(ANSA) – CITTA DEL VATICANO, 08 SET – “Ho un profondo desiderio di venire a visitare Roma e, se possibile, di incontrare il Santo Padre”. Così Asia Bibi, la cristiana pakistana che, accusata di blasfemia, ha vissuto dieci anni di carcere duro e che è stata poi prosciolta e liberata. In un colloquio con il direttore della fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre, Alessandro Monteduro, la donna esprime il suo desiderio di incontrare il pontefice e afferma di pregare sempre per lui “che ci sostiene nella fede”. Asia Bibi è divenuto un caso internazionale simbolo della lotta per la libertà religiosa. La donna, che dopo la liberazione ha scelto di lasciare il suo Paese e ora vive con la sua famiglia in Canada, lancia poi un appello al al Primo Ministro del Pakistan Imran Khan per porre fine al dramma delle spose-bambine, ragazzine per lo più cristiane, rapite, convertite forzatamente e date in sposa ai loro rapitori: “Per favore, aiuti le nostre ragazze perché nessuna di loro deve soffrire!”. (ANSA).
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