Ha aperto lunedì sera il nuovo dormitorio di Como, nell’ex caserma dei carabinieri in via Borgovico. Ma l’emergenza, in città, è tutt’altro che risolta. Passata la prima notte decine di senzatetto sono tornati ad accamparsi in due luoghi di Como investiti da anni dal fenomeno: i portici dell’ex chiesa di San Francesco e il porticato davanti alla basilica del Crocifisso.
E proprio su questa emergenza continua, lunedì sera è intervenuto in consiglio comunale, a Como, il consigliere di Svolta Civica Vittorio Nessi. «L’apertura, seppur tardiva, di un dormitorio in via Borgo Vico, grazie all’intervento diretto dell’Amministrazione provinciale, è un primo passo per affrontare un problema gravoso e complesso, che non potrà essere risolto con quest’unica iniziativa. Il dormitorio è necessario, ma da qui occorre proseguire». Svolta Civica suggerisce quindi un decalogo di interventi.
E se nella nuova struttura, lunedì sera, hanno dormito in pochi, il lavoro del Comune di Como, nei prossimi giorni sarà – in base all’esperienza delle associazioni che gestiscono “emergenza freddo” – anche quello di avvicinare direttamente molti di coloro che stazionano in strada e che non hanno presentato domanda per l’accoglienza. «I volontari sono già impegnati anche in questa attività», ha fatto sapere nelle ultime ore il Comune di Como.