Comparirà in aula a Milano, tribunale competente, per rispondere alle accuse di violenza sessuale aggravata su una minore e detenzione di materiale pedopornografico. L’udienza preliminare è stata fissata per marzo. A rispondere alle contestazioni ci sarà un 30enne del Comasco, e con lui finirà davanti al giudice anche la compagna – 30 anni – accusata di concorso per «aver omesso di denunciare i fatti» nonostante fosse sempre stata presente «nell’abitazione in cui questi avvenivano». Il capo di imputazione messo nero su bianco dalla Procura della Repubblica di Milano, è un film dell’orrore. Il 30enne è accusato sia di detenzione di materiale pedopornografico (4.473 video, molti autoprodotti, e 6915 immagini), sia di aver abusato di una bambina di pochi anni (meno di cinque) dopo averla drogata con un sedativo e filmato tutto con una videocamera. Avrebbe poi tentato di mettere in vendita online i video nel deep web. Non solo, ma dalle indagini è emerso – ed è stato bloccato prima della pubblicazione – un vero e proprio tutorial autoprodotto (tradotto anche in inglese) con istruzione su come abusare di minori drogandoli e senza che questi se ne accorgessero.
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