La città dimentica il “suo” scienziato

I luoghi voltiani sono inaccessibili, precari o addirittura preda del degrado(f.bar.) Sbiadiscono “di Volta in Volta” il lustro e la grandezza dell’insigne scienziato comasco. La sua città natale, dopo avergli reso omaggio, nei decenni passati, con monumenti celebrativi, sembra oggi essersi dimenticata del glorioso concittadino. Il Tempio Voltiano cade a pezzi. Torre Gattoni, chiusa, mostra segni di degrado e il Faro di San Maurizio è spento da mesi. Soltanto la cappella di Camnago, dove sono in corso lavori di restauro, sembra reggere l’urto del tempo e dell’oblio.

E lungo questo tour voltiano – meta ogni anno di migliaia di turisti – emergono, con evidenza, vari problemi. Ultimo, in ordine di tempo, quanto accaduto al Tempio. Nella galleria del primo piano del museo dedicato all’inventore della pila si è infatti staccato un blocco di intonaco di circa 2 metri quadrati. Il crollo è avvenuto ormai 7 giorni fa e ha interessato una parte originale della struttura, costruita tra il 1927 e il 1928. Sono in corso indagini che consentiranno di stabilire tempi e costi del restauro. Fino alla riapertura completa del monumento, intanto, il costo del biglietto d’ingresso – per le aree visitabili – è stato ridotto da 4 a 2 euro. Uscendo dal Tempio e volgendo lo sguardo alla collina di Brunate, si scorge il Faro, al buio ormai da aprile.Un guasto al sistema di illuminazione ha evidenziato la vetustà dell’impianto che si spera possa essere rapidamente riacceso. Fortunatamente, entro l’autunno dovrebbe essere realizzato un nuovo sistema di illuminazione. Ritornando in città, Torre Gattoni è sempre tristemente chiusa. L’antico edificio, situato all’incrocio tra viale Varese e viale Cattaneo, è stato sede di un laboratorio di fisica creato dal canonico Giulio Cesare Gattoni. Ed è diventato famoso grazie agli studi che vi condusse Volta. Purtroppo, oltre ad essere interdetta al pubblico, la Torre è oggi assediata dal degrado. Ieri mattina, nella zona verde prospiciente il monumento, spuntavano anche alcune siringhe. In piazza Volta c’è poi la grande statua del fisico comasco il cui basamento è stato preso di mira dai vandali con scritte di ogni tipo. Le luci avrebbero bisogno, quantomeno, di essere pulite, mentre le targhe commemorative devono essere cercate perché sono state spostate nell’aiuola laterale e non sono immediatamente visibili. Infine la cappella nel cimitero di Camnago Volta. Qui, da tempo, sono in corso interventi di restauro. Il monumento è ben tenuto, anche se stona constatare come si sia deciso di lasciare i macchinari dentro la cappella invece che in uno dei magazzini esistenti. Il vero problema è però quanto si trova tutto attorno Nel vecchio cimitero di Camnago lo spettacolo non è edificante, con tombe storte e rotte in più punti.