Como ha Leopardi nel suo Dna culturale: custodisce al Museo Giovio il manoscritto di un’opera d’esordio come “L’appressamento della morte”. Un testo che lo studioso Vincenzo Guarracino ha presentato in edizione critica e che andrebbe esposto al pubblico, Covid archiviato ovviamente. Proprio Guarracino, insigne leopardista di fama internazionale, firmerà l’anno prossimo l’antologia L’infinito dal Colle di Brunate edita da Pozzoni, con testi di poeti contemporanei ispirati ai versi dell’Infinito
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