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Altro che ronde di cittadini. Ad Albavilla le “sentinelle” sorvegliano tutte le strade

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Una sentinella in ogni quartiere. Se possibile, addirittura una per via. Un cittadino che, a turno, controlli la propria casa e quella dei vicini, segnalando movimenti o persone sospette. È questa l’insolita formula che potrebbe essere adottata, già a gennaio, nel territorio di Albavilla per cercare di contrastare la recente ondata di furti negli appartamenti. Ben 25 negli ultimi mesi tra Albavilla e Albese con Cassano.Non si tratta di ronde vere e proprie, ma un’operazione di sicurezza

comunitaria. Ieri mattina un gruppo di cittadini dai quali è partita la proposta, insieme agli amministratori comunali, si sono incontrati per affrontare da un punto di vista operativo il problema. Tutto nasce da un recente episodio che ha coinvolto la promotrice di questo progetto di vigilanza basata sulla solidarietà tra gli abitanti.«Pochi giorni fa – racconta Lohana Sartori – dei ladri hanno cercato di introdursi in casa. Fortunatamente il colpo non è andato a segno. Ma ho deciso di dire basta. Ho creato un gruppo su Facebook (Albavilla sicura) che in due giorni ha raccolto più di 120 sostenitori, tutti spaventati per questa lunga serie di furti».Semplice il contenuto di questa pagina.«Ho chiesto la collaborazione dei cittadini. Li ho invitati, molto umilmente, a ritrovare la voglia di aiutarsi e di fare più attenzione non solo alla propria abitazione ma a guardarsi intorno e avvisare le forze dell’ordine in caso di presenze sospette», aggiunge Lohana Sartori.E l’amministrazione ha risposto ieri mattina incontrando i cittadini. L’intenzione è quella di organizzarsi per creare un sistema condiviso ed efficace. Anche perché nelle settimane passate in alcuni casi i cittadini hanno già agito in autonomia segnalando situazioni non troppo chiare.«Abbiamo deciso che da gennaio verrà istituita una commissione sicurezza con cittadini, amministratori e polizia locale – dice Roberto Ballabio assessore alla protezione civile del Comune di Albavilla – Incontreremo ovviamente i carabinieri di Erba e cercheremo di coordinarci. Possiamo inoltre contare anche sul supporto, oltre che dei cittadini dei carabinieri in congedo. La loro sede è proprio qui nel vecchio palazzo comunale».Gli abitanti di Albavilla sono 6.300 e le strade circa 100. L’impegno degli abitanti dovrà dunque essere concreto. La situazione furti non è emergenziale come nella vicina Lipomo dove in tre mesi i colpi messi a segno sono stati ben 80.«Qui siamo a quota 25. Numeri che in ogni caso rappresentano un chiaro segnale di escalation criminale – ha detto Federico Ciceri, commissario capo della polizia locale di Albavilla e Albese – Noi siamo in 5 e tra poco un agente andrà in pensione. Ci vorrebbero almeno 11 uomini. Abbiamo anche preso 8 agenti esterni per coprire dei turni fino alle 23 per due sere alla settimana. Ma non si può lavorare con risorse così scarse. Solitamente riceviamo 2 o 3 segnalazioni sospette al giorno. Nel 2013, ad esempio, abbiamo sequestrato ben 55 veicoli per le più svariate ragioni».Convinto della necessità di intervenire anche il vicesindaco reggente di Albavilla, Carlo Cairoli.«Ora, a breve, organizzeremo un’altra riunione ancor più operativa per scendere nei dettagli del piano. È un problema sempre più concreto», dice Cairoli, che racconta anche un’esperienza personale. «Io stesso ho ricevuto per ben tre volte la visita dei ladri. E non è certamente piacevole. Una volta sono riuscito, dopo essermi accorto di movimenti strani nel giardino della casa dei vicini, a far scappare gli intrusi che comunque avevano già razziato la mia abitazione. Il messaggio che vogliamo lanciare è chiaro. Quello di un aiuto reciproco. L’invito a osservare quanto accade non solo tra le proprie mura domestiche ma anche al vicino», conclude il vicesindaco reggente. L’idea in Comune ad Albavilla è chiara e condivisa.«Vogliamo una commissione sicurezza seria e con tutte le caratteristiche necessarie a farla funzionare – conclude Gabriele Parravicini, assessore alla Cultura – Non abbiamo bisogno di vigilantes per le strade. Puntiamo a un controllo sociale, ovviamente in accordo con le forze dell’ordine, caratterizzato da un ritrovato spirito di collaborazione».

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