Questa è la compagnia aerea più pericolosa al mondo: lo staff si addormenta in volo | Parti sano e torni a pezzi

Aereo in fase di decollo - CorrierediComo.it (Fonte Pixabay)
Immagina di imbarcarti su un aereo, e di renderti conto che il personale della compagnia schiaccia un pisolino mentre sei a chilometri dal suolo: è successo davvero.
Negli ultimi decenni, l’aereo è diventato uno dei mezzi prediletti dai viaggiatori, e le ragioni sono molteplici. In primis, snellisce la durata degli spostamenti, e permette di raggiungere in poche ore le proprie destinazioni.
In secondo luogo, il trasporto aereo è dotato di una rete capillare che copre l’intero globo; le diverse compagnie collaborano in sinergia per offrire ai passeggeri un’esperienza il più possibile fluida e confortevole, permettendo loro di cambiare continente con estrema facilità.
Anche dal punto di vista psicologico, volare rappresenta un autentico stacco dalla propria routine quotidiana, ed è un momento in cui molti riescono persino a cambiare prospettiva, a valutare i propri problemi dalla “giusta” distanza, complice il gap chilometrico che li separa da essi. E, in molti casi, la lontananza è un toccasana che permette di ricaricare le pile, e di racimolare sia nuovi spunti che vecchie motivazioni.
D’altro canto, c’è anche chi ha paura di volare, una patologia resa ancora più celebre dalla scrittrice Erica Jong e che prende il nome clinico di aerofobia. In soldoni, si tratta della paura – molto spesso atavica e irrazionale – non solo delle altezze, ma anche di perdere il controllo. Ecco, questa categoria di persone potrebbe rimanere terrificata da quanto segue…
Quando un volo si trasforma in un film horror
Certamente, il contributo di Hollywood non aiuta chi soffre di aerofobia. Turbine in fiamme, zombie in cabina e fusoliere squarciate… chi più ne ha, più ne metta. Senza dimenticare i malefici – sebbene inconsapevoli – volatili che si incastrano tra le eliche, e responsabili, nell’immaginario popolare, di terribili schianti.
Insomma, c’è parecchia materia cinematografica a cui attingere, ma talvolta la realtà supera di gran lunga la fantasia, con tanto di pernacchia beffarda. Ed è quanto successo recentemente ai passeggeri di un volo Parigi-Ajaccio.
L’assurdo caso del personale addormentato
Immagina di essere su un volo verso la Corsica, magari pregustando già l’aria frizzantina e aromatica del mare… e ti ritrovi invece a volare in tondo per un’ora, perché il controllore di volo si è addormentato. Una barzelletta, in cui mancano solo l’italiano, il tedesco e il francese? Macché!
Un Airbus A320 proveniente da Lione, con 70 passeggeri a bordo, è arrivato puntualmente a destinazione alle 00:30… peccato che le luci della pista di atterraggio fossero spente, e che il controllore, unico in servizio, non rispondesse alla radio. Il pilota, incredulo, ha iniziato a girare sopra l’isola come un drone smarrito, mentre da terra… silenzio tombale. Dopo un’ora di volo, finalmente il controllore si è svegliato e ha acceso le luci della pista, permettendo l’atterraggio. La Direzione generale dell’Aviazione Civile francese ha confermato l’incidente e aperto un’indagine: il controllore ha in seguito ammesso di essersi assopito, e ora rischia una bella sospensione. Severa, ma giusta.