Il “Sacro Monte” del lago è nel club da dieci anni
è tutelata dall’Unesco dalla fine degli anni Settanta. Si è iniziato con le incisioni rupestri della Valle Camonica (1979). Si è proseguito con Firenze (1982) e Venezia (1987) toccando poi Matera con i suoi “Sassi” (1993), Vicenza e le ville palladiane venete (1994-1996), i centri storici di Siena (1995) e Napoli (1995), Ferrara e i luoghi estensi del Rinascimento (1995-1999), Pompei, Ercolano e Torre Annunziata (1997), la Valle dei Templi (stesso anno). Tra le acquisizioni più recenti, le Dolomiti (2009), gli antichi insediamenti alpini (2011), l’Etna e le ville medicee toscane (2013). La vicina Svizzera ha un bottino assai più magro: Monte San Giorgio (2003) e Ferrovia retica (2008). Va ricordato che già nel 2008 la sezione comasca di Italia Nostra lanciò in un convegno al Teatro “Teresio Olivelli” di Tremezzo l’idea di inserire tutto il Lago di Como nella lista del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.
