L’allarme lanciato dagli addetti alla sicurezza dell’Iper. La coppia si era già presentata nel centro commerciale domenica scorsa. Le accuse sono ricettazione e truffaUn italiano e un ugandese fermati dalle volanti. Addosso e in casa trovate ben 22 tessere di bancaIn loro possesso avevano 22 carte di credito clonate. Diciassette addosso, al momento dell’intervento delle forze dell’ordine, altre cinque trovate in una successiva perquisizione. Gli agenti delle volanti della Questura hanno arrestato nel pomeriggio di mercoledì due persone ora chiamate a rispondere di ricettazione e truffa. Si tratta di un cittadino italiano di 38 anni, residente a Luisago, e di un ugandese di 28, residente a Brescia ma, secondo gli inquirenti, con un appoggio stabile
in un appartamento di Lipomo. Dove, appunto, sono state trovate le altre cinque carte clonate. L’operazione è scattata grazie ai sospetti – poi rivelatisi fondati – degli addetti alla vigilanza dell’Iper di Grandate a cui non tornavano i conti in merito alle presenze di un italiano che al momento di pagare il conto in cassa spesso aveva problemi con le carte di credito. Una scena osservata con curiosità nella giornata di domenica e poi ripresentatasi sostanzialmente identica mercoledì.Il 38enne, insomma, una volta giunto alle casse, tentava di pagare con carte che in alcuni casi non funzionavano, costringendolo a estrarre altri documenti fino al via libera dato dalla macchinetta. I sorveglianti hanno così preferito avvisare le volanti della polizia che, giunte sul posto, hanno iniziato a controllare a loro volta i movimenti sospetti dell’uomo. Quando quest’ultimo si è poi unito, all’esterno dell’Iper, ad un complice che l’attendeva – l’ugandese – cercando poi di allontanarsi, allora è scattato il blitz degli agenti. A successivi controlli sull’identità, i sospetti hanno iniziato a diventare certezze: lo straniero era infatti già noto alle forze dell’ordine proprio per questioni legate alla clonazione delle carte di credito. Sono quindi partiti ulteriori accertamenti e in una cassetta di sicurezza – all’interno dell’Iper – che era stata utilizzata dalla coppia, sono poi comparse quattro carte prepagate da 100 euro l’una, un gioco elettronico, un notebook e un pc portatile. Addosso poi, i due fermati avevano ben 17 carte di credito risultate clonate. Le perquisizioni si sono estese a dove i due vivevano, trovando – soprattutto nella casa di Lipomo – altre cinque carte di credito clonate, oltre ad altra merce di provenienza dubbia e, soprattutto, allo “skimmer”, un apparecchio in grado di captare i dati delle bande magnetiche e dunque utilizzato proprio per copiare i codici della carte di ignari clienti. Vistosi con le spalle al muro, l’italiano alla fine avrebbe pure confessato, raccontando di essersi prestato – dietro compenso – ad acquistare la merce con le carte di credito clonate. I due uomini sono poi stati arrestati e il loro fascicolo è ora aperto sul tavolo del pm di turno in Procura, Giuseppe Rose.
Mauro Peverelli
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