(ANSA) – NAPOLI, 30 GEN – Sono accusati di aver favorito il clan Polverino e per questo per l’ex sindaco di Marano (Napoli) e per l’ex responsabile dell’ufficio tecnico del comune sono stati rispettivamente disposti gli arresti domiciliari e la sospensione dai pubblici uffici. Coinvolto anche un imprenditore edile, ai domiciliari, già a processo per concorso esterno in associazione mafiosa. Dalle indagini dei carabinieri è emerso che l’ex sindaco, Mauro Bertini, attuale consigliere comunale d’opposizione (lista civica di centro-sinistra L’Altra Marano) del Comune di Marano e Armando Santelia, oggi responsabile del settore urbanistica del Comune di Ottaviano, anche previa indebita corresponsione della somma di 125mila euro da parte dei fratelli imprenditori Aniello e Raffaele Cesaro, negli anni in società occulta con esponenti del clan Polverino, avrebbero favorito l’aggiudicazione alla società riconducibile a quest’ultimi della concessione per la commessa di una opera pubblica del valore di oltre 40 milioni di euro.(ANSA).
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