La riapertura delle scuole a gennaio, lo sforzo massimo per evitare una terza ondata e il vaccino anti Covid, che per la popolazione sarà disponibile tra mesi. Queste le tre direttrici lungo le quali i vertici di Ats Insubria si sono mossi durante l’incontro di oggi. Tre argomenti strettamente collegati che necessitano della massima attenzione anche perché, dopo tre settimane con i dati sui contagi in calo, l’ultima rilevazione – riferita alla settimana tra il 12 e il 18 dicembre – ha fatto segnare una risalita, seppur lieve, nel numero di nuovi positivi. Nella settimana dal 12 al 18, seppure con un numero più elevato di tamponi e un tasso di positività sceso dal 23,9% al 20,8%, i nuovi positivi accertati sul territorio comasco dell’Ats Insubria sono saliti da 1.088 a 1.410. Scende invece il totale dei tamponi positivi, che comprende anche i test per accertare la guarigione e passa da 3.405 a 3.230.Numeri dunque che, seppur non gravi, indicano un trend in controtendenza rispetto al passato recente. «È un campanello d’allarme – avverte il direttore sanitarioGiuseppe Catanoso– L’indice dell’intensità di replicazione del virus è tornato sopra uno e, anche se gli ultimissimi dati sembrano segnare una nuova inversione e una discesa, è fondamentale la massima attenzione».Sul fronte scuole, intanto, lo snodo cruciale è caratterizzato dai trasporti.
(approfondimenti sul “Corriere di Como” in edicola domani)
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