«Blindare i confini». E, «misura numero uno, applicabile immediatamente: impedire da subito l’accesso al Ticino ai 45mila frontalieri che lavorano nel terziario, dato che nessuno di loro è indispensabile a chicchessia. Se invece di 70mila frontalieri ne entrano solo 25mila, è evidente che anche il rischio di pandemia in Ticino risulta notevolmente ridotto». Lorenzo Quadri, deputato al Parlamento di Berna per la Lega dei Ticinesi e direttore del Mattino della domenica, ha chiesto ieri con un post su Facebook la chiusura delle dogane svizzere per buona parte degli italiani – e tra loro, ovviamente, di migliaia di comaschi – che ogni giorno varcano i confini per andare a lavorare oltrefrontiera. Contattato al telefono dal Corriere di Como, Quadri ha confermato di prendere molto sul serio la sua proposta, che pure metterebbe in ginocchio buona parte dell’economia del cantone. «Se ci fosse la necessità bisognerebbe farlo – ha insistito il consigliere nazionale leghista – la chiusura delle frontiere, in caso di emergenza sanitaria, è un’opzione possibile». In serata, lo stesso Quadri ha poi reso noto il testo di una interrogazione al governo federale (da discutere nel prossimo question time alla Camera Bassa di Berna) in cui si chiede, in pratica, di bloccare la libera circolazione delle persone e l’accordo di Schengen e di non rispettare in modo «pedissequo» lo stesso accordo sulla libera circolazione, almeno non di fronte alle possibili «emergenze di salute pubblica».
Categoria: Notizie locali
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Coronavirus, uffici del Comune di Como chiusi ma attivi per le urgenze
Nella giornata di lunedì gli uffici del Comune di Como resteranno chiusi salvo per i servizi essenziali, come disposto dall’ordinanza della Regione e del ministero della Salute legata all’allerta Coronavirus. Si chiede pertanto alla cittadinanza di presentarsi in Comune solo per necessità improrogabili.Saranno attivi, in tutti i casi solo per chi ha urgenze, i Servizi sociali nella loro sede in via Italia Libera secondo modalità gestite localmente, l’Anagrafe, l’ufficio cimiteri per i servizi mortuari, il Protocollo.Ci si potrà rivolgere al centralino (031 2521) per urgenze diverse che saranno indirizzate al singolo settore.Saranno chiusi almeno lunedì e martedì gli uffici della Polizia locale in via Odescalchi. Per urgenze relative ai permessi contattare il comando della Polizia locale al numero 348.1336022.
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Dormitorio, le “Sardine” contro sindaco e Lega
Anche le “Sardine” di Como si schierano contro il Comune sulla questione dormitorio. In un comunicato diffuso ieri (e pubblicato sulla pagina Facebook del movimento) le “Sardine” ricordano al sindaco il voto del consiglio comunale e attaccano frontalmente la Lega, criticando la proposta di quest’ultima di alzare una cancellata in San Francesco per impedire ai senzatetto di sostare di notte nel portico. «Ci sono persone che hanno chiuso centri, tagliato panchine, fatto muri, ritardato interventi con fondi già stanziati per trasformare i cittadini più fragili in persone disperate, fomentando quella narrazione per cui: “sono troppi”, “sono ingestibili” e “fanno quello che vogliono” – si legge nel documento – ed è triste quando un’amministrazione, che ha il compito etico e l’obbligo giuridico di prendersi cura dei propri cittadini in difficoltà, li trasforma in strumenti di propaganda e odio». Como chiede «un nuovo dormitorio», concludono le “Sardine”, bisogna per questo agire in fretta.
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Allerta Coronavirus: attività sospesa in tutte le università lombarde dal 24 al 29 febbraio
Nei giorni da lunedì 24 febbraio a sabato 29 febbraio, saranno sospese tutte le attività didattiche (lezioni, esami e lauree) nelle università del territorio lombardo (compresa l’Insubria a Como).
“L’evoluzione della situazione relativa alla diffusione del Coronavirus impone l’adozione di misure cautelative a tutela della salute pubblica e del sereno funzionamento delle attività istituzionali di tutti gli atenei della Lombardia, stante la naturale e massiccia mobilità degli studenti, lombardi e non, all’interno del territorio regionale” dice un comunicato della conferenza dei rettori degli atenei lombardi.
“Riteniamo che, in assenza di diverse indicazioni da parte delle autorità, tutte le attività potranno riprendere lunedì 2 marzo – aggiunge la nota – Sedute di laurea ed esami saranno rinviati secondo calendari che verranno predisposti dalle singole sedi. La nostra azione avviene e proseguirà in stretto contatto con le autorità civili e sanitarie. Informeremo studenti, personale e cittadinanza con tempestività riguardo ad ogni aggiornamento utile”.
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Contrabbando: la guardia di finanza sequestra 86 racchette da tennis
I militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Oria, nel corso dei quotidiani servizi di vigilanza dinamica effettuati lungo le zone di confine del Ceresio, hanno sottoposto a sequestro 86 racchette da tennis di contrabbando, marca “Yonex”, con relative custodie, del valore commerciale di 13.000 euro. La merce, trasportata da un cittadino italiano a bordo della propria autovettura e conservata in 7 scatole di cartone, era stata acquistata a Lugano per poi essere utilizzata nelle scuole di tennis, in frode ai vincoli doganali e fiscali. Il trasgressore è stato segnalato all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Como per violazione dell’articolo 282 del Testo Unico Leggi Doganali e, oltre al recupero dei diritti evasi, dovrà corrispondere una sanzione amministrativa fino a dieci volte i diritti stessi.
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Coronavirus: documento falso che annuncia il blocco di ogni attività nel Comasco
Un documento – assolutamente falso – che annuncia il blocco di ogni attività in una serie di comuni del Comasco, compresa la città capoluogo a causa del Coronavirus. Una “fake news”, assolutamente non vera, che in queste ore alimenta però la paura e che sta girando attraverso WhatsApp. La Polizia postale è già al lavoro per cercare di risalire all’autore, che rischia pesanti conseguenze penali.
In pratica sul foglio viene annunciata la chiusura di negozi, attività lavorative, scuole e la sospensione di manifestazioni pubbliche, oltre che a Como, a Cantù, Cernobbio, Casnate con Bernate, Fino Mornasco, Cadorago, Bregnano, Lomazzo, Cermenate, Rovello Porro, Rovellasca e Turate. Non rimane che ribadire l’assoluta non veridicità di quanto scritto.
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Coronavirus, la nota della Diocesi: nessuno scambio della pace durante le messe
Allerta Coronavirus. In una nota firmata dal vicario generale della Diocesi di Como si dà conto di un accordo preso tra tutta la Chiesa lombarda. «Si suggerisce di non effettuare lo scambio della pace e di fare in modo che la Comunione eucaristica possa essere distribuita sulla mano, secondo le norme liturgiche vigenti», scrive don Renato Lanzetti.
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Coronavirus, l’appello di Spata, il presidente dell’Ordine: «Il primo consulto medico va fatto al telefono»
Il comasco Gianluigi Spata è presidente dell’Ordine provinciale dei Medici e degli Odontoiatri e anche a capo della Federazione regionale degli Ordini. Il suo coinvolgimento nel discorso Coronavirus è quindi più che mai diretto, dopo la scoperta di 14 casi in Lombardia, 5 dei quali sono medici o infermieri dell’ospedale di Codogno.«Si tratta di una situazione seria, anche se essere in allerta non significa farsi prendere dal panico – spiega il dottor Spata – A livello nazionale e regionale la situazione fin dal principio non è mai stata sottovalutata. Ministero e Regione Lombardia hanno dato tutte le indicazioni, esiste un’unità che segue in tempo reale l’evoluzione della situazione. I controlli ci sono, lo posso confermare direttamente. Oggi (ieri ndr) sono stato a Roma e sia all’andata sia al ritorno sono state fatte verifiche sulla temperatura di tutti i passeggeri in aeroporto».Quali consigli si possono dare in questi casi a chi avverte sintomi influenzali con complicanze respiratorie?«La prima regola potrà apparire un controsenso, ma deve essere quella di non recarsi negli ambulatori, negli ospedali e nei reparti di pronto soccorso – spiega il presidente dell’Ordine dei Medici – Fare sempre un triage, un primo consulto al telefono con il proprio medico di medicina generale, oppure con il pediatra. Nei casi più gravi, non esitare a chiamare il 112, che verrà a casa del paziente seguendo i protocolli».Spata sottolinea come atteggiamenti sbagliati possono essere molto pericolosi.«La situazione va affrontata con una certa calma e con lucidità – aggiunge – Da sempre conduco anche una lotta contro le fake news, le bufale, che in simili casi non solo possono creare panico, ma fare anche danni molto seri. Quindi, se si vogliono cercare notizie sul Coronavirus, si può andare sul sito del Ministero della Salute. Non cercate informazioni su siti non certificati. Se i dubbi persistono, il punto di riferimento rimane il pediatra o il medico di base, con una telefonata».Parlando di informazione seria sull’evoluzione del Coronavirus in Lombardia, ieri Espansione Tv ha documentato in tempo reale l’evolversi dell’emergenza.Una troupe delle tv comasca, con la giornalista Anna Campaniello, ha partecipato alle due conferenze stampa di Palazzo Lombardia con i vertici della Regione e il ministro della Salute, Roberto Speranza. In serata, nel corso della trasmissione “Nessun Dorma” condotta da Andrea Bambace e realizzata sempre sull’emergenza Coronavirus, sono stati realizzati collegamenti in diretta con il capoluogo milanese.Al Sacco sono ricoverati il sospetto “paziente zero”, che avrebbe contagiato il 38enne di Codogno, primo caso accertato di Coronavirus in Lombardia, e la moglie dell’uomo, all’ottavo mese di gravidanza.Le persone contagiate da Coronavirus in Lombardia sono in tutto 14. Sono stati effettuati tamponi su 120 dipendenti che lavoravano presso l’area ricerca e sviluppo dell’azienda del primo contagiato. Il presidente Fontana e il ministro Speranza hanno firmato un’ordinanza con misure molto precise che riguardano l’area in cui abitano e si spostano le persone che sono state individuate come positive.
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Coronavirus, secondo caso in provincia di Milano. Positivo un cittadino di Mediglia
“Un cittadino residente a Mediglia, in provincia di Milano, è risultato positivo al test del Coronavirus. Si tratta del secondo caso in provincia di Milano, il 47esimo in Lombardia”. Lo ha reso noto pochi minuti fa l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera.
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Coronavirus, stop agli eventi sportivi in Lombardia e Veneto. Rinviata anche la partita del Como a Gorgonzola
Su indicazione del Governo si ferma l’attività sportiva del fine settimana in Lombardia e Veneto. Una decisione presa dopo i primi casi di contagio in Italia in queste due regioni. Salta quindi la partita che il Como avrebbe dovuto disputare nel pomeriggio alle 17.30 a Gorgonzola con la Giana Erminio, la cui presentazione si trova sul nostro quotidiano oggi in edicola, andato in stampa prima della decisione dell’Esecutivo, presa nella tarda serata di sabato. Tra le gare saltate, Inter-Sampdoria, Atalanta-Sassuolo e Verona-Cagliari in serie A e Lecco-Pro Patria nello stesso girone degli azzurri. Stop a buona parte degli incontri della serie D nel gironi A, B e D.
Nel comasco per l’allarme Coronavirus erano stati decisi in precedenza l’annullamento del raduno della Nazionale Under 23 di canottaggio femminile, previsto al centro remiero di Eupilio dal 25 febbraio, e della serata di presentazione del Club Ciclistico Canturino con Vincenzo Nibali, che era stata fissata per martedì sera a Cantù al Teatro Fumagalli.