Ha chiesto e ottenuto di essere giudicata con il rito abbreviato la seconda delle maestre dell’asilo nido di Cernobbio indagata dalla Procura di Como per i presunti maltrattamenti ai bimbi del reparto lattanti.Loretta Fasana, 52 anni, residente a Cernobbio, è comparsa in tribunale a Como davanti al giudice dell’udienza preliminare Francesco Angiolini. Il giudizio abbreviato è stato ammesso ma la data non è stata ancora fissata. Alla donna vengono contestati 39 episodi che coinvolgono sette bambini. In gran parte le famiglie si sono costituite parte civile. In aula, come responsabile civile anche il Comune di Cernobbio.
Secondo quanto ricostruito dall’accusa, la maestra avrebbe costretto i bambini a mangiare, li avrebbe strattonati per le braccia, li avrebbe presi per le orecchie e per i capelli e li avrebbe colpiti con schiaffi sulle mani e sul sedere. Inizialmente, all’insegnate erano stati contestati venti episodi, poi aumentati a 39 con l’aggiunta di fatti avvenuti tra l’area giochi dell’asilo e la mensa. Le contestazioni risalgono al periodo dal 5 febbraio del 2019 al 27 marzo dello stesso anno.
La difesa ha sempre contestato la ricostruzione della Procura, sostenendo che gli episodi cui si farebbe riferimento nel capo di imputazione non sarebbero affatto dei maltrattamenti di bambini. Il caso dei presunti maltrattamenti al nido di Cernobbio era scoppiato dopo le indagini su un’altra insegnante, Maria Grazia Viganò, condannata in primo grado, a Como, in abbreviato, alla pena di 4 anni per l’accusa di aver maltrattato alcuni bambini della struttura pubblica in cui lavorava. L’insegnate tramite il legale ha già fatto ricorso e il processo d’appello è fissato per il 13 ottobre prossimo.
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