Lutto a Como: è morto Sandro Cima Vivarelli
Si è spento all’età di 89 anni Sandro Cima Vivarelli, già presidente del Centro Sportivo Italiano-Comitato di Como e da sempre in prima linea nella promozione dell’attività sportiva e impegnato in ambito associativo e benefico. Un personaggio molto noto in città. Per 33 anni ha lavorato nell’allora Ticosa, per lui l’ex tintostamperia non aveva segreti. Aveva iniziato il 15 febbraio del 1947.
«Ero un impiegato tecnico-amministrativo – aveva raccontato in una intervista alòCorriere di Comonel 2012 – Mi sono occupato del rilievo della produzione nei reparti; del controllo delle fatture; dell’ufficio tempi e metodi, in base al cronometraggio messo a punto da un docente universitario francese; della contabilità industriale di fabbrica, in pratica di quanto costava ciò che facevamo. Nel 1947 eravamo circa 1.200 dipendenti. Esisteva una portineria per gli operai e una per gli impiegati».«Eravamo autonomi per ogni funzione. Lì dentro esistevano tutti i tipi di lavori – aveva aggiunto Sandro Cima – Avevamo meccanici, idraulici, carpentieri, muratori, falegnami, verniciatori, elettricisti… Nessuno andava mai in cassa integrazione. C’era sempre qualcosa da fare per tutti. All’ultimo piano del corpo C avevamo la fotoincisione. Provvedevamo noi anche ai quadri di stampa».
Doveroso ricordare anche come storica voce di Radio Nova 88, una tra le prime emittenti della nostra città, che ha cessato la sua attività all’inizio degli anni ’90. Sandro Cima era la voce del mattino, quella che dava il buongiorno agli ascoltatori e li accompagnava fino all’ora di pranzo. Un programma avanti nei tempi, con le linee telefoniche sempre aperte al pubblico. Situazione che oggi è considerata normalità, ma che all’epoca non era così scontata.
I funerali si svolgeranno domani alle 10.30 nellaBasilica di Sant’Abbondio in città, preceduti dalla recita del rosario alle 10.