Rinviati a giudizio nel mese di febbraio del 2019 per l’agguato che andò in scena a Carugo il 29 agosto 2017. È la decisione del giudice dell’udienza preliminare che ieri si è espresso sul tentato omicidio – questa l’accusa della Procura – ai danni di un 25enne marocchino ferito a colpi di pistola a una gamba. Lo straniero, domiciliato a Milano e irregolare in Italia, era stato colpito mentre camminava in via Piave. Il giovane era stato avvicinato da due uomini in sella a uno scooter che, puntandogli una pistola alla testa, gli avevano ordinato di inginocchiarsi a terra. Il ragazzo aveva tentato la fuga, inseguito dagli spari. Ferito, era riuscito a rifugiarsi in un cortile nella zona e a chiedere aiuto ad alcuni conoscenti.
Meno di 48 ore dopo l’agguato, i carabinieri avevano arrestato uno dei presunti responsabili, un 39enne di Carate Brianza, accusato di tentato omicidio in concorso e porto abusivo di arma da fuoco. Nelle settimane successive, l’indagine proseguì e arrivò a identificare anche l’altro uomo che, per l’accusa, avrebbe partecipato all’agguato, ovvero un 24enne della Repubblica Dominicana.
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