Tegola sulla Como Nuoto femminile a poche ore dall’esordio nel campionato di serie A femminile di pallanuoto. Una microfrattura al mignolo della mano sinistra, costringerà infatti a uno stop forzato la capitana della compagine lariana Maria Romanò, che salterà dunque i primi incontri.L’esordio delle “Rane rosa” sarà domani a Trieste alle 18.30. Quella che si apre, è l’edizione numero 38 del torneo, che torna a dieci squadre con la promozione di Como Nuoto e Nc Milano. La stagione regolare si svilupperà lungo 18 giornate, 9 di andata e altrettante di ritorno, e terminerà il 26 marzo senza turni infrasettimanali. Seguiranno i playoff scudetto e i playout salvezza che inizieranno a giugno dopo la lunga sosta in occasione dei Campionati mondiali. Non sono previste retrocessioni dirette.Il clima in questi giorni in Como Nuoto è euforico, dopo l’annuncio del Comune, che ha scelto di assegnare alla società di viale Geno la benemerenza cittadina, l’Abbondino d’Oro.E coach Stefano “Tete” Pozzi parte proprio da questo argomento: «Mi piace pensare che anche la nostra squadra, con la promozione in A1 ottenuta nell’ultimo campionato, abbia contribuito a questa scelta dell’amministrazione. Ovviamente siamo tutti felici».Il blocco della squadra dello scorso torneo è stato sostanzialmente confermato. Il club ha deciso non ingaggiare giocatrici straniere e ha inserito due ragazze giunte da Roma, la Nazionale Under 20 Alessia Iannarelli e Federica Troncanetti, che potrà dare un buon contributo nelle rotazioni. In attesa del rientro di Romanò la capitana sarà Alice Giraldo.«Sono bel lieto di poter proseguire con la rosa dello scorso anno – aggiunge Pozzi – Non vediamo l’ora di poter iniziare questo cammino che deve essere di crescita di partita in partita. Ci approcciamo con umiltà, ma allo stesso tempo con il desiderio di metterci in luce, come è giusto, visto che si tratta della massima serie».«Ci alleniamo sempre con difficoltà e con orari strani, al mattino presto o alla sera tardi, per gli atavici problemi legati alla mancanza della piscina di Muggiò – conclude Pozzi – ma non vogliamo piangerci addosso. Siamo pronti e non vediamo l’ora di giocare a Trieste».
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