Cinema vuoti e fermi da mesi, anno da dimenticare causa pandemia per lo spettacolo. Ma anche da sfruttare per ripartire. Luoghi simbolo della svago e della cultura, Astra e Gloria, sale attive (le uniche a Como con un solo schermo) ma in cerca di futuro, si mobilitano. L’ex cineteatro Politeama, con 15 anni di fermo e degrado sulle spalle, lotta per non crollare.Ora scende in campo la politica. «Non abbandoniamo Astra, Politeama e gli altri monosala della Lombardia – ha dichiarato ieri il consigliere regionale comasco dle Pd Angelo Orsenigo – Ho chiesto che Regione intervenga con urgenza mettendo a disposizione le risorse necessarie per aiutare i gestori a sostenere gli ingenti costi di adeguamento tecnologico e delle misure di sicurezza».La proposta verrà discussa durante le sedute di bilancio di settimana prossima in Consiglio Regionale. «Perdere delle piccole “gemme” quali il Cinema Astra o il Gloria o non riuscire a riqualificare il cinema Politeama significherebbe perdere dei pezzi della nostra storia e cultura. Una sconfitta che non ci possiamo permettere» dice Orsenigo.In questi giorni sulla facciata del Politeama sono comparse impalcature per affissioni pubblicitarie, allo scopo di trovare fondi per mettere in sicurezza il tetto dello storico edificio.Una buona notizia viene dalla sottoscrizione “SalviAmo il Cinema Astra!” che in pochi giorni ha toccato vetta 10mila euro grazie a oltre 150 donatori. Il traguardo dei 75mila euro, necessari alla riapertura della sala chiusa dal 2018 per inagibilità, è però ancora lontano. La raccolta fondi è sulla piattaforma on-line della Fondazione Provinciale della Comunità Comasca.«Le recenti disposizioni governative che prorogano la sospensione delle attività di spettacolo fino a venerdì 15 gennaio 2021, non indicano una possibile data di riapertura, lasciandoci nell’incertezza più assoluta – ammette Enzo D’Antuono del circolo Arci Xanadu che da tempo raccoglie fondi per diventare proprietario del Gloria che ha in gestione – Questo mentre assistiamo ad un accelerazione da parte delle case di produzione cinematografica del processo di trasferimento diretto sulle piattaforme digitali della possibilità di fruizione dei film». Per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza delle sale come presidio culturale, sociale ed educativo oggi il Gloria si unisce alla protesta organizzata dalle monosala e dai cinema d’essai della Lombardia e dalle 17 dà vita a una diretta sulla sua pagina Facebook: «Accenderemo le luci e le vetrine e riapriremo simbolicamente le porte del nostro Gloria per dire che il cinema c’è» dice D’Antuono.
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