La maxi indagine della finanza sullo spaccio di marijuana nell’OlgiateseIl cerchio è chiuso. Anche il presunto capo del gruppo di albanesi che avevano in mano lo spaccio della marijuana nell’Olgiatese è stato arrestato. Si tratta di Zamir Oruci, detto “Kiko” (34 anni residente a Lurate Caccivio), l’uomo che avrebbe seguito e curato il carico da 500 chili di sostanza stupefacente giunto sul Lario dal sud dell’Albania, riuscendo però a scappare al blitz della guardia di finanza andato in scena nell’aprile 2013. A quella operazione seguirono mesi di indagini, culminate
in dicembre con l’ordinanza di custodia cautelare in carcere che aveva colpito undici persone sgominando lo spaccio in tutto l’Olgiatese e non solo. Un uomo, in quei giorni, era però riuscito a sfuggire nuovamente – come già fatto in aprile – al carcere, ed era proprio il 34enne ora arrestato. Gli inquirenti ritengono sia la persona di maggiore spicco del gruppo di connazionali dediti al traffico illecito di sostanze stupefacenti. Oruci si nascondeva a Cesano Maderno ed era in possesso di documenti falsi per occultare la sua reale identità. A mettergli le mani addosso sono stati i carabinieri della Tenenza del comune brianzolo. Era latitante, appunto, dal giorno in cui riuscì a scappare dopo aver scaricato nei boschi dell’Olgiatese enormi sacchi pieni di 500 chili di droga appena giunta dall’Albania. Ma non è tutto, perché, nell’ambito dell’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare in dicembre, erano state fatte anche perquisizioni grazie alle quali i finanzieri di Olgiate Comasco avevano rinvenuto altri 16 chili di marijuana nascosti all’interno di un vano aperto nella parte bassa della carrozzerie di un’auto. L’uomo al volante era stato arrestato in flagranza di reato, mentre le indagini erano proseguite per cercare di risalire al proprietario del carico. Infatti era da subito emerso che l’arrestato di allora altro non era che il semplice “custode” dello stupefacente. Ora, le fiamme gialle hanno ricostruito anche questa vicenda, chiedendo, ottenendo ed eseguendo una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere per il presunto proprietario della droga. In manette è così finito un altro albanese di Gironico, di 39 anni, che è ritenuto essere anche il mandante nonché l’organizzatore del carico di marijuana. Lo stupefacente era diviso in 40 panetti nascosti nella carrozzeria dell’auto.Con questi ultimi due arresti, si può dire che l’operazione “Garden 2013”, condotta dalla guardia di finanza di Olgiate Comasco, sia conclusa. Tutti quelli che erano stati individuati sono stati presi, almeno quelli presenti in Italia. Rimane a piede libero un solo elemento, che però risiede in Albania.
Mauro Peverelli
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