(ANSA) – TARANTO, 09 DIC – Il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, il presidente della Provincia Giovanni Gugliotti e altri sindaci del territorio questo pomeriggio consegneranno al Prefetto di Taranto Demetrio Martino le proprie fasce di rappresentanza “in segno di protesta e denuncia per ciò che si sta compiendo”. Lo comunica il primo cittadino riferendosi all’imminente firma dell’accordo tra Governo e ArcelorMittal per la nuova compagine societaria e l’avvio del piano quinquennale, per il quale la comunità lamenta di non essere stata coinvolta, che riguarderà il polo siderurgico. L’iniziativa, spiega Melucci, avviene “mentre il Governo si appresta a firmare il sacrificio di altre generazioni di tarantini, senza che siano stati nemmeno resi pubblici i termini dell’intesa col privato”. Melucci aggiunge che “per l’occasione, in memoria delle tante vittime del passato e col cuore rivolto a chi ancora in questi giorni si ammala e continuerà ad ammalarsi a causa dell’ex Ilva, i suddetti Enti locali porranno a mezz’asta le proprie insegne e listeranno a lutto uno dei monumenti simbolici della storia e delle aspirazioni della comunità ionica”. Oggi, su richiesta della presidenza del Consiglio, Comune di Taranto e Regione Puglia hanno rinviato la videoconferenza per la “Costituzione del Tavolo per la sottoscrizione dell’Accordo di Programma per la bonifica, il risanamento ambientale, la riconversione e lo sviluppo del polo siderurgico di Taranto”. Gli enti locali propongono due scenari alternativi al piano previsto dall’intesa tra Governo e multinazionale. A quanto si è appreso, un primo scenario con la totale decarbonizzazione e l’introduzione di preridotto e forni elettrici, e l’altro con la chiusura dell’area a caldo, ma decisamente più oneroso. (ANSA).
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