(ANSA) – PERUGIA, 25 GIU – “Non c’è alcun tipo di preclusione. Respingo al mittente l’accusa che questa giunta abbia voluto abolire un diritto, ma abbiamo solo applicato la direttiva del Ministero in attesa che venga cambiata dallo stesso”: Luca Coletto, assessore alla Sanità della Regione Umbria lo ha detto parlando in Assemblea legislativa della modifica della normativa sull’aborto farmacologico. Ha così risposto ai consiglieri del Pd Tommaso Bori e Simona Meloni che avevano presentato una interrogazione, sottolineando “l’opportunità di somministrare la RU486 in regime di ricovero in day hospital”. “Non potendo abolire un diritto lo avete reso inaccessibile, costringendo la donna ad un ricovero forzoso in ospedale -ha detto Bori- si tratta di un grave e inaccettabile passo indietro che mina l’autodeterminazione della donna”. “Auspico – ha sottolineato Coletto – che in breve tempo si esprima il Ministero per permettere alle Regioni di compiere interventi appropriati in base alle più recenti evidenze scientifiche”.
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