Giro d’Italia Virtual: il comasco Spreafico conquista la seconda tappa

Vittoria comasca nella seconda tappa del Giro d’Italia Virtual, l’evento ciclistico con i corridori impegnati da casa sui rulli e collegati a un computer con il percorso di una vera frazione della “Corsa rosa”. Nella gara andata in scena oggi il successo è infatti andato all’erbese Matteo Spreafico, portacolori della squadra Androni-Sidermec. Spreafico ha chiuso con il tempo di 58’08’’ sul tracciato di 33 chilometri collinari da Linaro a Sogliano al Rubicone, parte del tragitto della dodicesima tappa del vero Giro d’Italia, la Cesenatico-Cesenatico.Una affermazione di grande rilevanza, considerando che in questa fase di blocco dello sport, le competizioni sono soprattutto virtuali e l’evento si svolge con l’egida di Rcs Sport, organizzatore, oltre che della “Corsa rosa”, anche della Milano-Sanremo e del Giro di Lombardia.Una prova, quella virtuale, che prevede una classifica generale a squadre e non individuale. Spreafico con il suo exploit ha dato un bel contributo alla causa dell’Androni-Sidermec.La formazione di Gianni Savio ha infatti conquistato la frazione: Matteo Spreafico, come detto ha chiuso primo, e con il compagno Luca Chirico ha fatto segnare il miglior tempo complessivo: 2h03’15’’.L’Androni-Sidermec, ha preceduto l’Astana Pro Team di 3’01’’ e la Nazionale italiana di 11’53’’. Il team kazako, grazie alle prestazioni di Omar Fraile e Hugo Houle, indossa la maglia rosa e rafforza il primato nella generale con un vantaggio di 10’19’’ sull’Androni-Sidermec e di 15’38’’ sulla Nazionale italiana, che era rappresentata ieri da Sonny Colbrelli e Giovanni Aleotti.Spreafico è atteso al via anche in una delle prossime tappe. Se la squadra lo chiamerà per quella di sabato, sfiderà anche un altro “Pro” comasco, Davide Orrico, sul circuito finale della frazione Udine-San Daniele del Friuli.Una bella soddisfazione dunque, per l’erbese, anche se in una competizione particolare. Nel suo curriculum l’erbese vanta tra l’altro il successo al Giro del Venezuela 2018.«Nelle corse su strada amo le cronometro – spiega – e questa prova sui rulli aveva lo stesso principio, visto che si disputava in maniera individuale. L’aver vinto è importante per la nostra squadra e per i suoi sponsor, in questa fase in cui mancano le gare vere e in cui, allo stesso tempo, gli eventi virtuali hanno grande visibilità».«Non nascondo che c’è anche un pizzico di amarezza – conclude Matteo – perché mi sarebbe piaciuto in questo periodo mostrare di essere in forma per meritare al chiamata al Giro d’Italia vero, che doveva partire il 9 maggio da Budapest. Ovviamente spero di poter essere al via della “Corsa rosa” nella sua nuova data e di far bene in qualche tappa».