(ANSA) – MILANO, 31 GEN – Ramen e costine: la psicosi da coronavirus si combatte anche a tavola, in un ristorante cinese a Chinatown, con un pranzo cui hanno preso parte Confcommercio e l’assessora alle attività produttive del Comune di Milano Cristina Tajani. “Sono qui per portare un messaggio di vicinanza e solidarietà alla comunità cinese e di rassicurazione ai cittadini sulla diffusione del rischio” ha detto Tajani, spiegando che l’invito è “a non lasciarsi prendere da preoccupazioni immotivate e irrazionali che penalizzano il tessuto economico di una parte della nostra città: non c’è nessun rischio nel frequentare i ristoranti cinesi e non c’è nessun rischio per i bambini che frequentano scuole in classi miste”. Da parte sua Francesco Wu, consigliere di Confcommercio e referente per l’imprenditoria straniera, a tavola ha raccontato diversi episodi di discriminazione che gli sono stati riferiti, ad esempio da un’amica cui è stato negato di salire su un taxi. “Informare e informarsi va bene, la psicosi no” ha detto Wu.
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