Palazzo CernezziDopo dodici interminabili sedute consiliari, poco prima dell’alba di sabato è stato approvato il bilancio di previsione 2014 del Comune di Como.L’opposizione aveva presentato oltre 170 emendamenti e 40 ordini del giorno, la maggioranza voleva chiudere il capitolo entro la settimana ed evitare il rinvio a settembre. Una prova di forza tra i due schieramenti, vinta dalla maggioranza.Nelle pieghe della discussione, è stato approvato anche un ordine del giorno presentato dal duo di Forza Italia Sergio Gaddi-Anna Veronelli che impegna il sindaco di Como, Mario Lucini, a relazionare in aula entro la fine di settembre sulle scelte progettuali e sull’andamento del cantiere delle paratie sul lungolago. Un cantiere che, ormai è chiaro, non riprenderà all’inizio di settembre.L’ordine del giorno è passato con i voti anche di parte della maggioranza, tra i quali quelli di due esponenti del Pd, il presidente del consiglio Stefano Legnani e Gioacchino Favara. «Il tema delle paratie è forse il più delicato e importante dell’intera agenda cittadina – spiega Legnani – Il sindaco prima del voto si è detto disponibile ad aggiornare il consiglio, quindi mi è sembrato giusto consentire questo approfondimento».Più nette le parole del collega di partito Favara, secondo il quale «la questione delle paratie non è solamente tecnica ma anche politica. È doveroso parlarne in consiglio».Il sindaco Mario Lucini commenta così invece la chiusura dell’iter.«Si tratta di una tappa importante e indispensabile per poter respirare un po’ su spese e investimenti – commenta – è stato un percorso lungo e impegnativo, anche per via delle modifiche normative nazionali che impongono la revisione dei regolamenti dei tributi».Non sono mancate, ovviamente, le critiche dal fronte della minoranza. «Un bilancio invotabile – ha scritto su Facebook Marco Butti, esponente di Fratelli d’Italia e consigliere del gruppo misto – in linea con il lago di tasse varato dal sindaco».Sulla stessa linea Sergio Gaddi (Forza Italia): «L’unica cosa che sono stati capaci di fare benissimo è quella di aumentare le tasse del 300%. Quindi Lucini può già essere ricordato come il sindaco delle tasse». A Gaddi fa eco la collega forzista Anna Veronelli su Facebook: «Abbiamo posto la questione della raccolta disastrosa dei rifiuti e degli effetti deleteri di una Ztl iniziata dalla coda. Entrambi i documenti sono stati respinti».
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