Una bella storia di vita e di sport si è chiusa oggi. Un grave lutto ha colpito il mondo del calcio e dell’imprenditoria lariana. Si è spento a Lanzo, dove era ricoverato per i postumi del Covid, Raffaele D’Angelo: aveva compiuto 91 anni lo scorso settembre.
La storia della vita di D’Angelo, il “Signor Bmw”, per i comaschi, sembra uscita da un film e trascorre fianco a fianco di alcuni straordinarie personalità del Dopoguerra. Nato a Casandrino, in provincia di Napoli, entra nell’Arma dei carabinieri e diventa autista di Carlo Alberto Dalla Chiesa. Sarà a fianco del futuro generale prima in Sicilia e in seguito proprio a Como, dove D’Angelo decise di fermarsi e lasciare la divisa alla fine degli anni Cinquanta.
Nel 1958 sposa Marisa, che oggi ha 87 anni ed è appena uscita dal Covid, e trova lavoro in una seteria. La coppia avrà tre figli, Niki, che lo ha seguito nelle sue passioni per sport e auto, Raffaella, nota stilista e Anna. D’Angelo fu anche amico del commissario tecnico dell’Italia Enzo Bearzot e scoprì il talento di Claudio Gentile.
Il ricordo di D’Angelo sul Corriere di Como in edicola il 6 gennaio
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