Fenegrò 2025: torna il Palio delle Cinque Contrade | Il Paese riscopre il Medioevo

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Domenica 6 settembre il Palio di Fenegrò è iniziato e il paese rientra in contatto con le sue radici più antiche

Fenegrò riapre le porte al passato con la tradizione del Palio delle Cinque Contrade, un momento importante per tutti i cittadini.

Un evento fatto di tradizione pura, molto importante per il piccolo comune comasco.

Una festa che riporta nel cuore del paese frammenti di un passato ricco di significato, trasformando il borgo in un tripudio di colori, musica e competizione.

Sono giorni in cui la comunità si riunisce per celebrare la propria identità, unendo memoria e spirito di appartenenza, dato che è importante custodire la propria eredità culturale.

Il passato di Fenegrò e del Palio

La storia del Palio è affascinante. Si può dire che le sue origini si rispecchino in antiche feste patronali, celebrate negli anni ’20. Successivamente, negli anni ’50, accanto alle celebrazioni religiose, si avvertì il bisogno di coinvolgere ancora di più la popolazione, dando vita a una competizione tra rioni: il Palio. La prima edizione documentata risale al 1954.

La manifestazione successivamente venne abbandonata fino al 1976, quando un gruppo di giovani decise di farla rivivere. Si pensò di organizzare una sfilata in costume, ricreando l’antico spirito di contrada. Fu così che nacquero le attuali Cinque Contrade.

 

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Come il Palio si è evoluto nel tempo

Nel corso degli anni i festeggiamenti si sono evoluti. E’ nato il gruppo degli Sbandieratori di San Rocco, che accompagna ogni edizione con le sue coreografie spettacolari. Dopo uno stop nel 1991, il Palio tornò brevemente nel 1998 e stabilmente dal 2009. A contendersi il Palio sono cinque contrade, ognuna con una propria identità storica e uno stemma.

Montagna è la Contrada abitata sin dal Medioevo da famiglie nobili. Il suo stemma raffigurando un falcone, richiama i passatempi aristocratici. Il Moro deve il nome da Moro da Fenegrò, figura legata alla guerra della Lega Lombarda contro Pavia e Mortara. Una Contrada fiera e combattiva. San Giovanni per l’omonima chiesa, edificata intorno al 1200. Lo stemma presenta il giglio di Firenze, che potrebbe indicare un legame con la famiglia De’ Medici. San Quirico é nata presso il luogo donato nel 1147 ai monaci di San Simpliciano. Famosa per aver dato una spinta all’economia grazie alla lavorazione della lana. In ultimis c’è la Contrada di San Rocco. Un rione storicamente piagato da epidemie e carestie, ma anche da una forte vocazione all’accoglienza. Fu punto di passaggio per i viandanti, e oggi è noto per il suo gruppo di sbandieratori.