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«Alla recita di Natale dell’anno scorso i protagonisti erano lepri e conigli»

Da Facebook alle pagine dei giornali locali. La polemica per la mancata benedizione della scuola di Albavilla è esplosa all’improvviso e sta agitando gli ultimi giorni di lezione prima delle vacanze di Natale. Qualcuno, tra i genitori, non sa ancora nulla, mentre molti preferiscono non entrare nel merito della vicenda.L’impressione è che prevalgano i favorevoli alla benedizione. Tra l’altro, tra coloro che stanno invece dalla parte del dirigente scolastico di Albavilla, è praticamente

impossibile trovare qualcuno che “ci metta la faccia” e accetti di dare voce a chi, al grido «la scuola è laica», considera sacrosanto che il sacerdote resti fuori dall’istituto.«È la prima volta che sento una cosa del genere, non immaginavo neppure che fosse stata abolita la benedizione di Natale – afferma Sabatino Falzarano – Mi sembra una cosa sbagliatissima e assurda. Stiamo davvero perdendo tutti i nostri valori. Non credo proprio che sia una cosa giusta».Molti genitori vanno di fretta. Prendono in consegna i figli e si allontanano rapidamente. L’autista dello scuolabus, Michele Caccavano, aspetta paziente che i suoi passeggeri salgano a bordo.«Non credo ci sia nulla di malvagio nella benedizione a scuola – dice – È una tradizione che deve essere rispettata. Ognuno poi è libero di pensarla come meglio crede, ma mi sembra sbagliato vietare in assoluto un rito che fa parte della nostra cultura».«La scuola è laica ed è di tutti. Chi ritiene importante la benedizione fa venire il sacerdote in casa», commenta una mamma che vuole però rimanere anonima. La stessa richiesta di un’insegnante che accusa gli operatori dell’informazione di dare un’idea distorta della situazione ma poi non accetta di spiegare quale sia, dal suo punto di vista, la realtà dei fatti.«La benedizione deve essere fatta per mantenere una tradizione importante – afferma Guido Gioiosa uscendo dalla scuola con il figlio accanto – Siamo in Italia ed è giusto continuare a fare quello che si è sempre fatto. Non vedo perché dovremmo rinunciare».Elisa Seveso è pronta a non far partecipare la figlia alla recita di Natale. «Hanno stravolto completamente il significato di questa festa – dice – L’anno scorso, i protagonisti erano lepri e conigli anziché le figure tradizionali del Natale. Dicono che lo fanno per gli extracomunitari. Natale è Natale, e sono assolutamente favorevole alla benedizione e al rispetto del significato di questa festa».

A.Cam.

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