Influenza, campagna vaccinale, si parte il 19 ottobre
La campagna vaccinale contro l’influenza partirà il 19 ottobre e Regione Lombardia ha acquistato 2.884.000 dosi di vaccino.Un numero sufficiente, secondo i vertici della sanità lombarda, anche se in realtà potrebbe mancare un milione di dosi. Il conto dei soggetti che rientrano nelle categorie per le quali è prevista la somministrazione gratuita del farmaco perché ritenute a rischio in regione arriva infatti a circa 3,8 milioni.Rispetto agli anni precedenti, quando il vaccino era raccomandato agli over 65, quest’anno l’età si è abbassata a 60 anni e sono stati aggiunti i bambini da 6 mesi a 6 anni. Confermata la proposta di aderire gratuitamente a tutti i pazienti cronici e soggetti a rischio per altre patologie e agli operatori sanitari. L’obiettivo indicato dalla Regione è raggiungere il 75% dei destinatari della campagna. «Ad oggi – ha spiegato Marco Trivelli, direttore generale Welfare Lombardia – la Regione ha già acquistato 2.884.000 dosi a fronte di un fabbisogno massimale raccomandato e aggiuntivo a titolo gratuito previsto di 2.768.000 dosi. Ciò significa che l’offerta dei vaccini è non solo coerente con il bisogno, ma addirittura superiore. C’è anche spazio per poter sub-fornire le farmacie per consentire alla popolazione non target di vaccinarsi volontariamente. La difficoltà non è dunque nelle forniture, quanto nel tentare di raddoppiare il numero di vaccinazioni in poche settimane rispetto agli anni precedenti».«Non tutta la popolazione target è disponibile nei fatti a vaccinarsi – ha aggiunto Trivelli – Lo scorso anno, infatti, la copertura effettiva è stata solo del 48%, quindi ampiamente sotto l’obiettivo ministeriale del 75%. Il vero tema è riuscire a somministrare i 2,9 milioni di dosi nel giro delle prossime 4-5 settimane in sicurezza, nel quadro Covid, cercando di raggiungere tutte le fasce deboli sperando di raggiungere la soglia del 60% di popolazione coperta».La consegna delle dosi è prevista in due fasi, ottobre e novembre. A ottobre saranno consegnate circa 800mila dosi e le rimanenti 2,1 milioni saranno invece disponibili a novembre.Adesione totale dei medici di medicina generale comaschi alla campagna antinfluenzale. Nell’ambito dell’Ats Insubria, il 100% dei professionisti parteciperà all’attività di prevenzione e si occuperà direttamente di vaccinare i propri pazienti. In generale la media lombarda è dell’89%. La vaccinazione dal 19 ottobre alla fine del mese riguarderà i pazienti fragili, gli ospiti delle residenze per anziani e gli over 65. Nella prima metà di novembre si procederà poi con i bambini da 6 a 24 mesi e tra i 60 e i 64 anni, con precedenza alle categorie fragili.Nella seconda metà di novembre toccherà quindi a bambini da 2 a 6 anni e operatori sanitari. Al termine, eventuali dosi rimaste saranno messe a disposizione, a pagamento, per le categorie che non rientrano tra quelle a cui il farmaco è raccomandato e offerto gratuitamente. «Ci sono studi – ha spiegato il virologo Fabrizio Pregliasco – secondo cui la vaccinazione antinfluenzale sembra proteggere meglio rispetto al Covid. Un vantaggio che credo possa essere colto dai nostri concittadini lombardi».«La scarsa disponibilità di vaccino influenzale – ha aggiunto il virologo – è un fenomeno di livello mondiale. Comunque è possibile che, sulla base dell’andamento della campagna vaccinale, ci possano essere degli elementi per consentire al cittadino di acquistare il vaccino».
