(ANSA) – ROMA, 23 SET – Gli attacchi hacker crescono a “doppia cifra ormai da una decina di anni” e il 2020, segnato dal Coronavirus, non potrà avere certo numeri inferiori: lo smartworking nell’emergenza ha reso tutti più vulnerabili. In Italia può contare su una copertura assicurativa meno del 10% delle piccole aziende, cuore nevralgico dell’economia tricolore. La percentuale sale al 50% guardando alle grandi imprese. È quanto emerge dall’osservatorio di Marsh, multinazionale attiva nel settore del brokeraggio assicurativo. Il “rischio cyber continuerà ad aumentare intorno al 25% ogni anno, con un rialzo a doppia cifra anche dei danni e dei costi”, spiega Corrado Zana, che di Marsh è Head of Cyber Risk Consulting. “Quello che sta cambiando – sottolinea – è la dimensione dell’obiettivo. Prima c’era l’aggressione alla grande azienda internazionale. Adesso con nuovi e sofisticati ransomware si riescono a sfruttare obiettivi anche di dimensioni più contenute con la finalità di avere un immediato guadagno, vale a dire il pagamento del riscatto”. (ANSA).
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