(ANSA) – ANCONA, 20 MAR – La Procura ha chiuso le indagini sul presunto giro di corruzione relativo ad appalti del Comune di Ancona, secondo l’accusa, pilotati in favore di ditte amiche. Arrivate le notifiche del 415 bis al geometra comunale Simone Bonci, a cui sono revocati i domiciliari e che dovrà osservare l’obbligo di firma ad Ancona, e a quattro imprenditori (Tarcisio Molini, Francesco Tittarelli, Marco Duca e Carlo Palumbi) nell’ambito del’inchiesta “Ghost Jobs”. Resta in piedi l’ipotesi di corruzione e anche, per il geometra, di istigazione alla corruzione nei confronti di una professionista. Oltre alle utilità già contestate come ‘prezzo’ di atti contrari al dovere d’ufficio – ad esempio la fornitura di un bagno a casa -, secondo l’accusa il geometra – difeso dall’avv. Riccardo Leonardi – avrebbe ricevuto illecitamente anche somme di denaro. In due interrogatori Bonci ha raccontato di “rapporti corruttivi” con gli altri indagati, negando invece un contesto di concussione.
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