Casinò, disavanzo di 40 milioni e 210 esuberi su 567 dipendenti

IERI SERA CONFRONTO TRA SINDACATI E CASA DA GIOCOConti in rosso per il Casinò di Campione d’Italia. Il bilancio del 2011, approvato mercoledì dall’assemblea degli azionisti, si è infatti chiuso con un disavanzo di circa 40 milioni di euro. «Il risultato di esercizio – sottolinea una nota della casa da gioco – è stato influenzato da numerose circostanze tra cui la transazione stipulata il 22 luglio 2011, a chiusura del lodo arbitrale tra la società e il Comune di Campione, nonché, soprattutto, da ulteriori fattori macroeconomici riconducibili alla debolezza dell’euro sul franco svizzero, che ha fortemente aggravato i costi di gestione, che per oltre il 70% sono regolati in franchi svizzeri, tra cui il costo del personale, gli acquistidi beni e servizi, nonché la quota di spettanza del Comune».I vertici delle casa da gioco hanno anche ufficializzato il numero di esuberi tra il personale. «Hanno indicato 210 esuberi su un totale di 567 dipendenti – spiega Orlando Procopi, componente della segreteria della Fisascat Cisl di Como – È un numero irricevibile perché non garantirebbe la prosecuzione delle attività. Le strade da percorrere sono altre: chiediamo che vengano ridotti tutti i costi,  non solo quelli del personale, e che vengano messi in atto interventi per il rilancio della casa da gioco». Proprio per discutere di tagli e piani di rilancio, ieri sera a Villa Saporiti i sindacalisti si sono confrontati con la direzione del Casinò.

Marcello Dubini

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