Un’escursione sulla sponda orientale del Lago di Como lungo un suggestivo tratto di un più esteso itinerario escursionistico dal nome “Sentiero del viandante”, che parte da Lecco e arriva fino a Colico.Il Sentiero del viandante nel complesso è lungo oltre 40 chilometri da effettuare a piedi dividendo le tappe secondo le proprie capacità e allenamento. È possibile infatti tornare al punto di partenza utilizzando la ferrovia o, se si ha più tempo a disposizione, il battello.L’itinerario proposto oggi ha inizio a Varenna e termina a Bellano, e si snoda lungo un’esile mulattiera che si dipana fra boschi di castagni e morbidi declivi coltivati, a poche centinaia di metri dalla riva del lago. Inoltre, il percorso permette di raccogliere, nello spazio di poche ore, il meglio dei caratteristici paesaggi di una certa parte della Lombardia: panorami di prima grandezza, singolarità botaniche e geologiche, testimonianze della fede, ritagli di campi, casali, vigne e oliveti.Da Varenna si sale verso il piccolo abitato di Vezio dove sorge un castello tra i più belli del lago e dove è possibile fare una breve sosta per esplorarlo. Il Castello di Vezio è in una posizione superba, a dominio dell’intero centrolago, di cui era certo il principale punto di segnalazione. È un castello cinto da una torre quadrata che risale al XII o al XIII secolo.Proseguendo, una volta superata la carrozzabile e l’orrido successivo, si riprende la strada e, dopo 100 metri si incontra il bivio che conduce all’abitato di Regolo. Tra ulivi e chiese barocche, strette viuzze e piccoli boschetti, con un dislivello quasi assente, si arriva al magnifico bosco delle Streghe, dopo di che si scende a Gittana, fantastico belvedere sul lago e gioiello architettonico che merita di essere ammirato. A monte dell’abitato, sempre tra gli ulivi, si supera la strada per Esino e la vecchia funicolare di Regoledo per rientrare nel bosco. Sempre a mezza costa e senza troppa fatica si guadagnano le terrazze che portano nella vallata del Biosio. Ignorando, a fatica, il Crotto del Mauro, fuori dal bosco, con vista magnifica in ogni direzione, non resta che attraversare la strada che sale da Bellano verso la Valsassina e scendere all’ombra di case e muriccioli all’Orrido di Bellano, nella foto, dove il Pioverna, incassato tra le rocce, offre uno spettacolo da brivido.Lungo il percorso è possibile notare i muri a secco che delimitano il sentiero. Sono possenti manufatti di pietra che in alcuni casi arrivano fin quasi a due metri di altezza. Le pietre si reggono e si bilanciano per semplice compressione. Fra le numerose fessure spuntano pianticelle di vario tipo fra cui la Matricale, la Borracina, la Valeriana Rossa e l’Erba Cimina.Inoltre, per i più attenti, sono anche presenti i Cippi confinari che si trovano sul bordo della mulattiera e riportano incisa la data 1732 e le sigle dei comuni di Perledo e di Bellano.Se non si ha a disposizione un’auto a Bellano è possibile utilizzare il treno per tornare a Varenna. La stazione non è distante e la si raggiunge scendendo la lunga scalinata e poi, a sinistra, percorrendo un tratto di strada provinciale.
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