ESCLUSIVA: in arrivo la “Pre-Pensione” | 1440€ per tutte le età: un solo requisito per accedere

Pre-pensione: la paghetta (Canva) Corrieredicomo.it
Un progetto ambizioso promette di cambiare il futuro con la Pre-pensione: dieci euro al mese ai bambini, ma non tutti sono d’accordo.
Può una somma così piccola cambiare il destino previdenziale di un’intera generazione? Molti credono di sì.
Il governo ha lanciato un piano tanto semplice quanto controverso, che parte da un’idea sorprendente.
Quella di dare una sorta di paghetta ai bambini non da spendere, ma da investire fino al pensionamento.
Una misura che intreccia economia, educazione e cultura del risparmio, e che promette di accendere un acceso dibattito tra favorevoli e contrari.
Come funziona la nuova paghetta previdenziale
Il progetto dovrebbe partire nel 2026. Prevede che ogni bambino tedesco dai 6 ai 18 anni riceva automaticamente un bonus mensile di dieci euro, destinato a un fondo vincolato e investito sui mercati. Non si tratta di una cifra che le famiglie potranno utilizzare subito, ma di un capitale bloccato fino al momento della pensione.
In dodici anni il totale accumulato sarà di 1.440 euro, una base modesta che, se reinvestita con un rendimento medio annuo del 7%, potrebbe trasformarsi in circa 65.000 euro. Le proiezioni, però, non tengono conto dell’inflazione, che potrebbe ridurre sensibilmente il potere d’acquisto reale. Il dibattito si concentra proprio su questi aspetti: una misura di educazione finanziaria o un azzardo che affida il futuro alle oscillazioni dei mercati?
Obiettivi, costi e critiche al progetto “Pre-pensione”
Secondo il cancelliere Friedrich Merz, il sistema pensionistico non può più dipendere unicamente dallo Stato. Frühstart Rente ha quindi un doppio obiettivo: responsabilizzare i cittadini fin dall’infanzia e promuovere una cultura dell’investimento in un Paese storicamente legato al risparmio tradizionale. Il costo stimato per le casse pubbliche è di circa un miliardo di euro all’anno. Le critiche non mancano. I sindacati temono che l’iniziativa distolga fondi dal rafforzamento diretto delle pensioni, mentre altri la considerano una scommessa rischiosa. Tuttavia, i sostenitori vedono nella misura una lezione di lungo periodo: mostrare ai giovani che piccole somme, se investite con costanza, possono trasformarsi in un patrimonio. Una sfida culturale, economica e politica che mette in discussione il futuro stesso della previdenza tedesca.
La Frühstart Rente rappresenta senza dubbio un banco di prova per la Germania e, più in generale, per l’Europa. Se da un lato il progetto apre alla possibilità di educare le nuove generazioni a un rapporto più consapevole con il denaro, dall’altro solleva dubbi concreti sulla sostenibilità e sull’efficacia di uno strumento legato ai mercati finanziari. Molto dipenderà dalla risposta delle famiglie, dall’andamento economico e dalla capacità dello Stato di accompagnare questa misura con un’efficace educazione finanziaria nelle scuole. Se il modello dovesse funzionare, non è escluso che altri Paesi possano guardare a questa “paghetta previdenziale” come a una strategia per alleggerire i propri sistemi pensionistici. Un esperimento che oggi divide, ma che domani potrebbe tracciare una nuova strada per la previdenza europea.