«Grandinata, raccolto devastato in 10 minuti». Sono ingenti i danni denunciati da Coldiretti

«Grandinata, raccolto devastato in 10 minuti». Sono ingenti i danni denunciati da Coldiretti

Dopo un lungo periodo di siccità, le abbondanti precipitazioni degli ultimi giorni (e la grandinata di ieri) hanno portato con sé danni per l’agricoltura.A dirlo è Coldiretti di Como e Lecco. Non sono state risparmiate né le serre né i campi con colture seriamente compromesse.Il bilancio è in aggiornamento. In alcune zone i chicchi di ghiaccio hanno triturato il fieno destinato all’alimentazione del bestiame. «L’erbaio è distrutto, dovevo raccogliere il mese prossimo e il fieno è inservibile» commenta una allevatrice di Cagno. E anche dove la grandinata è stata meno intensa si teme per la raccolta.Le situazioni peggiori sono state registrate proprio nelle zone dove la grandine ha più imperversato, ovvero a Solbiate Comasco, Valmorea, ma anche nell’Erbese e nel Canturino, nel Medio e Alto Lago e nel Lecchese, senza dimenticare Menaggio e Oggiono.«È stato un disastro» ha aggiunto un coltivatore di Rodero. «Quest’anno, la produzione di frutta del mio meleto sarà irrimediabilmente compromessa. Anche tutti gli altri alberi da frutto sono rovinati: avevamo avuto una fioritura anticipata – dice ancora – ma straordinariamente promettente. Tutto cancellato in dieci minuti di grandine».«Il cambiamento climatico è accompagnato anche nelle province lariane da una evidente tendenza alla tropicalizzazione – spiega al riguardo Fortunato Trezzi, presidente di Coldiretti Como e Lecco – che si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi».«L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici – aggiunge – ma è anche il settore più impegnato per contrastarli. Si tratta di una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla meteorologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio».