Una storia dell’orrore, l’ennesima, ha portato a processo un ghanese di 51 anni accusato di più abusi nei confronti della figlia di una coppia di amici, violentata per oltre tre anni da quando la piccola aveva 11 anni. Una vicenda che è stata anche “congelata” in un apposito incidente probatorio effettuato in fase di indagine.Nella storia – giudicato separatamente – sarebbe poi finito anche un amico del ghanese, pure lui accusato di abusi sempre nei confronti della piccola. La prima parte del capo di imputazione fa riferimento ad un periodo compreso tra i primi mesi del 2009 e la fine del 2010. Due anni in cui la bambina subì ogni tipo di abuso, fino allo stupro, da parte del 51enne.Quest’ultimo, secondo la tesi dell’accusa, avrebbe approfittato dell’ospitalità offertagli dalla famiglia della piccola per poi costringerla a subire gli abusi approfittando dell’assenza dei genitori. Violenze sessuali «con frequenza regolare», anche giornaliera.Ma c’è di più (purtroppo): in una data imprecisata del mese di maggio 2012, il 51enne ghanese avrebbe invitato in casa un amico e connazionale, mandando la bambina (che nel frattempo aveva compiuto 13 anni) in garage con un pretesto per poi farla seguire dall’amico che la violentò. Il 51enne rimase all’esterno del box a fare da “palo”. Scene dell’orrore, come detto, che sono poi finite in una denuncia e in una indagine della Procura della Repubblica che ha infine chiesto il giudice dell’udienza preliminare Laura De Gregorio il rinvio a giudizio. Richiesta accolta dal gup e vicenda che dunque, la prossima settimana, verrà discussa di fronte al Collegio di Como.
Quando arriva l'inverno dobbiamo fare i conti con i termosifoni accesi che hanno un certo…
Pranzi cancellati e insegnanti a stomaco vuoto e tutto per "contenere i costi". Scoppia la…
Massima attenzione, con gli affitti non si scherza: basta un piccolo errore, che si rischia…
Le vacanze di Natale di quest'anno saranno più lunghe del solito: ogni regione ha già…
Il Bonus Pulizie fa tirare un sospiro di sollievo a migliaia di lavoro. Chi svolge…
Fai attenzione la prossima volta che prelevi al bancomat: molti cittadini sono già cascati in…