Lutto nel calcio e per il Como. A 82 anni – compiuti lo scorso 25 aprile – è scomparso Tarcisio Burgnich. La notizia è arrivata nella notte dalla Versilia, dove viveva da anni. Da giocatore è stato uno tra i più forti difensori della storia. Fece parte della grande Inter e fu protagonista ai Mondiali del 1970 in Messico, segnando una storica rete nella mitica partita Italia-Germania 4-3. Un match che però lui non mitizzava e anzi definiva come disputato con “lo spirito da scapoli e ammogliati”.
Originario di Ruda, in Friuli, Burgnich da allenatore è stato molto legato al Como, che ha guidato per ben tre volte. La prima tra 1982 e 1984, si concluse con la promozione in serie A, ottenuta con Atalanta e Cremonese.
Poi, nel torneo 1987-1988, in A, chiamato al capezzale della squadra salvò gli azzurri da una quasi certa retrocessione dopo una pessima partenza con Aldo Agroppi alla guida degli azzurri. Un risultato ottenuto all’ultima giornata, con il pari del Sinigaglia contro il Milan, che contemporaneamente regalò lo scudetto ai rossoneri di Arrigo Sacchi,
C’è stata anche una sua terza volta sul Lario, in questo caso in C, nel torneo 1992-1993, quando subentrò ad Andrea Valdinoci e portò i lariani – in una situazione traballante di classifica – a una salvezza tranquilla.
Da giocatore, oltre che con l’Inter, militò con Udinese, Palermo, Juventus e Napoli. Lungo l’elenco delle squadre che ha guidato, oltre al Como: Livorno, Catanzaro, Bologna, Genoa, Lanerossi Vicenza, Cremonese, Salernitana, Foggia, Lucchese, Ternana, Pescara.
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