ACI fa sorridere gli automobilisti | Maxi rimborso da 600€: ottenerlo è facilissimo

ACI fa sorridere gli automobilisti | Maxi rimborso da 600€: ottenerlo è facilissimo

Rimborso ACI - Pexels - corrieredicomo.it

L’Automobile Club d’Italia fa sorridere un mare di automobilisti. Spunta il maxi rimborso fino a 600 euro: ecco come ottenerlo

Multe, decurtazione dei punti, corsi obbligatori in autoscuola: quando il saldo scende e arriva la lettera con i punti tagliati, oltre alla paura di restare a piedi c’è quella di mettere mano al portafoglio.

I corsi di recupero e, nei casi più gravi, il nuovo esame dopo l’azzeramento dei punti possono costare centinaia di euro, un peso non da poco per molti automobilisti che ogni giorno usano la macchina per lavorare o per la famiglia.

È qui che entra in gioco l’Automobile Club d’Italia. ACI ha previsto, per i propri soci, una copertura specifica legata alla tutela legale e alle perdite pecuniarie per recupero patente, che permette di farsi rimborsare gran parte – e in alcuni casi l’intero importo – delle spese sostenute.

Non si tratta di scorciatoie o trucchi borderline, ma di un meccanismo assicurativo chiaro: chi è titolare di determinate tessere e rispetta le condizioni previste può ottenere un rimborso molto vicino a quanto ha pagato per corsi ed esami.

Recupero punti patente: come funziona il maxi rimborso ACI

Secondo quanto indicato dall’ACI, la copertura dedicata al recupero punti patente rimborsa le spese per i corsi di aggiornamento e, nei casi di perdita totale del punteggio, anche quelle per il conseguimento di una nuova patente. In concreto, per il recupero parziale dei punti è previsto un rimborso fino a 250 euro sulle somme pagate per il corso in autoscuola, una volta l’anno e di norma entro un certo periodo dalla decurtazione. Per chi invece arriva allo zero e deve rifare l’esame, la copertura può arrivare fino a 600 euro di rimborso, cifra che nei fatti azzera quasi del tutto il costo di lezioni e prove in Motorizzazione.

Il “segreto” è che il rimborso non scatta in automatico per chiunque, ma è riservato ai soci in possesso delle tessere che includono la garanzia “perdite pecuniarie – recupero patente e punti patente”. Per attivarlo bisogna aver frequentato un corso in una struttura autorizzata, pagato le relative fatture e conservato tutta la documentazione. Solo così, una volta concluso il percorso di recupero o ottenuta la nuova patente, si può inoltrare la richiesta di rimborso alla centrale operativa ACI con le modalità previste dal regolamento associativo, facendo valere i massimali indicati (250 o 600 euro a seconda del caso).

Il “trucchetto” legale: cosa fare per farsi restituire fino a 600€

Il famoso “trucchetto” che fa sorridere gli automobilisti è in realtà una semplice pianificazione. Prima di trovarsi con i punti al minimo, chi guida spesso può valutare di diventare socio ACI scegliendo una tessera che comprenda il rimborso dei corsi di recupero punti. Nel momento in cui arriva la comunicazione di decurtazione o la revoca per azzeramento del punteggio, invece di subire il costo del corso o del nuovo esame, ci si iscrive presso una scuola guida convenzionata o autorizzata, si frequenta il percorso richiesto e ci si fa rilasciare ricevute e attestati di frequenza.

Concluso il corso o superato l’esame di revisione, entra in gioco la seconda parte del meccanismo: entro i tempi fissati dai regolamenti, il socio invia all’ACI domanda di rimborso, allegando copia della patente, della comunicazione di decurtazione punti e delle ricevute intestate. La pratica viene valutata secondo le condizioni generali di assicurazione e, se tutto è in regola, il socio riceve il rimborso fino al massimale previsto. In diversi casi pratici, soprattutto per i corsi di recupero punti organizzati direttamente in ambito ACI, questo significa trasformare un corso da 200–250 euro in un costo di fatto “zero” per il portafoglio. È qui che il titolo prende senso: con la tessera giusta e un po’ di organizzazione, l’ACI può davvero offrire un maxi rimborso da 600 euro, permettendo di affrontare corsi e nuovi esami senza l’incubo della spesa piena.