Scuole chiuse per il Carnevale, temperature rigide, ma cielo sereno, negozi e locali aperti. Anche ieri, il centro di Como e tutto il lungolago sono stati attraversati da tanti pedoni. Nulla a che vedere con la ressa del weekend, ma in zona gialla, a un anno dal primo lockdown, la gente è tornata a muoversi e ad assembrarsi, con il rischio di una nuova impennata del virus.
Non sono mancate critiche anche feroci contro il sindaco di Como, Mario Landriscina, in particolare dai Verdi e da Civitas: pochi vigili, traffico di auto e di pedoni non gestito, assembramenti pericolosi.«Si tratta di parole di soloni che vivono ormai dissociati dalla realtà – taglia corto il sindaco di Como, Mario Landriscina – Mi domando anche l’utilità di queste critiche urlate. Se qualcuno ha qualche proposta di buonsenso per gestire decine e decine di migliaia di persone che arrivano a Como nel weekend, le tiri fuori. Tanta gente invece vuole solo alzare la voce e criticare per avere visibilità. La campagna elettorale, l’ho già detto, è iniziata».C’è chi ha parlato anche di una resa del Comune di Como. «La gente dopo un anno non ne vuole più sapere di stare a casa – sottolinea il sindaco – questo è evidente. O si dice che si devono applicare ancora le misure della zona rossa, altrimenti vanno pensati alcuni correttivi, ma di certo non si può gestire tutto con la forza pubblica. I tutori dell’ordine ci sono, danno le multe a chi non ha la mascherina, ma anche le multe in queste settimane non sono servite a dare l’esempio».Cosa si potrebbe fare?«Il problema non è solo di Como, ma di tante città turistiche italiane. Io non posso fare un senso unico delle persone da Villa Geno a Villa Olmo o chiudere le strade, questo mi sembra chiaro – dice ancora Landriscina – Un aiuto credo potrebbe arrivare dal prolungamento degli orari delle attività commerciali. Adesso arrivano tutti per entrare nei bar e nei ristoranti a mezzogiorno, se l’apertura fosse estesa alla sera ci sarebbe meno calca. Sono convinto che ristoratori, baristi e negozianti siano in grado di gestire l’afflusso di sera, come avviene per il pranzo».«Quando si è trattato di gestire manifestazioni importanti, come il Giro d’Italia, Como e l’organizzazione hanno retto bene, ma qui la faccenda è diversa ed è destinata a ripetersi tutti i weekend di bel tempo. In concreto io posso solo appellarmi al senso di responsabilità delle persone, richiamare l’importanza di mascherine, distanziamento e igiene delle mani. Possiamo chiedere un’accelerazione della campagna vaccinale. Tutto qui. Se poi qualcuno ha proposte, le presenti pure, ma le critiche gratuite non portano a nulla» conclude il sindaco Landriscina.
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