Tredici presenti al primo appello, attorno alle 20.45. Soltanto uno in più, quattordici, un quarto d’ora dopo. Il consiglio comunale di Como non ha trovato, ieri sera, il numero legale. E la prima seduta in cui si sarebbe dovuto iniziare a discutere il bilancio preventivo, è saltata. Tra lo sconforto di gran parte della maggioranza e le ironie delle opposizioni.«Il sindaco Mario Landriscina dovrebbe dimettersi immediatamente, e se non lo fa è un irresponsabile – ha detto senza mezzi termini Alessandro Rapinese, capogruppo della lista che porta il suo nome – sul documento fondamentale di programmazione il centrodestra ha mostrato la sua essenza e le sue assenze. Il mio consiglio, a questo punto, è di lasciare il campo libero e andare a casa».«Sono senza parole – ha commentato il capogruppo del Pd, Stefano Fanetti – in questa città non c’è più una maggioranza da troppo tempo. Stasera (ieri sera, ndr) siamo stati anche costretti a sollecitare sia il primo sia il secondo appello, dato che la presidenza tentava disperatamente di prendere tempo. Una cosa vergognosa».«Questa maggioranza non c’è più – aggiunge Bruno Magatti, capogruppo di Civitas – se ne facciano una ragione. I consiglieri di Forza Italia si stanno giocando la loro credibilità personale, lì dentro non c’è più futuro politico per loro. È ora di dire basta».
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