TRAGEDIA DI FERRAGOSTO: il più grande colosso bancario italiano chiude per sempre | “42 filiali non saranno più attive”

Bancomat (Pixabay) - Corrieredicomo
Non arrivano affatto buone notizie per gli italiani, tragedia di Ferragosto: chiude il più grande colosso bancario italiano
Non lo scopriamo di certo oggi che il settore bancario, con il passare del tempo, subisce delle importanti trasformazioni.
Cambiamenti che, appunto, si stanno verificando in particolar modo in un territorio italiano dove è stato lanciato un vero e proprio allarme.
Insomma, non proprio delle buone notizie per cittadini, imprese e soprattutto lavoratori che subiscono tutto ciò. Il rapporto tra i cittadini ed il sistema bancario è cambiato eccome.
Basti pensare che la Regione, con la collaborazione da parte dei sindacati e gli attori istituzionali, sta iniziando a muoversi per affrontare questo nuovo fenomeno. Lo stesso che potrebbe avere delle ripercussioni sia sul tessuto sociale che economico locale.
Addio al grande colosso bancario, oltre 40 filiali non saranno più attive
A lanciare l’allarme ci ha pensato il sito “FirenzeToday”. Secondo quanto rivelato da Bankitalia, con i suoi ultimi dati, si è evidenziato un importante calo degli sportelli bancari in Toscana lo scorso anno. I numeri parlano chiaro: la regione, infatti, ha perso il 2,7% delle filiali. Totale? 42 sportelli in meno rispetto al 2024. Un dato, però, in linea con la media nazionale. Quello che colpisce, però, è la distribuzione territoriale del fenomeno.
Nella provincia di Firenze, infatti, ci sono state un bel po’ di chiusure (ben 10 sportelli) anche se sono le province minori tendono a mostrare dati più preoccupanti.
Come la città di Prato con il -7,4% e Massa Carrara con il – 3,9%. Rispetto al 2015 i dati sono ovviamente diversi: la Toscana, infatti, ha perso più di un terzo delle sue agenzie bancarie in dieci anni (-35,2%). Pessime notizie arrivano da Pistoia (-46.2%) e Prato (-45,6%).

Rivelata la causa del fenomeno, tutto quello che serve sapere
In merito a quanto accaduto il segretario generale della Fisac CGIL Toscana, Paolo Cecchi, ha voluto dare una risposta in merito alle cause di questo fenomeno. Il tutto si è trasformato in un qualcosa di allarmante grazie alla possibile accelerazione dovuta al Risiko bancario. Quest’ultimo, infatti, potrebbe andare a ridurre il numero di player nel mercato. Da non sottovalutare, inoltre, l’impatto della digitalizzazione dei servizi bancari. Lo stesso che porta alla chiusura degli sportelli fisici.
Non una buona notizia per i cittadini che rischiano di essere esclusi. Segno del fatto che possono aumentare i rischi sia di frode che di truffe online. Per cercare di combattere tutto questo la Regione Toscana ha istituito un Osservatorio sulla desertificazione bancaria. La prima in Italia. Il tutto servirà a monitorare il fenomeno, promuovere studi ed a favorire il confronto tra banche, cittadini e istituzioni per cercare nuove soluzioni.