La poesia dell’americano William Carlos Williams, la creatività degli studenti del Liceo Artistico dell’Istituto Carcano e una ottima causa come la lotta al cancro, in un momento in cui si cerca di tornare a riveder le stelle dopo il tunnel della pandemia. Il tutto in uno scenario all’aria aperta che compendia natura, storia e arte ed è uno dei simboli culturali della città lariana.Sabato 29 e domenica 30 maggio nel parco di Villa Olmo a Como in via Canzoni si potrà visitare una mostra molto particolare, che sollecita una riflessione autentica insieme sull’arte e sulla salute.Si tratta di “Something els(i)e”, organizzata dall’associazione Erone onlus.La mostra, che si potrà visitare dalle ore 17 di sabato 29 maggio fino alle ore 21 di domenica 30 maggio, è costituita da opere, video installazioni e performance realizzate con l’apporto creativo dei giovani dell’istituto lariano che rappresenteranno ai visitatori il rapporto tra la bellezza disarmonica del contemporaneo e la bellezza classica, facendosi al contempo metafora di cosa accade nel nostro corpo quando un tumore compromette i canoni di forma e sostanza delle cellule.«Tutti i tumori- racconta Alberto Vannelli, primario della Chirurgia generale e responsabile dell’unità operativa di Chirurgia oncologica dell’ospedale Valduce di Como nonché presidente di Erone Onlus – hanno origine da una cellula del nostro corpo. Nei tessuti normali le cellule si riproducono seguendo regole, che garantiscono i canoni di bellezza ai quali siamo abituati. Nei tumori questo equilibrio è compromesso. La cellula perde armonia e continua a riprodursi senza regole, perdendo questi canoni di forma e sostanza. Corretti stili di vita e diagnosi precoce restano i primi strumenti per combattere questa malattia, eppure la prevenzione è realmente efficace se comincia quando si è ancora giovani».Sono state coinvolte tutte e tre le classi del liceo artistico nato tre anni fa (prima, seconda e terza), che comprendono in tutto una sessantina di studenti, guidate da Giuseppe Vigliotti, docente di discipline pittoriche, e Toni D’angela, docente di filosofia.L’iniziativa parte da un approccio interdisciplinare, grazie al quale i ragazzi hanno affrontato, oltre alla fase di predisposizione e realizzazione delle installazioni, un momento di riflessione più ampia sulla bellezza e sul senso della bellezza nella contemporaneità.Lo scorso febbraio è iniziato il lavoro di progettazione con la raccolta delle idee, per passare alla fase di realizzazione nei mesi di aprile e maggio. Tutta l’attività si è svolta a scuola, anche utilizzando ore extra curricolari, con un impegno importante da parte degli studenti, e con la garanzia della scuola di poter mantenere per ogni classe almeno un giorno a settimana di didattica in presenza anche nei periodi in zona rossa.«I ragazzi – conclude Alessandra Bonduri, assessore alle Politiche Educative del Comune di Como – divisi in gruppi, hanno preparato dodici opere/installazioni realizzate con materiali di recupero (legno, metallo, plastiche) che si potranno vedere posizionati in diverse zone del parco di Villa Olmo a Como. Un gruppo inoltre ha preparato una performance per coinvolgere e far riflettere, che sarà eseguita all’inaugurazione della mostra alle ore 17 di sabato 29 maggio e ripetuta il giorno dopo a partire dalle ore 11. Un altro gruppo ha preparato una video installazione con immagini e suoni nel casinò Nord».
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