Un comasco su due ha votato Lega. Le elezioni europee consegnano alla cronaca una provincia lariana sempre più “verde”. Un risultato atteso e in parte annunciato, la vittoria del Carroccio. Ma forse non con queste proporzioni. Certo è che il 48,33% raccolto domenica nelle urne – una percentuale alla quale corrispondono 145.480 voti – non si presta a molti commenti. È un trionfo. Politico, sicuramente. E anche organizzativo.Questo risultato ha messo inevitabilmente in secondo piano tutti gli altri numeri. Numeri che pure testimoniano situazioni interessanti e, in prospettiva, in grado di determinare qualche cambiamento pure negli assetti locali. Nell’ambito del centrodestra, ad esempio, l’ulteriore calo di Forza Italia (arrivata al 9,10%, pari a 27.394 voti) e la crescita di Fratelli d’Italia (5,95% e 17.913 voti) segna di fatto un ulteriore spostamento a destra della coalizione.Nel centrosinistra, invece, al di là del Partito Democratico (18,48% e 55.629 voti), l’unica presenza minimamente significativa sembra essere +Europa, che con 8.957 voti sfiora il 3%.Discorso a parte va fatto per il Movimento 5 Stelle, forza politica il cui consenso varia molto da elezione a elezione. Alle europee di domenica scorsa i grillini hanno ottenuto 26.202 voti, vale a dire l’8,70%. A marzo dello scorso anno, alle regionali (dato omogeneo che permette di comparare le preferenze sul simbolo), i voti erano stati 54.500, pari al 16,61%.
L’approfondimento nelle pagine dedicate alle elezioni sul Corriere di Como in edicola martedì 28 maggio
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