stato l’aspetto decisivo nella scelta compiuta».

  • Concerto live e party con la musica anni ’90 a Mendrisio

    ALL’ARENA

    a successi quali “Run Away”, “People” e soprattutto “Surrender”. Ingresso a 23 franchi (18 euro).

  • “Condizioni instabili”, Zanardi trasferito da Villa Beretta

    “Condizioni instabili”. Quattro giorni dopo il ricovero nel centro di riabilitazione del Valduce Villa Beretta, a Costa Masnaga, Alex Zanardi è stato nuovamente trasferito e ora è in terapia intensiva all’ospedale San Raffaele di Milano.La notizia è stata comunicata dal direttore sanitario del Valduce Claudio Zanon. “A fronte di intercorsa instabilità delle condizioni cliniche del paziente Alex Zanardi – si legge in una nota dell’ospedale di Como – dopo opportune consultazioni con il dottor Franco Molteni, responsabile del dipartimento di riabilitazione specialistica Villa Beretta e gli specialisti di riferimento, è stato disposto il trasferimento, con adeguati mezzi e assistenza, presso il reparto di terapia intensiva dell’ospedale San Raffaele di Milano”.

    Solo martedì scorso, la notizia del trasferimento di Zanardi a Villa Beretta aveva lasciato spazio a un leggero ottimismo. Era chiaro che il percorso di riabilitazione sarebbe stato lungo e complesso, oltre che dall’esito incerto, ma certamente il ricovero nella struttura specializzata del Valduce era un segnale incoraggiante. Purtroppo ora il nuovo passo indietro.

    Alex Zanardi, ex pilota di Formula1 e campione di handbike, è ricoverato dal 19 giugno scorso, dopo un drammatico schianto contro un camion che lo ha coinvolto mentre, proprio sulla sua handbike, partecipava a una manifestazione sportiva non agonistica. Dopo l’incidente, il pilota era in condizioni disperate. Era stato trasportato all’ospedale di Siena, dove è stato operato più volte. Superati gli interventi chirurgici, i medici avevano annunciato l’avvio della fase di risveglio, fino al trasferimento il 21 luglio a Villa Beretta.