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Alberto Bettiol dona la maglia al Ghisallo e annuncia: «Presto mi allenerò sulle strade del Comasco»

Una nuova grande firma del ciclismo destinata ad allenarsi sulle salite del Comasco. L’annuncio è arrivato ieri al Ghisallo e lo ha dato Alberto Bettiol, il 26enne toscano che nel 2019 ha conquistato il Giro della Fiandre, una delle cinque classiche-monumento mondiali. Un ristretto gruppo di cui fa parte anche il Giro di Lombardia.Bettiol era ieri nel Triangolo Lariano per la manifestazione promozionale dello sponsor della sua squadra e ha spiegato che presto andrà vivere in Canton Ticino scelta che hanno fatto altri corridori importanti, capitanati da Vincenzo Nibali.«Presto mi vedrete sulle strade della provincia di Como durante gli allenamenti – ha detto Bettiol – anche se in parte già le conosco, visto che ho corso al Giro di Lombardia in passato, una gara che, se devo essere sincero, non è troppo nelle mie corde. Per quanto mi riguarda è un po’ troppo dura, ma la cosa bella è qui vedo che c’è davvero tanta passione».In una giornata con freddo, pioggia e neve, praticamente le condizioni del Giro delle Fiandre, il corridore toscano ieri ha pedalato con un gruppo di Amatori partendo dal Ghisallo per poi tornare, con rinfresco finale al Museo del Ciclismo, passando da Sormano. Un giro in scioltezza riservato a cento fortunati che si erano da settimane prenotati per partecipare all’evento. In verità la presenza è stata minore: dopo aver dato un’occhiata al tempo c’è chi ha preferito stare a casa, per la delusione di chi non è invece riuscito ad avere pass e ben volentieri avrebbe pedalato a fianco di un grande atleta in qualunque condizione.Al Ghisallo l’organizzazione è stata di Antonio Molteni – presidente della Fondazione Museo del Ciclismo – e del suo staff. Con lui Bettiol ha scherzato: «Dovevo vincere al “Fiandre” per essere ospitato al Museo». Con un sorriso Molteni gli ha ricordato che «questa è la casa di tutti i ciclisti. Qui siete sempre i benvenuti».Alberto ha donato la sua maglia al Museo – riaperto per l’occasione, visto che attualmente è in chiusura invernale – in quella che è stata una cerimonia di grande significato. Fiorenzo Magni, l’uomo che più di tutti ha voluto l’esposizione permanente di Magreglio, era infatti denominato il “Leone delle Fiandre” per i suoi tre successi consecutivi nella corsa belga fra 1949 e 1951. Bettiol ha vinto esattamente 70 anni dopo il suo illustre conterraneo – per entrambi l’origine è toscana – e Molteni non si è fatto sfuggire l’occasione: la consegna è così avvenuta davanti alla bicicletta con cui Magni trionfò nel 1949 adornata con tutte le coccarde che all’epoca gli vennero consegnate. Un momento di grande suggestione ed emozione, anche per lo stesso Bettiol.

Redazione

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